Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Siracide 33


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 A chi teme il Signore, nulla avverrà di male, ma nella tentazione Iddio lo conserverà, e lo libererà dai mali.1 Chi teme il Signore non incontrerà il male, ma dopo la prova sarà liberato.
2 L'uomo sapiente non odia i comandamenti, e la legge, e non darà negli scogli, come una nave in tempesta.2 L'uomo saggio non odia la legge, ma chi finge con essa è come mare in tempesta.
3 L'uomo sensato è fedele alla legge di Dio, e la legge è fedele a lui.3 L'uomo ragionevole confida nella Parola, accoglie la legge come responso di un oracolo.
4 Chi illustra un quesito, si preparerà a discorrerne, e cosi dopo fatta orazione sarà esaudito, e conserverà la buona dottrina, a allora risponderà.4 Prepara la tua parola perché sia ascoltata, ripensa alla tua istruzione e poi rispondi.
5 Il cuore dello stolto è come la ruota di un carro, e i suoi pensieri son come un asse, che gira.5 Ruota di carro i sentimenti dello stolto e asse che gira è il suo pensiero.
6 L'amico finto è come un cavallo stallone, il quale nitrisce a chiunque il cavalca.6 L'amico derisore è come uno stallone che nitrisce sotto chiunque lo cavalca.
7 Donde avvien egli, che un giorno è da più di un altro, e la luce di un dì è da più di un'altra, e un anno da più dell'altro, sendo tutti dal sole?7 Perché un giorno è superiore a un altro, anche se la loro luce viene dal sole?
8 La sapienza del Signore li distinse dopo creato il sole, che ubbidisce agli ordini ricevuti.8 Sono stati distinti dalla mente del Signore che ha diversificato stagioni e feste.
9 Egli ordinò le stagioni, e in esse i loro giorni festivi, onde in quelle si celebrano le solennità all'ora stabilita.9 Alcuni giorni ha scelto per santificarli, gli altri li destina solo a far numero.
10 Di essi giorni Dio alcuni li fece grandi, ed altri lasciò nella turba de' giorni; e tutti gli uomini li fece di polvere, e di terra, donde fu creato Adamo.10 Anche gli uomini vengon tutti dal fango, e Adamo fu creato dalla terra;
11 Colla sua molta sapienza il Signore li distinse, e variò le lor condizioni.11 ma il Signore li ha distinti con grande sapienza e ha diversificato le loro vie.
12 Di essi altri ne benedisse, e gli esaltò, e ne santificò, e ne prese per se, e altri maledisse, e umiliò, e li discacciò dal paese dove stavano separati.12 Alcuni li ha benedetti ed elevati, alcuni li ha santificati e avvicinati a sé; altri li ha maledetti e umiliati, li ha rovesciati dalla loro posizione.
13 Come la creta del vasaio è nelle mani di lui per impastarla, e metterla in opera.13 Com'è la creta nelle mani del vasaio che può plasmarla a suo piacimento, così son gli uomini in mano al loro Creatore che dà a ciascuno secondo la sua decisione.
14 E l'uso di essa è in suo arbitrio; così l'uomo è nelle mani di colui, che lo fece, il quale renderà a lui secondo i suoi giudizj.14 Davanti al male c'è il bene e davanti alla morte la vita, così davanti all'uomo pio c'è il peccatore.
15 Il bene è contrario al male, e la Tita è contraria alla morte; così l'uomo giusto sta di contro al peccatore; e cosi tutte le opere dell'Altissimo le vedrai a due a due, e l'una opposta all'altra.15 Guarda così a tutte le opere dell'Altissimo, due a due, l'una davanti all'altra.
16 Or io mi sono alzato l'ultimo, e come uno, che raspolla dopo i vendemmiatori.16 Io sono venuto per ultimo, come chi racimola dopo la vendemmia.
17 Io pure nella benedizione di Dio ho sperato, e come un che vendemmia ho empiuto il tino.17 Ho fatto presto, con la benedizione del Signore, e ho riempito il tino come chi vendemmia.
18 Mirate com'io non per me solo ho faticato, ma per tutti quelli, che cercano d'istruirsi.18 Vedete che non ho faticato per me solo ma per tutti quelli che cercano l'istruzione.
19 Ascoltate me, o magnati, e popoli tutti quanti, e voi, che presiedete all'adunanze, porgete attente le orecchie.19 Ascoltatemi, o grandi del popolo, e quanti dirigete l'assemblea, udite.
20 Al figliuolo, e alla moglie, al fratello, e all'amico non dar potestà sopra di te, fino, che tu se' vivo, e non cedere ad altri quelle cose, che tu possiedi, affinchè non avvenga, che ripentito tu debba inchinarti a ridomandarle.20 Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico non dar potere su di te, finché vivi. Non dare ad altri i tuoi averi, perché, se cambi idea, non debba richiederli.
21 Sino a tanto che tu se' al mondo, e respiri, nissun uomo ti faccia mutar di parere;21 Finché vivi e c'è in te respiro, non cedere i tuoi averi a nessuno.
22 Perocché è meglio, che i tuoi figliuoli debban ricorrer a te, che se tu avessi ad aspettare l'aiuto de' figliuoli.22 E' meglio infatti che i figli chiedano a te che non esser tu ad attendere dalle loro mani.
23 In tutte le cose tue mantieni la tua superiorità:23 In tutte le opere mantieni la superiorità, non esporre al biasimo la tua dignità.
24 Affine di non macchiare la tua riputazione. E quando son per finire i giorni della tua vita, e nel tempo di tua morte distribuisci la tua eredità.24 Quando finiranno i giorni della vita, solo al momento della morte, fa' il testamento.
25 Fieno, bastone, e soma all'asino; pane, sferza, e lavoro allo schiavo.25 Fieno, bastone e carichi per l'asino, pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
26 Questi lavora quand'è castigato, e ama il riposo: allarga con lui la mano, ed egli cercherà di mettersi in libertà.26 Se lo fai lavorare con rigore, starai in pace, se risparmi le sue mani, cercherà la libertà.
27 Il giogo, e la fune piegano il collo duro, e l'assidua fatica ammansisce il servo.27 Giogo e bardatura piegano il collo, corde e torture lo schiavo svogliato.
28 Al servo di mala volontà battiture, e ceppi. Mandalo al lavoro, affinché non istia in ozio;28 Mandalo a lavorare perché non resti ozioso, l'ozio infatti insegna molti disordini.
29 Perocché l'oziosità di molli vizi è maestra.29 Mettilo a lavorare perché questo è il suo dovere, se non obbedisce, opprimilo con i ceppi.
30 Costringilo a lavorare, perché ciò a lui si conviene, e se egli non sarà ubbidiente, fallo docile col metterlo a' ceppi, ma guardati dagli eccessi contro la carne di chicchessia, e non far cosa grave senza ponderazione.30 Ma non esagerare con nessun uomo, e non far nulla contro il diritto.
31 Se tu hai un servo fedele, tienne conto come dell'anima tua: trattalo come fratello: perocché lo hai comperato col tuo sangue.31 Se hai uno schiavo, sia come te, perché l'hai comprato a prezzo di sangue.
32 Se tu ingiustamente il maltratti, egli si darà alla fuga.32 Se hai uno schiavo, trattalo da fratello, perché ti necessita come la tua vita.
33 Che se egli si toglie da te, e se ne va, tu non sai a chi domandarne, nè per qual via ricercarlo.33 Se, maltrattato, fugge e t'abbandona, in quale via lo cercherai?