Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Geremia 38


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ma Safatia, figlio di Matan, Gedelia, figlio di Fassur, Iucal, figlio di Selemia, Fassur figlio di Melchia, avendo sentite le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: —1 - E Safatia figlio di Matan, e Gedelia, figlio di Passur, e Jucal figlio di Selemia, e Passur figlio di Melchia udirono i discorsi che Geremia faceva a tutto il popolo dicendo:
2 « Queste cose dice il Signore: Chi resterà in questa città perirà di spada, di fame, di peste, ma chi fuggirà ai Caldei vivrà e sarà sano e salvo.2 «Così dice il Signore: - Chiunque resterà in città morrà di spada, di fame, di peste, ma chi si arrenderà ai Caldei vivrà e avrà sana e salva la vita. -
3 Queste cose dice il Signore: Questa città sarà senza alcun dubbio data in potere dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà »;3 Così dice il Signore: - La città sarà sicuramente data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prenderà!-».
4 dissero, quei principi, al re: « Preghiamo che sia messo a morte quest'uomo; perchè cerca di tutto per scoraggiare i guerrieri rimasti in questa città e tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi. Certo quest'uomo non cerca il bene del popolo, ma il male ».4 Quei principi dissero dunque al re: «Chiediamo che questo uomo sia fatto morire, perchè cerca apposta di far cadere le braccia ai combattenti che sono rimasti in città, le braccia a tutto il popolo parlando in tal modo; questo uomo insomma non procura pace al popolo ma danno».
5 Il re Sedecia rispose: «E' nelle vostre mani; perchè il re non vi può negar nulla ».5 E il re Sedecia disse: «Eccolo, è nelle vostre mani, perchè il re non permetterà mai che si neghi a voi qualunque cosa».
6 Allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Melchia, figlio di Amelec, la quale era nel vestibolo della prigione; colle funi calarono Geremia nella cisterna, dove invece d'acqua v'era del fango. E Geremia affondò nel fango.6 Presero così Geremia e lo misero nella cisterna di Melchia, figlio di Amelec, che si trovava nel cortile del carcere calandolo con delle funi nella cisterna in cui non c'era acqua, ma melma; e Geremia si trovò sprofondato dentro la melma.
7 Or Abdemelec, eunuco etiope, che stava nella casa del re, sentì dire che avevan gettato Geremia nella cisterna. Il re era assiso alla porta di Beniamino.7 Intanto Abdemelec, un etiope, eunuco nella casa del re, seppe che avevano messo Geremia nella cisterna; in quel frattempo il re aveva la sua residenza alla porta di Beniamino.
8 Abdemelec, uscito dalla casa del re, andò a parlare al re, e disse:8 Abdemelec dunque uscì dalla casa reale e parlò al re dicendogli:
9 « O re mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto ciò che han fatto contro il profeta Geremia: l'han gettato nella cisterna a morirvi di fame, non essendovi più pane in città ».9 «O re, signor mio, questi uomini si sono diportati malissimo, nel modo con cui hanno maltrattato Geremia profeta, cacciandolo in una cisterna perchè muoia di fame, non essendovi più pane in città».
10 Allora il re diede ad Abdemelec etiope, quest'ordine: « Di qui prendi teco trenta uomini, e togli dalla cisterna Geremia avanti che vi muoia ».10 Allora il re diede ordine all'etiope Abdemelec dicendogli: «Prendi con te trenta uomini di qui e leva Geremia profeta dalla cisterna prima che muoia».
11 Abdemelec, presi seco gli uomini, entrò nella casa del re, in un luogo sotto la guardaroba, e ne prese dei panni vecchi vecchi e laceri, e li calò a Geremia, giù nella cisterna, per mezzo di funicelle.11 Allora Abdemelec, presi seco gli uomini, entrò nella casa del re, in un ripostiglio sottostante alla guardaroba donde tolse dei panni vecchi e fuor d'uso e logori, e con una fune li calò giù a Geremia nella cisterna.
12 L'etiope Abdemelec disse a Geremia: « Mettiti questi panni vecchi, questi laceri stracci sotto le ascelle, sopra le fimi ». Geremia lo fece,12 Poi Abdemelec, l'etiope, disse a Geremia: «Mettiti questi vecchi panni e questi cenci e stracci sotto le ascelle delle braccia e sopra le funi»; e Geremia fece così.
13 è così fu tratto fuori colle funi, fu tolto dalla cisterna, e rimase nel vestibolo della prigione.13 Allora lo sollevarono colle funi, e lo tirarono fuori dalla cisterna, e così rimase nel cortile del carcere.
14 Allora il re Sedecia mandò, e fece venire il profeta Geremia alla terza porta, che era nella casa del Signore; e il re disse a Geremia: « Ho una cosa da dimandarti; non mi nasconder niente ».14 Poi il re Sedecia mandò e fece venire a sè Geremia profeta, al terzo adito che mette nella casa del Signore; e il re disse a Geremia: «Sono a chiederti una parola, non celarmi nulla!».
15 Geremia disse a Sedecia: « Se io te la dico, mi farai morire. Se io ti do un consiglio non mi ascolterai ».15 E Geremia disse a Sedecia: «Se io te la manifesterò apertamente non mi farai tu uccidere? E se un consiglio ti avrò dato, non mi ascolterai».
16 Allora il re Sedecia in segreto giurò a Geremia, dicendo: « Vive il Signore, che ha creata in noi quest'anima! Non ti ucciderò; non ti darò nelle mani di chi ti vuol morto ».16 Allora Sedecia fece giuramento in segreto a Geremia dicendo: «Vive il Signore, che ci ha fatto quest'anima, io non ti farò uccidere, nè ti consegnerò nelle mani di cotesti uomini che cercano di toglierti la vita!».
17 E Geremia disse a Sedecia: « Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Se partirai e andrai dai principi del re di Babilonia, avrai salva la vita, questa città non sarà data alle fiamme, e sarai salvo colla tua famiglia.17 Allora Geremia disse a Sedecia: «Così dice il Signore degli eserciti il Dio d'Israele: - Se uscirai per arrenderti ai principi del re di Babilonia, avrai assicurata la vita e questa città non sarà data alle fiamme, e sarai salvo tu e la tua casa.
18 Se invece non andrai dai principi del re di Babilonia, la città sarà data in potere dei Caldei, che la incendieranno, e tu non scamperai dalle loro mani ».18 Ma se non ti arrenderai ai principi del re di Babilonia, la città sarà data in mano ai Caldei, e la daranno alle fiamme, e tu non scamperai dalle loro mani -».
19 Il re Sedecia disse a Geremia: « Sto in pena a motivo di quei Giudei che son fuggiti tra i Caldei, e temo d'esser dato nelle loro mani e deriso ».19 E il re Sedecia disse a Geremia: «Sono preoccupato dal pensiero dei Giudei fuggiti ai Caldei, in mano dei quali potrei esser dato, ed essere esposto al ludibrio di essi».
20 Geremia rispose: « Non ti abbandoneranno ad essi, ascolta, te ne prego, la parola del Signore, che io ti riferisco, e sarà un bene per te, e salverai la tua vita.20 Geremia rispose: «No, non ti daranno nelle loro mani! Ascolta per pietà la voce del Signore che io ti faccio sentire, e sarà pel tuo bene e avrai sicura la vita.
21 Se poi non vorrai andare, ecco le cose che mi ha mostrate il Signore:21 Ma se tu non vuoi arrenderti, questo è ciò che mi ha fatto vedere il Signore:
22 Tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saran menate ai principi del re di Babilonia, ed esse stesse diranno: Ti han sedotto, ti hanno vinto quei tuoi uomini della pace, ti hanno immerso nel fango, facendoti mettere i piedi in luogo sdruccevole, e ti hanno abbandonato.22 - Ecco che tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte ai principi del re di Babilonia, e saran esse che diranno: "Ti hanno sedotto, hanno potuto più di te quei tuoi uomini della pace, ti hanno ficcato coi piedi nel lubrico fango e si sono tirati indietro».
23 E tutte le tue mogli e i tuoi figlioli saran condotti ai Caldei e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai fatto prigioniero del re di Babilonia, e questa città sarà distrutta dalle fiamme ».23 E tutte le tue donne e i tuoi figli saranno tradotti ai Caldei, nè tu sfuggirai alle loro mani, ma resterai preda in mano al re di Babilonia che darà alle fiamme questa città -».
24 Allora Sedecia disse a Geremia: « Che nessuno sappia queste cose, e tu non morrai.24 Allora Sedecia disse a Geremia: «Nessuno sappia queste parole e non morrai.
25 Se i principi risapranno ch'io ho parlato teco, e verranno da te a dire: « Dicci quel che hai detto al re, e quel che il re t'ha detto, non celar nulla e noi non ti uccideremo ».25 E se i principi sentiranno dire che ho parlato teco e vengano a te e ti dicano: - Raccontaci quello che hai detto al re, non ce lo nascondere, non ti faremo morire, e quello che il re ti disse -
26 Dirai loro: « Io ho umiliate le mie preghiere al re, affinchè non permettesse che io fossi ricondotto nella casa di Ionatan a morirvi ».26 risponderai loro: - Ho umiliato le mie preci al re affinchè non comandi più di ricondurmi nella casa di Jonatan per andar ivi a morire -».
27 Andaron dunque tutti i principi a interrogare Geremia, ed avendo egli risposto secondo gli ordini del re, non lo molestaron più, perchè nulla si era risaputo.27 Vennero infatti tutti i principi da Geremia e lo interrogarono, ed egli rispose loro secondo quanto gli aveva ingiunto il re e senz'altro domandare lo lasciarono perchè nulla era trapelato.
28 E Geremia rimase nel vestibolo della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme. E Gerusalemme fu presa.28 E Geremia rimase nel cortile del carcere fino al giorno in cui Gerusalemme fu presa: ciò che infatti avvenne.