Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 28


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VULGATABIBBIA MARTINI
1 Qui vindicari vult, a Domino inveniet vindictam,
et peccata illius servans servabit.
1 Chi vuol vendicarsi, proverà le vendette del Signore, il quale terrà esatto conto de' suoi peccati.
2 Relinque proximo tuo nocenti te,
et tunc deprecanti tibi peccata solventur.
2 Perdona al prossimo tuo, che ti ha fatto torto, e allora pregando tu ti saran rimessi i peccati tuoi.
3 Homo homini reservat iram,
et a Deo quærit medelam :
3 Un uomo cova lo sdegno contro di un uomo, e domanda a Dio guarigione!
4 in hominem similem sibi non habet misericordiam,
et de peccatis suis deprecatur.
4 Egli non usa misericordia verso di un uomo simile a se, e chiede perdono de' suoi peccati?
5 Ipse cum caro sit reservat iram,
et propitiationem petit a Deo :
quis exorabit pro delictis illius ?
5 Egli, che è carne cova l'ira e chiede che Dio gli sia propizio? Chi espierà i suoi peccati?
6 Memento novissimorum, et desine inimicari :
6 Ricordati delle ultime cose, e deponi le nimicizie.
7 tabitudo enim et mors imminent in mandatis ejus.
7 Perocché la corruzione, e la morte sono intimate ne' comandamenti del Signore.
8 Memorare timorem Dei,
et non irascaris proximo.
8 Ricordati di temere Dio, e non adirarti col tuo prossimo.
9 Memorare testamentum Altissimi,
et despice ignorantiam proximi.
9 Ricordati della alleanza dell'Altissimo, e non far caso dell'ignoranza del prossimo.
10 Abstine te a lite,
et minues peccata.
10 Guardati dalle contese, e diminuirai i peccati;
11 Homo enim iracundus incendit litem,
et vir peccator turbabit amicos,
et in medio pacem habentium immittet inimicitiam.
11 Perocché l'uomo iracondo accende le risse, e l'uom peccatore mette discordia tralli amici, e semina nimicizie tra quelli, che stavano in pace;
12 Secundum enim ligna silvæ sic ignis exardescit :
et secundum virtutem hominis sic iracundia illius erit,
et secundum substantiam suam exaltabit iram suam.
12 Perocché proporzionato alle legna del bosco egli è l'incendio, e l'ira dell'uomo è proporzionata al suo potere, e secondo le ricchezze, che egli ha, l'ira di lui sarà più forte.
13 Certamen festinatum incendit ignem,
et lis festinans effundit sanguinem :
et lingua testificans adducit mortem.
13 La contesa precipitosa accende il fuoco, e la rissa temeraria va allo spargimento del sangue, e la lingua minacciosa è causa di morte.
14 Si sufflaveris in scintillam, quasi ignis exardebit :
et si exspueris super illam, extinguetur :
utraque ex ore proficiscuntur.
14 Se soffierai sopra una scintilla, si alzerà una specie d'incendio, e se vi sputerai sopra, ella si spegnerà: l'una cosa, e l'altra viene dalla bocca.
15 Susurro et bilinguis maledictus,
multos enim turbabit pacem habentes.
15 Il mormoratore, e l'uom di due lingue è maledetto; perocché metterà scompiglio tra molti, che stavano in pace.
16 Lingua tertia multos commovit,
et dispersit illos de gente in gentem.
16 La lingua di un terzo ha turbati molti, e li ha mandati dispersi da un popolo all'altro.
17 Civitates muratas divitum destruxit,
et domus magnatorum effodit.
17 Distrusse città forti, e ricche, e ruinò da' fondamenti delle case potenti.
18 Virtutes populorum concidit,
et gentes fortes dissolvit.
18 Annichilò le forze dei popoli, e dissipò genti valorose.
19 Lingua tertia mulieres viratas ejecit,
et privavit illas laboribus suis.
19 La lingua di un terzo cacciò fuor di casa donne di animo virile, e privolle del frutto di loro fatiche.
20 Qui respicit illam non habebit requiem,
nec habebit amicum in quo requiescat.
20 Chi le da retta non avrà requie, e non avrà amico, in cui confidare.
21 Flagelli plaga livorem facit :
plaga autem linguæ comminuet ossa.
21 La percossa di sferza fa lividura, ma i colpi della lingua spezzan le ossa.
22 Multi ceciderunt in ore gladii :
sed non sic quasi qui interierunt per linguam suam.
22 Sotto il taglio della spada periron molti, ma non quanti per colpa della loro lingua.
23 Beatus qui tectus est a lingua nequam,
qui in iracundiam illius non transivit,
et qui non attraxit jugum illius,
et in vinculis ejus non est ligatus :
23 Beato chi fu sicuro dalla lingua cattiva, e non si imbattè nel furore di lei, e non fu soggetto al suo giogo, e dalle catene di lei non fu avvinto:
24 jugum enim illius jugum ferreum est,
et vinculum illius vinculum æreum est ;
24 Perocché il suo giogo è giogo di ferro, e la sua catena è catena di bronzo.
25 mors illius mors nequissima :
et utilis potius infernus quam illa.
25 La morte, che vien da lei, è pessima morte, e men tristo di lei è l'inferno.
26 Perseverantia illius non permanebit,
sed obtinebit vias injustorum,
et in flamma sua non comburet justos.
26 Ella non avrà lunga durata, ma regnerà nelle vie degli iniqui, e la sua fiamma non abbrugerà i giusti.
27 Qui relinquunt Deum incident in illam,
et exardebit in illis, et non extinguetur,
et immittetur in illos quasi leo,
et quasi pardus lædet illos.
27 Quelli, che abbandonano Dio, raderanno in potere di lei, ed ella accenderà sopra di essi il suo fuoco, che non si spegnerà, ed ella sarà spedita contro di essi qual lione, e come pardo li sbranerà.
28 Sepi aures tuas spinis :
linguam nequam noli audire :
et ori tuo facito ostia et seras.
28 Fa siepe di spine alle tue orecchie, e non ascoltare la mala lingua, e metti una porta, e un chiavistello alla tua borea.
29 Aurum tuum et argentum tuum confla,
et verbis tuis facito stateram,
et frenos ori tuo rectos :
29 Fondi il tuo oro, e il tuo argento, e fanne una bilancia per le tue parole, e un freno di giustizia per la tua bocca.
30 et attende ne forte labaris in lingua,
et cadas in conspectu inimicorum insidiantium tibi,
et sit casus tuus insanabilis in mortem.
30 E bada di non peccar colla lingua, onde tu non vada per terra a vista de' nemici, che ti insidiano, e non sia insanabile, e mortale la tua caduta.