Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Siracide 33


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 A chi teme il Signore, nulla avverrà di male, ma nella tentazione Iddio lo conserverà, e lo libererà dai mali.1 Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo.
2 L'uomo sapiente non odia i comandamenti, e la legge, e non darà negli scogli, come una nave in tempesta.2 Un uomo saggio non detesta la legge,
ma l'ipocrita a suo riguardo è come una nave nella
tempesta.
3 L'uomo sensato è fedele alla legge di Dio, e la legge è fedele a lui.3 L'uomo assennato ha fiducia nella legge,
la legge per lui è degna di fede come un oracolo.
4 Chi illustra un quesito, si preparerà a discorrerne, e cosi dopo fatta orazione sarà esaudito, e conserverà la buona dottrina, a allora risponderà.4 Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato;
concatena il tuo sapere e poi rispondi.
5 Il cuore dello stolto è come la ruota di un carro, e i suoi pensieri son come un asse, che gira.5 Ruota di carro il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira.
6 L'amico finto è come un cavallo stallone, il quale nitrisce a chiunque il cavalca.6 Come uno stallone è un amico beffardo,
nitrisce sotto chiunque lo cavalca.

7 Donde avvien egli, che un giorno è da più di un altro, e la luce di un dì è da più di un'altra, e un anno da più dell'altro, sendo tutti dal sole?7 Perché un giorno è più importante d'un altro?
Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole.
8 La sapienza del Signore li distinse dopo creato il sole, che ubbidisce agli ordini ricevuti.8 Essi sono distinti secondo il pensiero del Signore
che ha variato le stagioni e le feste.
9 Egli ordinò le stagioni, e in esse i loro giorni festivi, onde in quelle si celebrano le solennità all'ora stabilita.9 Alcuni giorni li ha nobilitati e santificati,
altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari.
10 Di essi giorni Dio alcuni li fece grandi, ed altri lasciò nella turba de' giorni; e tutti gli uomini li fece di polvere, e di terra, donde fu creato Adamo.10 Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere
e dalla terra fu creato Adamo.
11 Colla sua molta sapienza il Signore li distinse, e variò le lor condizioni.11 Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza,
ha assegnato loro diversi destini.
12 Di essi altri ne benedisse, e gli esaltò, e ne santificò, e ne prese per se, e altri maledisse, e umiliò, e li discacciò dal paese dove stavano separati.12 Alcuni li ha benedetti ed esaltati,
altri li ha santificati e avvicinati a sé,
altri li ha maledetti e umiliati
e li ha scacciati dalle loro posizioni.
13 Come la creta del vasaio è nelle mani di lui per impastarla, e metterla in opera.13 Come l'argilla nelle mani del vasaio
che la forma a suo piacimento,
così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati,
per retribuirli secondo la sua giustizia.
14 E l'uso di essa è in suo arbitrio; così l'uomo è nelle mani di colui, che lo fece, il quale renderà a lui secondo i suoi giudizj.14 Di fronte al male c'è il bene,
di fronte alla morte, la vita;
così di fronte al pio il peccatore.
15 Il bene è contrario al male, e la Tita è contraria alla morte; così l'uomo giusto sta di contro al peccatore; e cosi tutte le opere dell'Altissimo le vedrai a due a due, e l'una opposta all'altra.15 Considera perciò tutte le opere dell'Altissimo;
due a due, una di fronte all'altra.
16 Or io mi sono alzato l'ultimo, e come uno, che raspolla dopo i vendemmiatori.16 Io mi sono dedicato per ultimo allo studio,
come un racimolatore dietro i vendemmiatori.
17 Io pure nella benedizione di Dio ho sperato, e come un che vendemmia ho empiuto il tino.17 Con la benedizione del Signore ho raggiunto lo scopo,
come un vendemmiatore ho riempito il tino.
18 Mirate com'io non per me solo ho faticato, ma per tutti quelli, che cercano d'istruirsi.18 Badate che non ho faticato solo per me,
ma per quanti ricercano l'istruzione.
19 Ascoltate me, o magnati, e popoli tutti quanti, e voi, che presiedete all'adunanze, porgete attente le orecchie.19 Ascoltatemi, capi del popolo,
e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione.

20 Al figliuolo, e alla moglie, al fratello, e all'amico non dar potestà sopra di te, fino, che tu se' vivo, e non cedere ad altri quelle cose, che tu possiedi, affinchè non avvenga, che ripentito tu debba inchinarti a ridomandarle.20 Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico
non dare un potere su di te finché sei in vita.
Non dare ad altri le tue ricchezze,
perché poi non ti penta e debba richiederle.
21 Sino a tanto che tu se' al mondo, e respiri, nissun uomo ti faccia mutar di parere;21 Finché vivi e c'è respiro in te,
non abbandonarti in potere di nessuno.
22 Perocché è meglio, che i tuoi figliuoli debban ricorrer a te, che se tu avessi ad aspettare l'aiuto de' figliuoli.22 È meglio che i figli ti preghino
che non rivolgerti tu alle loro mani.
23 In tutte le cose tue mantieni la tua superiorità:23 In tutte le azioni sii sempre superiore,
non permettere che si offuschi la tua fama.
24 Affine di non macchiare la tua riputazione. E quando son per finire i giorni della tua vita, e nel tempo di tua morte distribuisci la tua eredità.24 Quando finiranno i giorni della tua vita,
al momento della morte, assegna la tua eredità.

25 Fieno, bastone, e soma all'asino; pane, sferza, e lavoro allo schiavo.25 Foraggio, bastone e pesi per l'asino;
pane, castigo e lavoro per lo schiavo.
26 Questi lavora quand'è castigato, e ama il riposo: allarga con lui la mano, ed egli cercherà di mettersi in libertà.26 Fa' lavorare il tuo servo, e potrai trovare riposo,
lasciagli libere le mani e cercherà la libertà.
27 Il giogo, e la fune piegano il collo duro, e l'assidua fatica ammansisce il servo.27 Giogo e redini piegano il collo;
per lo schiavo cattivo torture e castighi.
28 Al servo di mala volontà battiture, e ceppi. Mandalo al lavoro, affinché non istia in ozio;28 Fallo lavorare perché non stia in ozio,
poiché l'ozio insegna molte cattiverie.
29 Perocché l'oziosità di molli vizi è maestra.29 Obbligalo al lavoro come gli conviene,
e se non obbedisce, stringi i suoi ceppi.
30 Costringilo a lavorare, perché ciò a lui si conviene, e se egli non sarà ubbidiente, fallo docile col metterlo a' ceppi, ma guardati dagli eccessi contro la carne di chicchessia, e non far cosa grave senza ponderazione.30 Non esagerare con nessuno;
non fare nulla senza giustizia.
31 Se tu hai un servo fedele, tienne conto come dell'anima tua: trattalo come fratello: perocché lo hai comperato col tuo sangue.31 Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
poiché l'hai acquistato con il sangue.
32 Se tu ingiustamente il maltratti, egli si darà alla fuga.32 Se hai uno schiavo, trattalo come fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso,
33 Che se egli si toglie da te, e se ne va, tu non sai a chi domandarne, nè per qual via ricercarlo.33 Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
per quale strada andrai a ricercarlo?