Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
1 Fili mi, si spoponderis pro amico tuo,
defixisti apud extraneum manum tuam :
2 se ti sei legato con ciò che hai detto
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
2 illaqueatus es verbis oris tui,
et captus propriis sermonibus.
3 figlio mio, fa’ così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
va’, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
3 Fac ergo quod dico, fili mi, et temetipsum libera,
quia incidisti in manum proximi tui.
Discurre, festina, suscita amicum tuum.
4 non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
4 Ne dederis somnum oculis tuis,
nec dormitent palpebræ tuæ.
5 così potrai liberartene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.
5 Eruere quasi damula de manu,
et quasi avis de manu aucupis.
6 Va’ dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
6 Vade ad formicam, o piger,
et considera vias ejus, et disce sapientiam.
7 Essa non ha né capo
né sorvegliante né padrone,
7 Quæ cum non habeat ducem,
nec præceptorem, nec principem,
8 eppure d’estate si procura il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
8 parat in æstate cibum sibi,
et congregat in messe quod comedat.
9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
9 Usquequo, piger, dormies ?
quando consurges e somno tuo ?
10 Un po’ dormi, un po’ sonnecchi,
un po’ incroci le braccia per riposare,
10 Paululum dormies, paululum dormitabis,
paululum conseres manus ut dormias ;
11 e intanto arriva a te la povertà, come un vagabondo,
e l’indigenza, come se tu fossi un accattone.
11 et veniet tibi quasi viator egestas,
et pauperies quasi vir armatus.
Si vero impiger fueris, veniet ut fons messis tua,
et egestas longe fugiet a te.
12 Il perverso, uomo iniquo,
cammina pronunciando parole tortuose,
12 Homo apostata, vir inutilis, graditur ore perverso ;
13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
13 annuit oculis, terit pede, digito loquitur,
14 Nel suo cuore il malvagio trama cose perverse,
in ogni tempo suscita liti.
14 pravo corde machinatur malum,
et omni tempore jurgia seminat.
15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
ed egli, in un attimo, crollerà senza rimedio.
15 Huic extemplo veniet perditio sua,
et subito conteretur, nec habebit ultra medicinam.
16 Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in orrore:
16 Sex sunt quæ odit Dominus,
et septimum detestatur anima ejus :
17 occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
17 oculos sublimes, linguam mendacem,
manus effundentes innoxium sanguinem,
18 cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
18 cor machinans cogitationes pessimas,
pedes veloces ad currendum in malum,
19 falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.
19 proferentem mendacia testem fallacem,
et eum qui seminat inter fratres discordias.
20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre
e non disprezzare l’insegnamento di tua madre.
20 Conserva, fili mi, præcepta patris tui,
et ne dimittas legem matris tuæ.
21 Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
21 Liga ea in corde tuo jugiter,
et circumda gutturi tuo.
22 Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno,
22 Cum ambulaveris, gradiantur tecum ;
cum dormieris, custodiant te :
et evigilans loquere cum eis.
23 perché il comando è una lampada
e l’insegnamento una luce
e un sentiero di vita l’istruzione che ti ammonisce:
23 Quia mandatum lucerna est, et lex lux,
et via vitæ increpatio disciplinæ :
24 ti proteggeranno dalla donna altrui,
dalle parole seducenti della donna sconosciuta.
24 ut custodiant te a muliere mala,
et a blanda lingua extraneæ.
25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza,
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
25 Non concupiscat pulchritudinem ejus cor tuum,
nec capiaris nutibus illius :
26 poiché, se la prostituta cerca il pane,
la donna sposata ambisce una vita preziosa.
26 pretium enim scorti vix est unius panis,
mulier autem viri pretiosam animam capit.
27 Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi i vestiti,
27 Numquid potest homo abscondere ignem in sinu suo,
ut vestimenta illius non ardeant ?
28 o camminare sulle braci
senza scottarsi i piedi?
28 aut ambulare super prunas,
ut non comburantur plantæ ejus ?
29 Così chi si accosta alla donna altrui:
chi la tocca non resterà impunito.
29 sic qui ingreditur ad mulierem proximi sui,
non erit mundus cum tetigerit eam.
30 Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l’appetito quando ha fame;
30 Non grandis est culpa cum quis furatus fuerit :
furatur enim ut esurientem impleat animam ;
31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte
e consegnare tutti i beni della sua casa.
31 deprehensus quoque reddet septuplum,
et omnem substantiam domus suæ tradet.
32 Chi commette adulterio è un insensato,
agendo in tal modo rovina se stesso.
32 Qui autem adulter est,
propter cordis inopiam perdet animam suam ;
33 Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
33 turpitudinem et ignominiam congregat sibi,
et opprobrium illius non delebitur :
34 poiché la gelosia accende l’ira del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta.
34 quia zelus et furor viri
non parcet in die vindictæ,
35 Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.
35 nec acquiescet cujusquam precibus,
nec suscipiet pro redemptione dona plurima.