Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Proverbi 5


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Figlio mio, dà retta alla mia sapienza, porgi l'orecchio alla mia prudenza;1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio intendimento;
2 onde tu custodisca i pensieri, e le tue labbra mantengano la disciplina. Non credere all'inganno della donna;2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza.
3 perchè le labbra della meretrice stillano miele, e più morbida dell'olio è la sua bocca;3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio;
4 ma alla fine è amara come l'assenzio o acuta come spada a due tagli,4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli.
5 i suoi piedi portano alla morte e i suoi passi vanno a finire all'inferno.5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all’inferno.
6 Non batte la via della vita, i suoi passi sono incerti e investigabili.6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita.
7 Or dunque, ascoltami, figlio mio, e non ti scostare dai miei suggerimenti.7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da’ detti della mia bocca.
8 Tienti lontano da lei nel tuo cammino, non ti avvicinare alla porta della sua casa;8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all’uscio della sua casa;
9 per non dare a stranieri il tuo onore, e i tuoi anni al crudele;9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele;
10 se non vuoi che gli stranieri si sazino dei tuoi beni e le tue fatiche vadano a finire in casa d'altri;10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano;
11 per non essere costretto alla fine a gemere, quando avrai consunte le tue carni e il tuo corpo,11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati;
12 O a dire: « Perchè ebbi in odio la disciplina, e il mio cuore non prese in paco le correzioni?12 E non dica: Come ebbi io in odio l’ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione?
13 Perchè non ascoltai la voce dei miei educatori e non diedi retta ai maestri?13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m’insegnavano?
14 Per poco non giunsi ai colmo del male davanti al popolo e all'assemblea! »14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione
15 Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo;15 Bevi delle acque della tua cisterna, E de’ ruscelli di mezzo della tua fonte.
16 le tue fonti si diramino al di fuori, le tue acque si spandano sulle piazze.16 Spandansi le tue fonti fuori, Ed i ruscelli delle tue acque per le piazze.
17 Restane unico padrone, non ci fare entrare teco gli altri.17 Sieno quelle acque a te solo, E a niuno strano teco.
18 Sia benedetta la tua fonte, la sposa della tua gioventù sia la tua gioia;18 Sia la tua fonte benedetta; E rallegrati della moglie della tua giovanezza.
19 cerva carissima, graziosa gazzella, le sue carezze sian sempre il tuo incanto e t'affascini continuamente il suo amore.19 Siati ella una cerva amorosa, ed una cavriuola graziosa; Inebbrinti le sue mammelle in ogni tempo; Sii del continuo invaghito del suo amore.
20 Perchè, o figlio mio, ti lasci sedurre da una straniera e ti dai in braccio ad una sconosciuta?20 E perchè, figliuol mio, t’invaghiresti della straniera, Ed abbracceresti il seno della forestiera?
21 Il Signore osserva la condotta dell'uomo ed esamina ogni suo passo.21 Conciossiachè le vie dell’uomo sieno davanti agli occhi del Signore, E ch’egli consideri tutti i suoi sentieri.
22 E l'empio resta nella rete delle sue iniquità, legato dalle funi dei suoi peccati.22 Le iniquità dell’empio lo prenderanno, Ed egli sarà ritenuto con le funi del suo peccato.
23 Egli morrà per mancanza di disciplina e sarà rovinato dalla sua grande stoltezza.23 Egli morrà per mancamento di correzione; E andrà errando per la molta sua pazzia