Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Levitico 13


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 E il Signore parlò a Mosè, e ad Aronne, e disse:1 Locutus est Dominus ad Moysen et Aaron dicens:
2 L’uomo che avrà sulla sua pelle, e sulla carne varietà di colori, o una pustola, o qualche cosa di lucido, che sia indizio di lebbra, sarà condotto ad Aronne sacerdote, o ad uno de' suoi figliuoli.2 “ Homo, in cuius carne et cute ortus fuerit tumor sive pustula aut quasi lucens quippiam, id est plaga leprae, adducetur ad Aaron sacerdotem vel ad unum quemlibet filiorum eius sacerdotum.
3 Se questi vede la lebbra sulla cute, e che i peli sien diventati di color bianco, e che dove apparisce la lebbra, la parte è più affondata, che non è il resto della cute, e della carne; la malattia è di lebbra, è colui sarà separato ad arbitrio del sacerdote.3 Qui cum viderit plagam in cute et pilos in album mutatos colorem ipsamque speciem plagae humiliorem cute et carne reliqua: plaga leprae est; quod cum viderit sacerdos, eum immundum esse decernet.
4 Se poi vi sarà sulla cute un candor luccicante, e non più affondato del resto della carne, e i peli son del color primiero, il sacerdote lo rinchiuderà per sette giorni:4 Sin autem lucens candor fuerit in cute nec humilior carne reliqua, et pili coloris pristini, recludet eum sacerdos septem diebus.
5 E il settimo giorno lo esaminerà; e se la lebbra non si sarà dilatata, e non sarà penetrata più oltre dentro la cute, lo rinchiuderà nuovamente per sette altri giorni.5 Et considerabit eum die septimo: et, siquidem plaga ultra non creverit nec transierit in cute priores terminos, rursum recludet eum septem diebus aliis.
6 E il settimo giorno lo visiterà; e se la lebbra sarà più fosca, e non si sarà dilatata sulla cute, lo monderà perocché questa è scabbia: e quegli laverà le sue vesti, e sarà mondo.6 Et die septimo contemplabitur eum iterum: si obscurior fuerit plaga et non creverit in cute, eum mundum esse decernet, quia scabies est. Lavabitque homo vestimenta sua et mundus erit.
7 Che se dopo che ei fu visitato dal sacerdote, e renduto mondo, la lebbra va ancora crescendo, ei sarà ricondotto a lui,7 Quod si, postquam a sacerdote visus est et redditus munditiae, iterum scabies creverit, adducetur ad eum;
8 E sarà condannato d'immondezza.8 et, si viderit ita esse, immunditiae condemnabitur: est lepra.
9 Un uomo, che ha il male della lebbra, sarà menato al sacerdote,9 Plaga leprae si fuerit in homine, adducetur ad sacerdotem,
10 E questo lo visiterà. E se la cute sarà di color bianco e il colore de' peli sarà cangiato, e apparisca anche la viva carne,10 et videbit eum. Cumque tumor albus in cute fuerit et capillorum mutaverit aspectum in album, caro quoque viva creverit in tumore,
11 La lebbra sarà giudicata inveteratissima, e radicata nella cute. Il sacerdote adunque lo dichiarerà impuro, e non lo rinchiuderà; perché evidente è la sua immondezza.11 lepra vetustissima iudicabitur atque inolita cuti. Contaminabit itaque eum sacerdos et non recludet, quia perspicue immunditia est.
12 Che se la lebbra fiorisce serpeggiando sulla cute, e tutta la cuopre dal capo insino a’ piedi, quanto cade sotto degli occhi,12 Sin autem effloruerit discurrens lepra in cute et operuerit omnem cutem a capite usque ad pedes, quidquid sub aspectu oculorum cadit,
13 Il sacerdote lo esaminerà, e pronunzierà, che egli ha una lebbra mondissima; perché è tutta bianca; e perciò colui sarà mondo.13 considerabit eum sacerdos et teneri lepra mundissima iudicabit, eo quod omnis in candorem versa sit, et idcirco homo mundus erit.
14 Ma quando si vedrà in lui la viva carne,14 Quando vero caro vivens in eo apparuerit, immundus erit.
15 Allora sarà egli giudicato impuro dal sacerdote, e contato tra gl’immondi: perocché la viva carne macchiata di lebbra è immonda.15 Quod cum sacerdos viderit, inter immundos reputabit; caro enim viva immunda est: lepra est.
16 Ma se la pelle riprende il bianco, e questo per tutto l'uomo si estende,16 Quod si rursum versa fuerit in alborem, veniet ad sacerdotem,
17 Il sacerdote lo esaminerà, e dichiarerà, ch'egli è mondo.17 qui cum hoc consideraverit, eum mundum esse decernet.
18 Ma se nella carne, e nella cute è spuntata un'ulcera, ed è guarita,18 Caro et cutis, in qua ulcus natum est et sanatum,
19 E se nel sito dell’ulcera viene a coprire una cicatrice bianca, e che tira sul rosso, questi sarà menato al sacerdote:19 et in loco ulceris tumor apparuerit albus sive macula subrufa, ostendet se homo sacerdoti.
20 E se questi vede il luogo della lebbra più profondo del rimanente della carne, e che i peli son diventati bianchi, lo dichiarerà impuro: perocché il male della lebbra è nato sull’ulcera.20 Qui cum viderit locum maculae humiliorem carne reliqua et pilos versos in candorem, contaminabit eum: plaga enim leprae orta est in ulcere.
21 Ma se il pelo è del color primiero, e la cicatrice scuretta, e non più bassa dell'altra carne, lo rinchiuderà per sette giorni:21 Quod si pilus coloris est pristini et cicatrix subobscura et vicina carne non est humilior, recludet eum septem diebus.
22 E se il male cresce, lo giudicherà lebbroso:22 Et, siquidem creverit, adiudicabit eum leprae;
23 Se poi resterà com’era, ella è la cicatrice dell'ulcera, e l'uomo sarà mondo.23 sin autem steterit in loco suo macula nec creverit, ulceris est cicatrix, et sacerdos eum mundum esse decernet.
24 Se un uomo si è abbruciato la carne, o la cute, e guarita la scottatura formisi una cicatrice bianca, o rossa,24 Vel si alicuius cutem ignis exusserit, et locus exustionis subrufam sive albam habuerit maculam,
25 Il sacerdote lo esaminerà: e s'ella è divenuta bianca, e il sito di essa è più profondo del rimanente della cute, lo dichiarerà impuro: perocché è nato sulla cicatrice il mal della lebbra.25 considerabit eam sacerdos; et ecce pilus versus est in alborem, et locus eius reliqua cute humilior, contaminabit eum, quia plaga leprae in cicatrice orta est.
26 Ma se il colore de’ peli non è cangiato, e la parte piagata non è più bassa del rimanente della carne, e la lebbra, che apparisce è scuretta, lo rinchiuderà per sette giorni,26 Quod si pilorum color non fuerit immutatus, nec humilior macula carne reliqua, et ipsa leprae species fuerit subobscura, recludet eum septem diebus.
27 E il settimo giorno lo esaminerà: se sulla cute sarà cresciuta la lebbra, lo dichiarerà immondo:27 Et die septimo contemplabitur eum; si creverit in cute macula, contaminabit eum: plaga est leprae;
28 Se il color bianco non si sarà inoltrato, e non sarà così chiaro, ella è la piaga di scottatura; e perciò quegli sarà dichiarato mondo, perché ella è cicatrice d’abbruciamento.28 sin autem in loco suo macula steterit non satis clara, tumor combustionis est, et idcirco mundabit eum, quia cicatrix est combusturae.
29 L'uomo, o la donna, nel capo di cui, ovvero nella barba spunti la lebbra, li visiterà il sacerdote:29 Vir sive mulier, in cuius capite vel barba germinarit plaga, videbit eam sacerdos.
30 E se il sito sarà più basso del resto della carne, e il capello gialliccio, e più fino del solito, li dirà impuri; perché questa è la lebbra della testa, ovvero della barba.30 Et, siquidem humilior fuerit locus carne reliqua, et capillus flavus solitoque subtilior, contaminabit eos, quia scabies est, lepra capitis vel barbae.
31 Che se vedrà essere il luogo della macchia pari alla carne vicina, e nero il capello, lo rinchiuderà per sette giorni,31 Sin autem viderit plagam scabiei aequalem vicinae carni nec capillum nigrum in ea, recludet eos septem diebus.
32 E il settimo giorno lo visiterà. Se non sarà dilatata la sua macchia, e il capello avrà il suo color naturale, e il sito del male è pari al rimanente della carne,32 Et die septimo intuebitur plagam: si non creverit scabies, nec capillus flavus fuerit in ea, et locus plagae carni reliquae aequalis,
33 Colui si raderà per tutto fuori del luogo della macchia, e sarà rinchiuso per sette altri giorni.33 radetur homo absque loco maculae, et includet eum sacerdos septem diebus aliis.
34 Se il settimo giorno vedrassi, che la piaga non è uscita dal suo sito, e non è più bassa del rimanente della carne, (il sacerdote) lo dirà mondo; ed egli laverà le sue vesti, e sarà mondo.34 Si die septimo visa fuerit stetisse plaga in loco suo nec humilior carne reliqua, mundabit eum sacerdos; lotisque vestibus mundus erit.
35 Ma se dopo ch'ei fu giudicato puro, la macchia si dilata ancora per la cute,35 Sin autem post emundationem rursus creverit scabies in cute,
36 Non baderà più, se il pelo sia diventato gialliccio; perocché quegli è evidentemente immondo.36 non quaeret amplius utrum capillus in flavum colorem sit commutatus, quia aperte immundus est.
37 Ma se la macchia resta ferma, e i peli son neri, sappia, che l'uomo è guarito, e francamente dichiarilo mondo.37 Porro si steterit macula, et capilli nigri fuerint, noverit hominem esse sanatum et confidenter eum pronuntiet mundum.
38 L'uomo, e la donna, sulla pelle di cui comparisce del candore,38 Vir et mulier, in cuius cute maculae, maculae albae apparuerint,
39 Li visiterà il sacerdote: e se ritroverà che un bianco scuro riluca sulla cute, sappia, che non è lebbra, ma sì macchia di bianco colore, e che la persona è monda.39 intuebitur eos sacerdos. Si deprehenderit subobscurum alborem lucere in cute, sciat impetiginem ortam esse in cute; mundus est.
40 L'uomo a cui cascano i capelli del capo, sarà calvo, ma mondo:40 Vir, de cuius capite capilli fluunt, calvus ac mundus est;
41 E se i capelli gli cascano dalla fronte, egli è calvo in parte, ma mondo:41 et, si a fronte ceciderint pili, recalvaster et mundus est.
42 Ma se a costui, che è calvo in tutto, o in parte, comparisce un color bianco, o rosso,42 Sin autem in calvitio sive in recalvatione plaga alba vel subrufa fuerit exorta, lepra est capitis.
43 Il sacerdote, che lo avrà veduto, lo condannerà di non dubbia lebbra nata nella calvizie.43 Sacerdos eum videbit, et ecce tumor plagae subrufus secundum aspectum leprae cutis carnis.
44 Chiunque pertanto sarà infetto di lebbra, e separato per giudizio del sacerdote,44 Vir maculatus est lepra, et sacerdos omnino decernet eum esse immundum; plaga est in capite eius.
45 Avrà scuscite le vesti, il capo ignudo, il volto coperto colla veste, e griderà se essere contaminato, e impuro.45 Leprosus hac plaga percussus habebit vestimenta dissuta, comam capitis excussam, barbam contectam; clamabit: "Immundus! Immundus!".
46 Per tutto il tempo, che sarà lebbroso, e immondo, starà solo fuori degli alloggiamenti.46 Omni tempore, quo leprosus est immundus, immundus est et solus habitabit extra castra.
47 Se una veste di lana, o di lino sarà infetta di lebbra47 Si in veste lanea sive linea lepra fuerit,
48 Nell’ordito, o nel ripieno, ovvero una pelliccia, o qualunque altra cosa fatta di pelle,48 in stamine sive subtemine lineo vel laneo aut in pelle vel quolibet ex pelle confecto,
49 Se vi sarà una macchia bianca, o rossiccia, si crederà infezione di lebbra, e farassi vedere al sacerdote,49 si macula pallida aut rufa fuerit, lepra reputabitur ostendeturque sacerdoti.
50 E questi esaminatala la rinchiuderà per sette giorni:50 Qui considerabit macula infectum et recludet septem diebus;
51 E il settimo giorno visitandola di bel nuovo, se troverà, che sia cresciuta la macchia, ella è lebbra pertinace: giudicherà immonda la veste, e qualunque cosa, sopra di cui si trovi tal macchia:51 et die septimo rursus aspiciens, si crevisse deprehenderit, lepra maligna est; pollutum iudicabit vestimentum et omne, in quo fuerit inventa,
52 E perciò si darà alle fiamme.52 et idcirco comburetur flammis.
53 Ma se vedrà che non sia cresciuta la macchia,53 Quod si eam viderit non crevisse,
54 Darà ordine, che si lavi la cosa, in cui apparisce lebbra, e la rinchiuderà per sette altri giorni.54 praecipiet, et lavabunt id, in quo plaga est; recludetque illud septem diebus aliis.
55 E quando vedrà non essere ritornata alla vista, quale era prima, benché la lebbra non sia cresciuta, la giudicherà immonda, e la darà alle fiamme; perocché si è sparsa sulla superficie, o per tutto il corpo della veste la lebbra.55 Et cum viderit post lavationem faciem quidem pristinam non mutatam, nec tamen crevisse plagam, immunda est res, et igne combures eam, eo quod infusa sit plaga in superficie rei vel in parte aversa.
56 Ma se dopo che la veste è stata lavata, il luogo, dov'era la lebbra, è più scuro, lo straccerà, e lo separerà dal suo tutto.56 Sin autem obscurior fuerit locus plagae, postquam res est lota, sacerdos abrumpet eum et a solido dividet.
57 Che se dopo questo nelle parti, che prima erano senza macchia, comparirà una lebbra vaga e volante, dee darsi alle fiamme:57 Quod si macula ultra apparuerit in his rebus, quae prius immaculata erant, lepra volatilis et vaga, igne combures illas.
58 Se (la macchia) sen va, laverà per la seconda volta con acqua quello che è puro, e sarà mondato.58 Quas vero laveris et a quibus cessaverit plaga, illas lavabis secundo, et mundae erunt.
59 Questa è la legge sopra la lebbra della veste di lana, e di lino, dell'ordito, e del ripieno, e di tutte le suppellettili fatte di pelle, e sopra il modo di giudicarle monde, ovvero contaminate.59 Ista est lex leprae vestimenti lanei et linei, staminis atque subteminis, omnisque supellectilis pelliceae, quomodo mundari debeat vel contaminari ”.