Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Isaia 32


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Ecce in iustitia regnabit rex,
et principes in iudicio praee runt.
1 Ecco, che il re regnerà con giustizia, e i principi governeranno con rettitudine.
2 Et erit vir sicut latibulum a vento
et refugium a tempestate,
sicut rivi aquarum in sitiente terra
et umbra petrae magnae in terra arida.
2 Ed ei sarà come luogo di riparo dal vento, e rifugio dalla tempesta, come un rio di acque in tempo di sete, e come l'ombra di un masso, che sporge in fuora in una deserta campagna.
3 Non caligabunt oculi videntium,
et aures audientium diligenter auscultabunt,
3 Non saranno più offuscati gli occhi dei veggenti, e le orecchie degli ascoltanti saranno intente a udire.
4 et cor stultorum intelleget scientiam,
et lingua balborum velociter loquetur et plane.
4 E il cuor degli stolti capirà la scienza; e la lingua de' balbuzienti parlerà speditamente, e con chiarezza.
5 Non vocabitur ultra is, qui insipiens est, nobilis,
neque fraudulentus appellabitur maior;
5 L'insensato non avrà più nome di principe; né l'impostore sarà chiamato maggiore:
6 stultus enim fatua loquitur,
et cor eius cogitat iniquitatem,
ut perficiat impietatem
et loquatur contra Dominum errores
et vacuam faciat animam esurientem
et potum sitienti auferat.
6 Imperocché lo stolto parlerà scioccamente, e il cuore di lui macchinerà ingiustizie, usando ipocrisia, e parlando del Signore con doppiezza, e consumando l'anima dell'affamato, e togliendo al sitibondo il refrigerio.
7 Fraudulenti fraudes pessimae sunt;
ipse enim cogitationes concinnat
ad perdendos mites in sermone mendaci,
etiam quando pauper iudicium vindicat.
7 Gli strumenti dell'uomo fraudolento son pessimi: perocché egli ordì sue trame per rovinare con mendaci parole i mansueti, mentre il povero chiedeva quello, che è giusto.
8 Nobilis vero consilia nobilia dat
et ipse ad nobilia assurget.
8 Ma il principe penserà cose degne di principe, ed egli soprasterà ai condottieri.
9 Mulieres vanae, surgite, audite vocem meam;
filiae confidentes, percipite auribus eloquium meum.
9 Donne facoltose alzatevi, e udite mia voce: figlie, che vivete senza pensiero, prestate le orecchie al mio sermone:
10 Post dies enim et annum
vos pavebitis confidentes;
consummata est enim vindemia,
collectio ultra non veniet.
10 Imperocché dopo giorni, e dopo l'anno, voi senza pensiero sarete con turbate: perocché finita è la vendemmia, non vi sarà più da raspollare.
11 Obstupescite, vanae;
pavete, confidentes,
exuite vos et nudate vos,
accingite lumbos vestros.
11 Restate stupide, o donne facoltose; tubatevi voi, che eravate senza pensiero: spogliatevi, siate confuse, raccogliete a' fianchi la veste.
12 Super ubera plangite,
super regione desiderabili,
super vinea fertili.
12 Piangete i bambini, che allattate, l'amata terra, la vigna ferace.
13 Super humum populi mei
spinae et vepres ascendent,
super omnes domos gaudii,
super civitatem exsultantem.
13 Sulla terra del popol mio spunteranno spine, e pruni: quanto più sopra tutte le case della città ridondante di allegrezza?
14 Domus enim dimissa est;
multitudo urbis relicta est,
Ophel et Bahan erunt speluncae
usque in aeternum,
gaudium onagrorum,
pascua gregum,
14 Perocché la casa è abbandonata, la città piena di gente è derelitta: le sue caverne sono coperte per sempre di palpabili tenebre: divertimento degli asini selvaggi, e luogo di pastura pei greggi,
15 donec effundatur super nos
spiritus de excelso.
Et erit desertum in hortum,
et hortus in saltum reputabitur,
15 Fino a tanto che si spanda dall'alto lo spirito sopra di noi; e il deserto sarà un Carmelo, e il Carmelo sarà stimato un deserto.
16 et habitabit in solitudine iudicium,
et iustitia in horto sedebit;
16 E avrà sua stanza nella solitudine l'equità, e la giustizia sederà sul Carmelo.
17 et erit opus iustitiae pax,
et cultus iustitiae silentium,
et securitas usque in sempiternum.
17 E opera della giustizia sarà la pace, ed effetto della giustizia la quiete, e la sicura fidanza in sempiterno.
18 Et sedebit populus meus in habitatione pacis
et in tabernaculis fiduciae
et in locis securis.
18 E sederà il popol mio nella bellezza della pace, e ne' tabernacoli della fidanza, e nella doviziosa requie.
19 Et penitus cadet saltus,
et profunde deprimetur civitas.
19 Ma al basso della foresta cadrà la grandine; perocché la città sarà gran demente umiliata.
20 Beati, qui seminatis super omnes aquas,
immittentes pedem bovis et asini.
20 Beati voi, che seminate sopra tutte le acque, e vi mettete dentro il piede del bue, e dell'asino.