Siracide 19
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BIBBIA CEI 1974 | BIBBIA MARTINI |
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1 Un operaio ubriacone non arricchirà; chi disprezza il poco cadrà presto. | 1 L'operaio beone non arricchirà, e chi le piccole cose di sprezza, a poco a poco anderà in rovina. |
2 Vino e donne traviano anche i saggi, ancor più temerario è chi frequenta prostitute. | 2 Il vino, e le donne fanno apostatare i saggi, e screditano i sensati. |
3 Tarli e vermi lo erediteranno, il temerario sarà eliminato. | 3 E chi fa lega con donna di mala vita, diverrà sfacciato: sarà retaggio della putredine, e de' vermini; egli sarà portato per grande esempio, e sarà levato dal numero dei viventi. |
4 Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero, chi pecca danneggia se stesso. | 4 Chi è corrivo a credere, è leggero di cuore, e avranne il danno. Chi poi pecca contro l'anima propria, sarà stimato come uom da nulla. |
5 Chi si compiace del male sarà condannato; | 5 Chi si gode dell'iniquità, sarà vituperato, e a chi odia la correzione, sarà abbreviata la vita: ma chi odia la loquacità, spegne la malizia: |
6 chi odia la loquacità sfugge al male. | 6 Chi pecca contro l'anima propria, se ne pentirà; e colui, che si gode della malizia, n' avrà infamia. |
7 Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; | 7 Non riportare una parola cattivo, e offensiva, e non iscapiterai niente. |
8 non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. | 8 Non manifestare i tuoi sentimenti all'amico, e al nimico, e se hai peccato, non lo svelare. |
9 Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio. | 9 Perocché quegli ascolterà, e starà: attento a te, e facendo le viste di scusare il tuo fallo, ti odierà, e così starà sempre intorno a te. |
10 Hai udito una parola? Muoia con te! Sta' sicuro, non ti farà scoppiare. | 10 Hai tu udita una parola contro il tuo prossimo? fa, ch'ella muoia dentro di te, e abbi fidanza, che non ti farà crcpare. |
11 Per una parola lo stolto ha i dolori, come la partoriente per un bambino. | 11 Lo stolto per una parola sta ne' dolori del parto, come donna, che geme per mettere alla luce un bambino. |
12 Una freccia confitta nella carne della coscia: tale una parola in seno allo stolto. | 12 Freccia fitta nella carnosa coscia ell' è la parola nel cuor dello stolto. |
13 Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, perché non continui più. | 13 Correggi l'amico, il quale forse non ebbe (cattiva) intenzione, e dirà: ciò non feci io: che se lo avesse fatto, affinchè più nol faccia. |
14 Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta. | 14 Correggi l'amico, il qual forse non avrà detta quella tal cosa, e se la ha detta, affinchè più non la dica. |
15 Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia; non credere a ogni parola. | 15 Correggi l'amico; perché spesso si fanno delle calunnie. |
16 C'è chi sdrucciola, ma non di proposito; e chi non ha peccato con la sua lingua? | 16 E non credere a tutto quel, che si dice. V'ha chi sdrucciola colla lingua; ma non per mala intenzione; |
17 Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo; fa' intervenire la legge dell'Altissimo. | 17 Perocché chi è colui, che non pecchi colla sua lingua? Correggi il prossimo prima di usar minacce, |
18 Tutta la sapienza è timore di Dio e in ogni sapienza è la pratica della legge. | 18 E da luogo al timor dell'Altissimo: perché perfetta sapienza è il timor del Signore, ed in essa si ha il timore di Dio, e tutta la sapienza dispone ad adempiere la legge: |
19 Non c'è sapienza nella conoscenza del male; non è mai prudenza il consiglio dei peccatori. | 19 Perocché la sapienza non è l'arte di mal fare, e i consiglj de' peccatori non son prudenza. |
20 V'è un'abilità che è abominevole, c'è uno stolto cui manca solo la saggezza. | 20 Ella è malvagità, con cui va unita la esecrazione: e vi è uno stolto, che manca di giudicio. |
21 Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge. | 21 E da preferirsi l'uomo, che manca di salacità, ed è privo di scienza, tua è timorato, a quello, che abbonda di avvedutezza, e trasgredisce la legge dell'Altissimo. |
22 Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta; c'è chi intriga per prevalere in giudizio. | 22 V'ha una destrezza, che da nel segno, ma ella è iniqua. |
23 C'è il malvagio curvo nella sua tristezza, ma il suo intimo è pieno di inganno; | 23 Ed havvi chi con frutto discorre esponendo la verità. V'ha chi maliziosamente si umilia; ma il cuore di lui è pieno di frode: |
24 abbassa il volto e finge di essere sordo, ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento. | 24 E v'ha chi si abbassa eccessiva mente con grandi sommissioni, e china la faccia, e finge di non vedere quello, che è segreto: |
25 E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare, all'occasione propizia farà del male. | 25 Ma se per mancanza di forze gli è vietato di peccare, trovata ch'egli abbia l'opportunità di far del male, il farà. |
26 Dall'aspetto si conosce l'uomo; dal volto si conosce l'uomo di senno. | 26 L'uomo si riconosce all'aspetto, e da quel, che apparisce sul volto, si conosce l'uomo assennato. |
27 Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che è. | 27 La maniera di vestire, di ridere, e di camminare annunziano l'esser dell'uomo. |
28 Havvi una correzione falsa, quand'uno per ira vomita ingiurie, e si fa giudizio, che si trova non esser retto; ed havvi che si tace, e questi è prudente. |