Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Siracide 44


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1Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione.
2Il Signore ha profuso in essi la gloria,
la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli.
3Signori nei loro regni,
uomini rinomati per la loro potenza;
consiglieri per la loro intelligenza
e annunziatori nelle profezie.
4Capi del popolo con le loro decisioni
e con l'intelligenza della sapienza popolare;
saggi discorsi erano nel loro insegnamento.
5Inventori di melodie musicali
e compositori di canti poetici.
6Uomini ricchi dotati di forza,
vissuti in pace nelle loro dimore.
7Tutti costoro furono onorati dai contemporanei,
furono un vanto ai loro tempi.
8Di loro alcuni lasciarono un nome,
che ancora è ricordato con lode.
9Di altri non sussiste memoria;
svanirono come se non fossero esistiti;
furono come se non fossero mai stati,
loro e i loro figli dopo di essi.
10Invece questi furono uomini virtuosi,
i cui meriti non furono dimenticati.
11Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità, i loro nipoti.
12La loro discendenza resta fedele alle promesse
e i loro figli in grazia dei padri.
13Per sempre ne rimarrà la discendenza
e la loro gloria non sarà offuscata.
14I loro corpi furono sepolti in pace,
ma il loro nome vive per sempre.
15I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama le lodi.
16Enoch piacque al Signore e fu rapito,
esempio istruttivo per tutte le generazioni.
17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell'ira fu riconciliazione;
per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra,
quando avvenne il diluvio.
18Alleanze eterne furono stabilite con lui,
perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio.
19Abramo fu grande antenato di molti popoli,
nessuno ci fu simile a lui nella gloria.
20Egli custodì la legge dell'Altissimo,
con lui entrò in alleanza.
Stabilì questa alleanza nella propria carne
e nella prova fu trovato fedele.
21Per questo Dio gli promise con giuramento
di benedire i popoli nella sua discendenza,
di moltiplicarlo come la polvere della terra,
di innalzare la sua discendenza come gli astri
e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare,
dal fiume fino all'estremità della terra.

22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
a causa di Abramo suo padre.
23Dio fece posare sulla testa di Giacobbe
la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza;
lo confermò nelle sue benedizioni,
a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie
parti,
assegnandole alle dodici tribù.

Note:

Sir 44,1ss:Questo elogio degli «antenati» ci mostra come un pio ebreo del II sec. a.C. vedeva la storia di Israele (cf. 1Mac 2,51-64). - uomini illustri: cf. Sir 44,10 dove, nell'ebraico, si usa la medesima espressione: «uomo di pietà» (hesed), che ha dato origine al termine «asidei» (hasidim, cf. 1Mac 2,42; 1Mac 7,13) ebrei che all'epoca della rivolta dei Maccabei si facevano notare per la loro fedeltà a Dio e alla legge. Se il traduttore greco non ha reso in modo esatto l'espressione è perché, alla sua epoca, forse la trovava carica d'un significato troppo preciso.

Sir 44,2-9:I vv 2-9 possono essere sia una descrizione delle glorie profane conosciute al di fuori di Israele, alle quali l'autore opporrebbe (vv 1 e 10s) gli antenati degli ebrei, sia una visione d'insieme delle glorie d'Israele che l'autore preciserà nei dettagli in seguito.

Sir 44,4:L'ebr. ha: «Principi delle nazioni nei loro progetti, funzionari nei loro profondi pensieri, saggi riflessivi nei loro libri, governanti nelle loro tradizioni».

Sir 44,10:L'ebr. ha: «la loro speranza non cesserà», lezione che sembra esprimere una speranza d'immortalità che non appare nel greco.

Sir 44,16:BJ traduce: «esempio per la conversione delle generazioni», cioè motivo di conversione personale. La lezione ebraica «esempio di scienza» allude forse ai misteri di cui Enoch fu testimone e che rivelò agli uomini (Libro dei segreti di Enoch). Lat. ha: «per portare la conversione alle nazioni».

Sir 44,17:fu riconciliazione: con il lat.; il gr. ha «scambio»; BJ secondo l'ebr. traduce: «pollone» (termine incerto). Applicata alla storia di Noè, è la dottrina profetica del «resto» da cui dovrà uscire la salvezza (cf. Is 4,3+).

Sir 44,17d:L'ebr. ha: «e per la sua alleanza, il diluvio cessò».

Sir 44,18:Alleanze eterne: le alleanze «di Noè» del codice sacerdotale. L'ebr. parla però solo di «segno eterno» (l'arcobaleno, Gen 9,12-13).

Sir 44,19:L'ebr. ha: «nessuno macchierà la sua gloria».

Sir 44,20:Sulla fede di Abramo cf. Gen 12,1+; Gen 15,6+; Gen 22,1+; Gal 3,6-14; Rm 4,1-25 .

Sir 44,23:sulla testa di Giacobbe: con il gr.; l'ebr. ha: «sulla testa di Israele» (cf. Gen 32,28). Una glossa in margine sostituisce «benedizione» (berakah) con «diritto di primogenitura» (bekorah). Cf. Gen 25,29s; 1Cr 5,1 (dove il termine ebraico «diritto di primogenitura» è letto «benedizione» dal greco).