Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Sapienza 6


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 Val meglio la sapienza che la forza, de l’uomo prudente più che il robusto.1 Melior est sapientia quam vires,
et vir prudens quam fortis.
2 Ascoltate adunque, o re, e intendete: imparate, o voi che giudicate i confini della terra.2 Audite ergo, reges, et intelligite ;
discite, judices finium terræ.
3 Porgete orecchio, voi che dominate le folle, e vi compiacete delle masse di popoli.3 Præbete aures, vos qui continetis multitudines,
et placetis vobis in turbis nationum.
4 Dal Signore vi fu dato il dominio e l’impero dall’Altissimo; il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i pensieri.4 Quoniam data est a Domino potestas vobis,
et virtus ab Altissimo :
qui interrogabit opera vestra, et cogitationes scrutabitur.
5 Perchè, ministri del suo regno, non avete governato rettamente, nè avete osservato la legge di giustizia, nè secondo il volere di Dio avete camminato.5 Quoniam cum essetis ministri regni illius,
non recte judicastis, nec custodistis legem justitiæ,
neque secundum voluntatem Dei ambulastis.
6 Terribile e veloce e’ piomberà su voi; chè rigorosissimo giudizio sarà fatto di quei che stanno in alto.6 Horrende et cito apparebit vobis,
quoniam judicium durissimum his qui præsunt fiet.
7 Al tapino invero si usa misericordia, ma i potenti saranno potentemente puniti!7 Exiguo enim conceditur misericordia ;
potentes autem potenter tormenta patientur.
8 Perchè non indietreggerà dinanzi a persona il Signore di tutti, nè avrà soggezione della grandezza di nessuno; chè il grande e il piccolo gli ha fatti lui e ha cura ugualmente di tutti.8 Non enim subtrahet personam cujusquam Deus,
nec verebitur magnitudinem ejus cujusquam,
quoniam pusillum et magnum ipse fecit,
et æqualiter cura est illi de omnibus.
9 Ma ai potenti sovrasta più rigoroso giudizio.9 Fortioribus autem fortior instat cruciatio.
10 A voi pertanto, o re, [son rivolte] le mie parole, perchè impariate la sapienza e non cediate.10 Ad vos ergo, reges, sunt hi sermones mei :
ut discatis sapientiam, et non excidatis.
11 Coloro infatti che osservano giustamente le cose giuste, saran giustificati, e quei che le avranno imparate, troveranno come rispondere [a propria difesa].11 Qui enim custodierint justa juste, justificabuntur ;
et qui didicerint ista, invenient quid respondeant.
12 Abbiate dunque bramosia delle mie parole, amatele [e consideratele] e sarete ammaestrati.12 Concupiscite ergo sermones meos ;
diligite illos, et habebitis disciplinam.
13 Splendida e immarcescibile è la sapienza, e facilmente scorta da coloro che l’amano, e trovata da quei che la cercano.13 Clara est, et quæ numquam marcescit, sapientia :
et facile videtur ab his qui diligunt eam,
et invenitur ab his qui quærunt illam.
14 Previene [anzi] quei che là bramano, col mostrarsi loro la prima.14 Præoccupat qui se concupiscunt,
ut illis se prior ostendat.
15 Chi sta su di buon mattino in cerca di lei, non avrà da faticare, chè la troverà seduta alla sua porta.15 Qui de luce vigilaverit ad illam non laborabit ;
assidentem enim illam foribus suis inveniet.
16 Pensare ad essa è la perfezione del senno, e chi veglia a cagion sua, presto sarà sgombro da cure.16 Cogitare ergo de illa sensus est consummatus,
et qui vigilaverit propter illam cito securus erit.
17 Perchè ella stessa va intorno cercando chi è degno di lei, e per le vie si mostra loro di buon grado, e in ogni [loro] divisamento si fa incontro ad essi.17 Quoniam dignos se ipsa circuit quærens,
et in viis ostendit se hilariter,
et in omni providentia occurrit illis.
18 Il princìpio di essa invero, è una sincerissima brama d’istruzione,18 Initium enim illius verissima est disciplinæ concupiscentia.
19 e la premura d’istruzione è amore; l'amore poi è osservanza delle sue leggi, e l'adempimento delle leggi è sicurezza d'immortalità;19 Cura ergo disciplinæ dilectio est,
et dilectio custodia legum illius est ;
custoditio autem legum consummatio incorruptionis est ;
20 ma l'immortalità fa esser vicini a Dio:20 incorruptio autem facit esse proximum Deo.
21 la brama pertanto della sapienza conduce al regno (eterno).21 Concupiscentia itaque sapientiæ deducit ad regnum perpetuum.
22 Se quindi vi compiacete di troni e di scettri, o dominatori di popoli, amate [e onorate] la sapienza, per regnare in eterno.22 Si ergo delectamini sedibus et sceptris, o reges populi,
diligite sapientiam, ut in perpetuum regnetis :
23 Amate la luce della sapienza, voi tutti che siete a capo di popoli.23 diligite lumen sapientiæ, omnes qui præestis populis.
24 Cosa poi sia la sapienza e quale la sua origine, io [vi] annuncerò, nè vi nasconderò i misteri di Dio; ma dal principio della creazione andrò Investigando e porrò in luce la nozione di essa, e non dissimulerò la verità.24 Quid est autem sapientia, et quemadmodum facta sit, referam,
et non abscondam a vobis sacramenta Dei :
sed ab initio nativitatis investigabo,
et ponam in lucem scientiam illius,
et non præteribo veritatem.
25 Nè mi accompagnerò con l'invidia che si strugge, perchè questa non avrà parte nella sapienza.25 Neque cum invidia tabescente iter habebo,
quoniam talis homo non erit particeps sapientiæ.
26 La moltitudine de' sapienti è salvezza del mondo, e un re prudente, stabilità del popolo.26 Multitudo autem sapientium sanitas est orbis terrarum,
et rex sapiens stabilimentum populi est.
27 Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole, e ne avrete vantaggio.27 Ergo accipite disciplinam per sermones meos,
et proderit vobis.