Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Siracide 33


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 2008
1 A chi teme il Signore, nulla avverrà di male, ma nella tentazione Iddio lo conserverà, e lo libererà dai mali.1 Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
ma nella prova sarà ancora liberato.
2 L'uomo sapiente non odia i comandamenti, e la legge, e non darà negli scogli, come una nave in tempesta.2 Un uomo saggio non detesta la legge,
ma chi finge con essa è come nave in tempesta.
3 L'uomo sensato è fedele alla legge di Dio, e la legge è fedele a lui.3 L’uomo assennato ha fiducia nella legge,
per lui è degna di fede come un oracolo.
4 Chi illustra un quesito, si preparerà a discorrerne, e cosi dopo fatta orazione sarà esaudito, e conserverà la buona dottrina, a allora risponderà.4 Prepara il tuo discorso e così sarai ascoltato,
raccogli il tuo insegnamento e poi rispondi.
5 Il cuore dello stolto è come la ruota di un carro, e i suoi pensieri son come un asse, che gira.5 Ruota di carro è il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l’asse che gira.
6 L'amico finto è come un cavallo stallone, il quale nitrisce a chiunque il cavalca.6 Un amico beffardo è come uno stallone,
nitrisce sotto chiunque lo cavalca.
7 Donde avvien egli, che un giorno è da più di un altro, e la luce di un dì è da più di un'altra, e un anno da più dell'altro, sendo tutti dal sole?7 Perché un giorno è più importante d’un altro,
se tutta la luce dell’anno viene dal sole?
8 La sapienza del Signore li distinse dopo creato il sole, che ubbidisce agli ordini ricevuti.8 È perché sono stati distinti nel pensiero del Signore,
che ha diversificato le stagioni e le feste.
9 Egli ordinò le stagioni, e in esse i loro giorni festivi, onde in quelle si celebrano le solennità all'ora stabilita.9 Ha esaltato e santificato alcuni,
altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10 Di essi giorni Dio alcuni li fece grandi, ed altri lasciò nella turba de' giorni; e tutti gli uomini li fece di polvere, e di terra, donde fu creato Adamo.10 Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere
e dalla terra fu creato Adamo.
11 Colla sua molta sapienza il Signore li distinse, e variò le lor condizioni.11 Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza,
ha diversificato le loro vie.
12 Di essi altri ne benedisse, e gli esaltò, e ne santificò, e ne prese per se, e altri maledisse, e umiliò, e li discacciò dal paese dove stavano separati.12 Ha benedetto ed esaltato alcuni,
altri ha santificato e avvicinato a sé;
altri ha maledetto e umiliato
e ha rovesciato dalle loro posizioni.
13 Come la creta del vasaio è nelle mani di lui per impastarla, e metterla in opera.13 Come argilla nelle mani del vasaio
che la modella a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati
e li ricompensa secondo il suo giudizio.
14 E l'uso di essa è in suo arbitrio; così l'uomo è nelle mani di colui, che lo fece, il quale renderà a lui secondo i suoi giudizj.14 Di fronte al male c’è il bene,
di fronte alla morte c’è la vita;
così di fronte all’uomo pio c’è il peccatore.
15 Il bene è contrario al male, e la Tita è contraria alla morte; così l'uomo giusto sta di contro al peccatore; e cosi tutte le opere dell'Altissimo le vedrai a due a due, e l'una opposta all'altra.15 Considera perciò tutte le opere dell’Altissimo:
a due a due, una di fronte all’altra.
16 Or io mi sono alzato l'ultimo, e come uno, che raspolla dopo i vendemmiatori.16 Anch’io, venuto per ultimo, mi sono tenuto desto,
come uno che racimola dietro i vendemmiatori:
17 Io pure nella benedizione di Dio ho sperato, e come un che vendemmia ho empiuto il tino.17 con la benedizione del Signore sono giunto per primo,
come un vendemmiatore ho riempito il tino.
18 Mirate com'io non per me solo ho faticato, ma per tutti quelli, che cercano d'istruirsi.18 Badate che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che ricercano l’istruzione.
19 Ascoltate me, o magnati, e popoli tutti quanti, e voi, che presiedete all'adunanze, porgete attente le orecchie.19 Ascoltatemi, o grandi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.
20 Al figliuolo, e alla moglie, al fratello, e all'amico non dar potestà sopra di te, fino, che tu se' vivo, e non cedere ad altri quelle cose, che tu possiedi, affinchè non avvenga, che ripentito tu debba inchinarti a ridomandarle.20 Al figlio e alla moglie, al fratello e all’amico
non dare un potere su di te finché sei in vita.
Non dare ad altri le tue ricchezze,
perché poi non ti penta e debba richiederle.
21 Sino a tanto che tu se' al mondo, e respiri, nissun uomo ti faccia mutar di parere;21 Finché vivi e in te c’è respiro,
non abbandonarti al potere di nessuno.
22 Perocché è meglio, che i tuoi figliuoli debban ricorrer a te, che se tu avessi ad aspettare l'aiuto de' figliuoli.22 È meglio che i figli chiedano a te,
piuttosto che tu debba volgere lo sguardo alle loro mani.
23 In tutte le cose tue mantieni la tua superiorità:23 In tutte le tue opere mantieni la tua autorità
e non macchiare la tua dignità.
24 Affine di non macchiare la tua riputazione. E quando son per finire i giorni della tua vita, e nel tempo di tua morte distribuisci la tua eredità.24 Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.
25 Fieno, bastone, e soma all'asino; pane, sferza, e lavoro allo schiavo.25 Foraggio, bastone e pesi per l’asino;
pane, disciplina e lavoro per lo schiavo.
26 Questi lavora quand'è castigato, e ama il riposo: allarga con lui la mano, ed egli cercherà di mettersi in libertà.26 Fa’ lavorare il tuo servo e starai in pace,
lasciagli libere le mani e cercherà la libertà.
27 Il giogo, e la fune piegano il collo duro, e l'assidua fatica ammansisce il servo.27 Giogo e redini piegano il collo,
per lo schiavo malvagio torture e castighi.
28 Al servo di mala volontà battiture, e ceppi. Mandalo al lavoro, affinché non istia in ozio;28 Mettilo a lavorare perché non stia in ozio,
29 Perocché l'oziosità di molli vizi è maestra.29 perché l’ozio insegna molte cose cattive.
30 Costringilo a lavorare, perché ciò a lui si conviene, e se egli non sarà ubbidiente, fallo docile col metterlo a' ceppi, ma guardati dagli eccessi contro la carne di chicchessia, e non far cosa grave senza ponderazione.30 Mettilo all’opera come gli conviene,
e se non obbedisce, stringigli i ceppi.
Ma non esagerare con nessuno
e non fare nulla contro la giustizia.
31 Se tu hai un servo fedele, tienne conto come dell'anima tua: trattalo come fratello: perocché lo hai comperato col tuo sangue.31 Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
perché l’hai acquistato a prezzo di sangue.
Se hai uno schiavo, trattalo come un fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso.
32 Se tu ingiustamente il maltratti, egli si darà alla fuga.32 Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
33 Che se egli si toglie da te, e se ne va, tu non sai a chi domandarne, nè per qual via ricercarlo.33 in quale strada andrai a ricercarlo?