Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Genesi 50


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1Allora Giuseppe si gettò sul volto di suo padre, pianse su di lui e lo baciò.2Quindi Giuseppe ordinò ai medici al suo servizio di imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono Israele3e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti ne occorrono per l’imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni.
4Passati i giorni del lutto, Giuseppe parlò alla casa del faraone: «Se ho trovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraone queste parole.5Mio padre mi ha fatto fare un giuramento, dicendomi: “Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nella terra di Canaan”. Ora, possa io andare a seppellire mio padre e poi tornare».6Il faraone rispose: «Va’ e seppellisci tuo padre, come egli ti ha fatto giurare».
7Giuseppe andò a seppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, gli anziani della sua casa, tutti gli anziani della terra d’Egitto,8tutta la casa di Giuseppe, i suoi fratelli e la casa di suo padre. Lasciarono nella regione di Gosen soltanto i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti.9Andarono con lui anche i carri da guerra e la cavalleria, così da formare una carovana imponente.10Quando arrivarono all’aia di Atad, che è al di là del Giordano, fecero un lamento molto grande e solenne, e Giuseppe celebrò per suo padre un lutto di sette giorni.11I Cananei che abitavano la terra videro il lutto all’aia di Atad e dissero: «È un lutto grave questo per gli Egiziani». Per questo la si chiamò Abel-Misràim; essa si trova al di là del Giordano.
12I figli di Giacobbe fecero per lui così come aveva loro comandato.13I suoi figli lo portarono nella terra di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l’Ittita, e che si trova di fronte a Mamre.14Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe tornò in Egitto insieme con i suoi fratelli e con quanti erano andati con lui a seppellire suo padre.
15Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».16Allora mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre prima di morire ha dato quest’ordine:17“Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male!”. Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!». Giuseppe pianse quando gli si parlò così.18E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero: «Eccoci tuoi schiavi!».19Ma Giuseppe disse loro: «Non temete. Tengo io forse il posto di Dio?20Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo numeroso.21Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini». Così li consolò parlando al loro cuore.
22Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; egli visse centodieci anni.23Così Giuseppe vide i figli di Èfraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe.24Poi Giuseppe disse ai fratelli: «Io sto per morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e vi farà uscire da questa terra, verso la terra che egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe».25Giuseppe fece giurare ai figli d’Israele così: «Dio verrà certo a visitarvi e allora voi porterete via di qui le mie ossa».
26Giuseppe morì all’età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.

Note:

Gen 50:Il capitolo mescola le tradizioni jahvista (vv 1-11 e 14) ed elohista (vv 15-26) con un tocco sacerdotale nei vv 12-13.

Gen 50,8:bambini traduce qui un termine ebraico che, qui e in altri passi (Gen 43,8; Gen 47,12; Gen 50,8; Gen 50,21), ha certamente un senso più largo: le persone a carico, bambini e vecchi.

Gen 50,11:Aia di Atad: ebraico Goren ha-Atad, «Aia della spina», e Abel-Mizraim, «prateria degli egiziani» con un giuoco di parole su 'abel, «prateria», ed 'ebel, «lutto». Siti sconosciuti. Si hanno qui le vestigia di una tradizione diversa da quella di Macpela: Giacobbe sarebbe stato sepolto in Transgiordania.

Gen 50,14:dopo aver sepolto suo padre: con il TM; glossa omessa da BJ con i LXX.