Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 25


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NOVA VULGATABIBBIA CEI 2008
1 In tribus placitum est spiritui meo,
quae sunt probata coram Deo et hominibus:
1 Di tre cose si compiace l’anima mia,
ed esse sono gradite al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
2 concordia fratrum et amor proximorum
et vir et mulier bene sibi consentientes.
2 Tre tipi di persone detesta l’anima mia,
la loro vita è per me un grande orrore:
il povero superbo, il ricco bugiardo,
il vecchio adultero privo di senno.
3 Tres species odivit anima mea,
et aggravor valde animae illorum:
3 Se non hai raccolto in gioventù,
che cosa vuoi trovare nella vecchiaia?
4 pauperem superbum, divitem mendacem,
senem fatuum et insensatum.
4 Quanto s’addice il giudicare ai capelli bianchi
e agli anziani il saper dare consigli!
5 In iuventute tua non congregasti;
quomodo in senectute tua invenies?
5 Quanto s’addice la sapienza agli anziani,
il discernimento e il consiglio alle persone onorate!
6 Quam speciosum canitiei iudicium,
et presbyteris cognoscere consilium!
6 Corona dei vecchi è un’esperienza molteplice,
loro vanto è temere il Signore.
7 Quam speciosa veteranis sapientia,
et gloriosis intellectus et consilium!
7 Nove situazioni ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
8 Corona senum multa peritia,
et gloria illorum timor Dei.
8 felice chi vive con una moglie assennata,
chi non ara con il bue e l’asino insieme,
chi non ha peccato con la sua lingua,
chi non ha servito a uno indegno di lui;
9 Novem insuspicabilia cordis magnificavi,
et decimum dicam in lingua hominibus:
9 felice chi ha trovato la prudenza,
chi parla a gente che l’ascolta;
10 homo, qui iucundatur in filiis,
vivens et videns subversionem inimicorum suorum;
10 quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore!
11 beatus, qui habitat cum muliere sensata
et non arat in bove et in asino simul;
et qui lingua sua non est lapsus,
et qui non servivit indigno se;
11 Il timore del Signore vale più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà essere paragonato?
12 beatus, qui invenit amicum verum,
et qui enarrat iustitiam auri audienti;
12 Il timore del Signore è inizio di amore per lui,
la fede è inizio di adesione a lui.
13 quam magnus, qui invenit sapientiam et scientiam,
sed non est super timentem Dominum.
13 Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore,
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
14 Timor Dei super omnia excedit;
14 qualunque sventura, ma non quella causata da persone che odiano,
qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
15 qui tenet illum, cui assimilabitur?
15 Non c’è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c’è ira peggiore dell’ira di una donna.
16 Timor Dei initium dilectionis eius;
fides autem initium adhaesionis ei.
16 Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
17 Omnis plaga tristitia cordis est,
et omnis malitia nequitia mulieris.
17 La malvagità di una donna ne àltera l’aspetto,
rende il suo volto tetro come quello di un orso.
18 Et omnem plagam et non plagam cordis;
18 Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini
e senza volerlo geme amaramente.
19 et omnem nequitiam et non nequitiam mulieris;
19 Ogni malizia è nulla di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
20 et omnem calamitatem et non calamitatem odientium;
20 Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
21 et omnem vindictam et non vindictam inimicorum.
21 Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
22 Non est venenum nequius super venenum colubri,
22 Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
23 et non est ira super iram mulieris;
commorari leoni et draconi placebit
quam habitare cum muliere nequam.
23 Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale è colei che non rende felice il proprio marito.
24 Nequitia mulieris immutat faciem eius
et obscurat vultum eius tamquam ursus.
In medio proximorum eius accumbet vir eius
24 Dalla donna ha inizio il peccato
e per causa sua tutti moriamo.
25 et invitus suspirabit amare.
25 Non dare all’acqua via d’uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
26 Parva omnis malitia prae malitia mulieris:
sors peccatorum cadat super illam.
26 Se non cammina al cenno della tua mano,
separala dalla tua carne.
27 Sicut ascensus arenosus in pedibus veterani,
sic mulier linguata homini quieto.
28 Ne incidas in mulieris speciem
et non concupiscas mulieris opes.
29 Ira et irreverentia et confusio magna
30 mulier, si primatum habeat super virum suum.
31 Cor humile et facies tristis
et plaga cordis mulier nequam.
32 Manus debiles et genua dissoluta
mulier, quae non beatificat virum suum.
33 A muliere initium factum est peccati,
et per illam omnes morimur.
34 Non des aquae tuae exitum, nec modicum,
nec mulieri nequam veniam prodeundi.
35 Si non ambulaverit ad manum tuam,
confundet te in conspectu inimicorum;
36 a carnibus tuis abscinde illam
et dimitte illam de domo tua.