Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Siracide 40


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1Una sorte penosa è disposta per ogni uomo,
un giogo pesante grava sui figli di Adamo,
dal giorno della loro nascita dal grembo materno
al giorno del loro ritorno alla madre comune.
2Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro
cuore
offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno
della fine.
3Da chi siede su un trono glorioso
fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere;
4da chi indossa porpora e corona
fino a chi è ricoperto di panno grossolano,
non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione,
paura della morte, contese e liti.
5Durante il riposo nel letto
il sogno notturno turba le sue cognizioni.
6Per un poco, un istante, riposa;
quindi nel sonno, come in un giorno di guardia,
è sconvolto dai fantasmi del suo cuore,
come chi è scampato da una battaglia.
7Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia,
meravigliandosi dell'irreale timore.
8È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto:
9morte, sangue, contese, spada,
disgrazie, fame, calamità, flagelli.
10Questi mali sono stati creati per i malvagi,
per loro causa si ebbe anche il diluvio.
11Quanto è dalla terra alla terra ritorna;
quanto è dalle acque rifluisce nel mare.

12Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre.
13Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un
torrente,
come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia.
14Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà,
così i trasgressori cadranno in rovina.
15La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami,
le radici impure saranno sopra una pietra dura.
16Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un
fiume
sarà tagliato prima di ogni altra erba.
17La bontà è come un giardino di benedizioni,
la misericordia dura sempre.
18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà
dolce,
ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro.
19I figli e la fondazione di una città assicurano un
nome,
ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia.
20Vino e musica rallegrano il cuore,
ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza.
21Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora di essi una voce soave.
22L'occhio desidera grazia e bellezza,
ma più ancora di esse il verde dei campi.
23Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno,
ma più ancora di essi moglie e marito.
24I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione,
ma più ancora salverà la carità.
25Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma ancora di più si apprezza un consiglio.
26Ricchezze e potenza sollevano il cuore,
ma più ancora di esse il timore del Signore.
Con il timore del Signore non manca nulla;
con esso non c'è bisogno di cercare aiuto.
27Il timore del Signore è come un giardino di
benedizioni;
la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria.
28Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare.
29Un uomo che guarda alla tavola altrui
ha una vita che non si può chiamar tale.
Si contaminerà con cibi stranieri;
l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà.
30Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente,
ma nel suo ventre brucerà come fuoco.

Note:

Sir 40,1-11:Questa riflessione sulla miseria universale contrasta con il capitolo precedente. Non è una incoerenza nel pensiero di Ben Sira. Questa miseria si spiega con il fatto che è la conseguenza del peccato (v 10).

Sir 40,1:ritorno: con greco 248 ed ebr.; il textus receptus ha: «sepoltura».

Sir 40,5:Secondo l'ebr. (incerto) e il contesto si può intendere: il sonno gli porta altri pensieri, non meno penosi (cf. Qo 2,22; Qo 2,23).

Sir 40,6:come in un giorno di guardia: con gr.; BJ congettura: «come in pieno giorno».

Sir 40,11:quanto è dalle acque: l'ebr. ha: «quanto viene dall'alto ritorna in alto» (cf. Qo 12,7).

Sir 40,14a:Testo difficile. Per BJ si tratta forse del giusto la cui generosità è sorgente di gioia; BC invece legge l'ingiusto, per il parallelismo con «trasgressori» (v 14b) e col v 13.

Sir 40,16:prima di ogni altra erba: con il gr.; l'ebr. ha: «prima di ogni pioggia».

Sir 40,17:L'ebr. ha «La bontà non sarà mai scossa e la giustizia rimane per sempre».

Sir 40,19:L'ebr. aggiunge tra i due stichi: «meglio ancora la scoperta della sapienza. Bestiame, piantagione danno un nome».

Sir 40,20:L'ebr. ha: «Vino e bevande rallegrano il cuore, ma più ancora di loro l'amore» .

Sir 40,29:L'ebr. ha: «è una sofferenza interiore per l'uomo di senno».