Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Proverbi 28


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Il malvagio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
1 Fugit impius, nemine persequente;
iustus autem quasi leo confidens.
2 Quando un paese è in subbuglio sono molti i suoi capi,
ma con un uomo intelligente e saggio l’ordine si mantiene.
2 Propter peccata terrae multi principes eius;
et propter hominem intellegentem et sapientem
rectus ordo longior erit.
3 Un povero che opprime i miseri
è come pioggia torrenziale che non porta pane.
3 Vir pauper et calumnians pauperes
similis est imbri vehementi, in quo paratur fames.
4 Quelli che trasgrediscono la legge lodano il malvagio,
quelli che la osservano gli si mettono contro.
4 Qui derelinquunt legem, laudant impium;
qui custodiunt, succenduntur contra eum.
5 I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
5 Viri mali non intellegunt iudicium;
qui autem requirunt Dominum, animadvertunt omnia.
6 Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
6 Melior est pauper ambulans in simplicitate sua
quam perversus in viis suis, quamquam dives.
7 Osserva la legge il figlio intelligente,
chi frequenta gli ingordi disonora suo padre.
7 Qui custodit legem, filius sapiens est;
qui autem comissatores pascit, confundit patrem suum.
8 Chi accresce il patrimonio con l’usura e l’interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
8 Qui coacervat divitias suas usuris et fenore,
liberali in pauperes congregat eas.
9 Chi allontana l’orecchio per non ascoltare la legge,
persino la sua preghiera è spregevole.
9 Qui declinat aures suas, ne audiat legem,
oratio quoque eius erit exsecrabilis.
10 Chi fa deviare i giusti per la via del male,
nel suo tranello lui stesso cadrà,
mentre gli integri erediteranno il bene.
10 Qui decipit iustos in via mala, in interitu suo corruet,
et simplices possidebunt bona eius.
11 Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo valuta per quello che è.
11 Sapiens sibi videtur vir dives,
pauper autem prudens scrutabitur eum.
12 Grande è l’onore quando esultano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si dilegua.
12 In exsultatione iustorum multa gloria est,
et, cum exaltantur impii, abscondit se homo.
13 Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo,
chi le confessa e le abbandona troverà misericordia.
13 Qui abscondit scelera sua, non prosperabit;
qui autem confessus fuerit et reliquerit ea,
misericordiam consequetur.
14 Beato l’uomo che sempre teme,
ma chi indurisce il cuore cadrà nel male.
14 Beatus homo, qui semper est pavidus;
qui vero indurat cor suum, corruet in malum.
15 Leone ruggente e orso affamato,
tale è un cattivo governatore su un popolo povero.
15 Leo rugiens et ursus esuriens
princeps impius super populum pauperem.
16 Un principe privo di senno moltiplica le angherie,
ma chi odia il lucro prolungherà i suoi giorni.
16 Dux indigens prudentia multos opprimet;
qui autem odit avaritiam, longi fient dies eius.
17 Un uomo che è perseguito per omicidio
fuggirà fino alla tomba: non lo si trattenga!
17 Hominem, animae cuiusdam sanguine gravatum,
si usque ad lacum fugerit, nemo sustineat.
18 Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà all’improvviso.
18 Qui ambulat simpliciter, salvus erit;
qui perversis graditur viis, subito concidet.
19 Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere si sazia di miseria.
19 Qui operatur terram suam, satiabitur panibus;
qui autem sectatur otium, replebitur egestate.
20 L’uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi ha fretta di arricchirsi non sarà esente da colpa.
20 Vir fidelis multum laudabitur;
qui autem festinat ditari, non erit innocens.
21 Non è bene essere parziali,
ma per un tozzo di pane si può prevaricare.
21 Qui dignoscit in iudicio faciem, non benefacit;
et pro buccella panis praevaricatur homo.
22 L’avaro è impaziente di arricchire,
ma non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
22 Festinat ditari vir invidus,
ignorat quod egestas superveniet ei.
23 Chi corregge un altro troverà alla fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
23 Qui corripit hominem, gratiam postea inveniet
magis quam ille, qui lingua blanditur.
24 Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è simile a un assassino.
24 Qui abripit aliquid a patre suo et a matre
et dicit: “ Hoc non est peccatum ”,
particeps homicidae est.
25 L’avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore sarà arricchito.
25 Qui desiderium dilatat, iurgia concitat;
qui vero sperat in Domino, impinguabitur.
26 Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi cammina nella saggezza sarà salvato.
26 Qui confidit in corde suo, stultus est;
qui autem graditur sapienter, ipse salvabitur.
27 Per chi dona al povero non c’è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
27 Qui dat pauperi, non indigebit;
qui autem occultat oculos, abundabit maledictis.
28 Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.
28 Cum surrexerint impii, abscondentur homines;
cum illi perierint, multiplicabuntur iusti.