Proverbi 28
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue, mentre il giusto è sicuro come un giovane leone. | 1 Fugit impius nemine persequente ; justus autem, quasi leo confidens, absque terrore erit. |
2 Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi, ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene. | 2 Propter peccata terræ multi principes ejus ; et propter hominis sapientiam, et horum scientiam quæ dicuntur, vita ducis longior erit. |
3 Un povero che opprime i miseri è come pioggia torrenziale che non porta pane. | 3 Vir pauper calumnians pauperes similis est imbri vehementi in quo paratur fames. |
4 Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio, quelli che la osservano gli si mettono contro. | 4 Qui derelinquunt legem laudant impium ; qui custodiunt, succenduntur contra eum. |
5 I malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. | 5 Viri mali non cogitant judicium ; qui autem inquirunt Dominum animadvertunt omnia. |
6 Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco. | 6 Melior est pauper ambulans in simplicitate sua quam dives in pravis itineribus. |
7 Osserva la legge il figlio intelligente, chi frequenta gli ingordi disonora suo padre. | 7 Qui custodit legem filius sapiens est ; qui autem comessatores pascit confundit patrem suum. |
8 Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse, lo accumula per chi ha pietà dei miseri. | 8 Qui coacervat divitias usuris et fœnore, liberali in pauperes congregat eas. |
9 Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge, persino la sua preghiera è spregevole. | 9 Qui declinat aures suas ne audiat legem, oratio ejus erit execrabilis. |
10 Chi fa deviare i giusti per la via del male, nel suo tranello lui stesso cadrà, mentre gli integri erediteranno il bene. | 10 Qui decipit justos in via mala, in interitu suo corruet, et simplices possidebunt bona ejus. |
11 Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo valuta per quello che è. | 11 Sapiens sibi videtur vir dives ; pauper autem prudens scrutabitur eum. |
12 Grande è l’onore quando esultano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua. | 12 In exsultatione justorum multa gloria est ; regnantibus impiis, ruinæ hominum. |
13 Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo, chi le confessa e le abbandona troverà misericordia. | 13 Qui abscondit scelera sua non dirigetur ; qui autem confessus fuerit et reliquerit ea, misericordiam consequetur. |
14 Beato l’uomo che sempre teme, ma chi indurisce il cuore cadrà nel male. | 14 Beatus homo qui semper est pavidus ; qui vero mentis est duræ corruet in malum. |
15 Leone ruggente e orso affamato, tale è un cattivo governatore su un popolo povero. | 15 Leo rugiens et ursus esuriens, princeps impius super populum pauperem. |
16 Un principe privo di senno moltiplica le angherie, ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni. | 16 Dux indigens prudentia multos opprimet per calumniam ; qui autem odit avaritiam, longi fient dies ejus. |
17 Un uomo che è perseguito per omicidio fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga! | 17 Hominem qui calumniatur animæ sanguinem, si usque ad lacum fugerit, nemo sustinet. |
18 Chi procede con rettitudine sarà salvato, chi va per vie tortuose cadrà all’improvviso. | 18 Qui ambulat simpliciter salvus erit ; qui perversis graditur viis concidet semel. |
19 Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere si sazia di miseria. | 19 Qui operatur terram suam satiabitur panibus ; qui autem sectatur otium replebitur egestate. |
20 L’uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa. | 20 Vir fidelis multum laudabitur ; qui autem festinat ditari non erit innocens. |
21 Non è bene essere parziali, ma per un tozzo di pane si può prevaricare. | 21 Qui cognoscit in judicio faciem non bene facit ; iste et pro buccella panis deserit veritatem. |
22 L’avaro è impaziente di arricchire, ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria. | 22 Vir qui festinat ditari, et aliis invidet, ignorat quod egestas superveniet ei. |
23 Chi corregge un altro troverà alla fine più favore di chi ha una lingua adulatrice. | 23 Qui corripit hominem gratiam postea inveniet apud eum, magis quam ille qui per linguæ blandimenta decipit. |
24 Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato», è simile a un assassino. | 24 Qui subtrahit aliquid a patre suo et a matre, et dicit hoc non esse peccatum, particeps homicidæ est. |
25 L’avido suscita litigi, ma chi confida nel Signore sarà arricchito. | 25 Qui se jactat et dilatat, jurgia concitat ; qui vero sperat in Domino sanabitur. |
26 Chi confida nel suo senno è uno stolto, chi cammina nella saggezza sarà salvato. | 26 Qui confidit in corde suo stultus est ; qui autem graditur sapienter, ipse salvabitur. |
27 Per chi dona al povero non c’è indigenza, ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni. | 27 Qui dat pauperi non indigebit ; qui despicit deprecantem sustinebit penuriam. |
28 Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono; se essi periscono, dominano i giusti. | 28 Cum surrexerint impii, abscondentur homines ; cum illi perierint, multiplicabuntur justi. |