Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Genesi 8


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1Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell’arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono.2Le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo;3le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni.4Nel settimo mese, il diciassette del mese, l’arca si posò sui monti dell’Araràt.5Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti.
6Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca7e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra.8Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo;9ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca.10Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca11e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra.12Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.
13L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell’arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta.14Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra si era prosciugata.
15Dio ordinò a Noè:16«Esci dall’arca tu e tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te.17Tutti gli animali d’ogni carne che hai con te, uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa».
18Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei figli.19Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, uscirono dall’arca.
20Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull’altare.21Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.
22Finché durerà la terra,
seme e mèsse,
freddo e caldo,
estate e inverno,
giorno e notte
non cesseranno».

Note:

Gen 8,13:della vita di Noè: con i LXX (cf. Gen 7,11): omesso dal TM.

Gen 8,21:soave fragranza: alla lettera «l'odore soave» o che placa o calma. Questo antropomorfismo passerà nel linguaggio tecnico del rituale (cf. Es 29,18; Es 29,25; Lv 1,9; Lv 1,13; Nm 28,1 , ecc.) l'istinto del cuore umano: il cuore è l'interno dell'uomo, distinto da ciò che si vede e specialmente dalla «carne». E la sede delle facoltà e della personalità, da cui nascono pensieri e sentimenti, parole, decisioni, azioni. Dio lo conosce a fondo, qualunque sia l'apparenza (1Sam 16,7; Sal 17,3; Sal 44,22; Ger 11,20+). Il cuore è il centro della coscienza religiosa e della vita morale (Sal 51,12; Sal 51,19; Ger 4,4+; Ger 31,31-33+; Ez 36,26). Con il suo cuore l'uomo cerca Dio (Dt 4,29; Sal 105,3; Sal 119,2; Sal 119,10), lo ascolta, (1Re 3,9; Sir 3,29; Os 2,16 ; cf. Dt 30,14), lo serve (1Sam 12,20; 1Sam 12,24), lo loda (Sal 111,1), lo ama (Dt 6,5). Il cuore semplice, retto, puro, è quello che non è diviso da nessuna riserva o secondi fini o finzioni ipocrite, riguardo a Dio o agli uomini (cf. Ef 1,18+).

Gen 8,22:Le leggi del mondo sono ristabilite per sempre. Dio sa che il cuore dell'uomo resta cattivo; ma egli salva la sua creazione e, malgrado l'uomo, la condurrà dove vuole.