Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Levitico 26


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Si promette felicità a chi osserva i comandamenti di Dio; e molti mali a quelli, che non gli osservano.

1Io il Signore Dio vostro: Non vi farete idoli, né statue, e non alzerete colonne, né pietre insigni nel vostro paese per adorarle. Perocché io sono il Signore Dio vostro.2Osservate i miei sabati, e state in timore dinanzi al mio santuario. Io il Signore.3Se camminerete ne' miei comandamenti, e osserverete le mie leggi, e le adempirete, io darovvi a’ suoi tempi le piogge,4E la terra produrrà i suoi germi, e le piante si caricheranno di frutti.5La battitura delle messi incastrerà nella vendemmia, e nella vendemmia la sementa: e mangerete a sazietà il vostro pane; e abiterete senza timori nella vostra terra.6Dentro i vostri confini manterrò la pace: dormirete, e non sarà chi vi disturbi. Discaccerò le bestie nocive, e la spada non entrerà ne' vostri confini.7Voi darete dietro a’ vostri nemici, ed ei cadranno dinanzi a voi.8Cinque di voi daranno addosso a cento stranieri, e cento di voi a dieci mila: cadranno i nemici sotto le vostre spade davanti a voi.9Getterò il mio sguardo sopra di voi: farovvi crescere; e moltiplicherete, e raffermerò con voi la mia alleanza.10Mangerete i prodotti già assai vecchi, e sopravvenendo abbondanza de' nuovi, metterete i vecchi fuora.11Io porrò il mio tabernacolo in mezzo a voi, e l’anima mia non vi rigetterà.12Camminerò tra voi, e sarò vostro Dio, e voi sarete mio popolo.13Io il Signore Dio vostro, che vi ho tratti dalla terra degli Egiziani, affinché non foste schiavi loro, e spezzai le catene de' vostri colli, affinché camminaste a testa alzata.14Ma se non mi ascolterete, e non adempirete tutti i miei comandamenti,15Se disprezzerete le mie leggi, e non farete caso dei miei giudizii, talmente che non facciate quello che è stato da me prescritto, e vano rendiate il mio patto;16Io pure tratterò con voi in tal guisa: Vi gastigherò prontamente colla penuria, e con un ardore, che seccherà i vostri occhi, e consumerà le vostre vite. Spargerete indarno la vostra sementa, la quale sarà divorata dal nemico.17Vi guarderò con faccia irata, e voi cadrete a’ piè dei vostri nemici, e sarete soggetti a coloro che vi odiano: vi darete alla fuga senza che alcuno vi perseguiti.18Che se nemmeno allora sarete a me obbedienti, vi gastigherò sette volte di più pei vostri peccati.19E spezzerò la superba durezza vostra, e farò che il cielo lassù sia di ferro per voi, e la terra di bronzo.20Le fatiche vostre saranno gettate in vano; la terra non germinerà, né le piante daranno frutti.21Che se voi vi metterete in arringo contro di me, e non vorrete obbedirmi, accrescerò sette volte le vostre piaghe a causa de’ vostri peccati:22E spedirò contro di voi fiere selvagge, le quali divorino voi, e i vostri bestiami, e vi riducano a piccol numero, e le vostre strade diventeranno deserte.23E se neppure allora vorrete emendarvi, ma vi metterete in arringo contro di me,24Io pure mi metterò in arringo contro di voi, e vi percuoterò sette volte pe’ vostri peccati:25E farò piombare sopra di voi la spada, che farà vendetta di mia alleanza. E se vi rifugerete nelle città, manderò tra voi la peste, e sarete dati in potere dei nemici,26Quando io v’avrò tolto il sostentamento del vostro pane, talmente che dieci donne cuocano ad un solo forno, e il pane rendano peso; e mangerete, ma non vi sazierete.27Che se neppur con questo m’ascolterete, ma farete a me guerra,28Io pure farò guerra a voi con furor da nemico, e gastigherovvi con sette piaghe pe’ vostri peccati,29Talmente che mangerete le carni de’ vostri figliuoli, e delle vostre figliuole.30Io sterminerò gli eccelsi luoghi vostri e spezzerò i simulacri. Cadrete tralle ruine degl’idoli vostri e l’anima mia vi prenderà in abborrimento,31Talmente che ridurrò in solitudine le vostre città, e desolerò i vostri Santuari, né più accetterò l’odor soavissimo.32Diserterò il vostro paese, ne rimarranno attoniti i vostri nemici, allorché vi entreranno ad abitarlo;33E voi dispergerò tralle genti, e sguainata la spada v’incalzerò alle spalle, e la terra vostra sarà deserta, e ridotte in polvere le vostre città.34Allora la terra si goderà i suoi sabati per tutto il tempo che ella sarà in solitudine: quando voi sarete nel paese de' nemici.35Ella celebrerà i suoi sabati e riposerà ne' giorni di sua solitudine, perché non riposò ne' vostri sabati, quando voi l’abitavate.36E a quelli, che rimarranno di voi, empierò il cuor di paura nelle regioni de’ nemici; gli atterrirà il movimento d'una foglia volante, e la fuggiranno come una spada: cadranno, senza che alcun gli inseguisca.37E precipiteranno l’uno sopra l'altro fratello, quasi fuggissero dalla battaglia: nissun di voi avrà cuor di resistere all'inimico:38Perirete tralle nazioni, e la terra nemica v'ingoierà.39Che se alcuni rimarran di costoro, si struggeranno pelle loro iniquità nel paese nemico, e saran flagellati pe' peccati de’ padri loro, e pe' proprii:40Sino a tanto che confessin le loro iniquità, e quelle dei loro maggiori, colle quali hanno offeso me, e m'han fatto guerra.41Farò adunque ancor io guerra a loro, e li caccerò in paese nemico, fino a tanto che nell'incirconciso lor cuore abbian vergogna: allora domanderan perdono delle loro empietà.42E io mi ricorderò della alleanza formata da me con Giacobbe, e Isacco, e Abramo. Ricorderommi ancor della terra:43La quale evacuata da loro, goderà i suoi sabati, divenuta per causa loro un deserto. Ei chiederan perdono dei loro peccati per non aver fatto conto de' miei giudizii, e per avere sprezzate le mie leggi.44E io per altro quando ei si stavano in paese nemico, non li rigettai totalmente, né li disprezzai a segno, che si riducessero al niente, e vano rendessi io il patto, che ho con loro. Perocché io sono il Signore Dio loro;45E ricorderommi dell'antica mia alleanza, quando a vista delle nazioni, li trassi dalla terra d’Egitto per essere il loro Dio. Io il Signore. Queste sono le minacce, e i precetti, e le leggi stabilite per mezzo di Mosè sul monte Sinai dal Signore, tra sé, e i figliuoli d'Israele.

Note:

26,1:Né pietre insigni. I LXX. tradussero pietra di scopo; lo che io intenderei delle pietre poste in onore del dio Termine. L'Ebreo è tradotto in varie guisa: alcuni intendono pietre figurate, ovvero dipinte: comunque sia, di queste pietre non meno, che di colonne consacrate ed esposte sulla pubbliche strada il paganesimo n'aveva dovizia; ed elle erano venerate con certo culto; quindi è proibito agli Ebrei d'alzare simili pietre.

26,5:La battitura de' grani incastrerà nella vendemmia, ec. La vostra messe sarà si copiosa, che non avrete finito di batterla, quando verrà il tempo di vendemmiare; e la vendemmia sarà tanto abbondante, che non l'avrete finita, che verrà subito il tempo di seminare.

26,18:Vi gastigherò sette volte di più. E messo varie volte in questo capitolo il numero definito pell'indefinito: vi punirò assai più rigorosamente.

26,26:Talmente che dieci donne onorano ec. Manderò tal carestia, che in un sol forno si cuocerà il pane per dieci famiglie, e le donne, che hanno l'incombenza di cuocerlo, dovranno renderlo a peso: tanto sarà valutata un'oncia di più, o di meno di pane.

26,29:Mangerete le carni de'vostri figliuoli, ec. Gli Ebrei per non aver creduto a queste minacce si trovarono più d'una volta a vederle avverate letteralmente. Vedi IV. Reg. VI. 28., Jerem. IV. 10., Giuseppe de Bello, lib. VII. 8.

26,30:Lo sterminerò gli eccelsi luoghi vostri. Erano luoghi dedicati e consacrati sulle colline, dove ergevansi o templi, o simulacri per adorarvi i falsi dei: cosi a Roma e in Atene i templi più ragguardevoli erano ne' siti più elevati; e cosi lo stesso tempio di Gerusalemme dedicato al solo vero Dio era sopra un'altura. Si parla sovente nelle Scritture di simili luoghi.

26,31:E desolerò i vostri Santuari. Il vostro tempio; mentre soggiunge: non accetterò più, ec.

26,32:Rimarranno attoniti i vostri nemici. Non sapendo comprendere in qual modo sia avvenuta tanta desolazione e rovina e distruzione.

26,34:Allora la terra si goderà i suoi sabati. In gastigo della violazione della legge riguardante l'anno sabatico. Per tutto il tempo della cattività di Babilonia la terra rimase in ozio, vale a dire per settant' anni, che l'anno (dice Teodoreto) il preciso numero degli anni sabatici, che dovean esser osservati nel corso di 490 anni dal regno di Saul fino alla cattività.

26,44:E io per altro, quando ci si stavano, ec. Così fu sempre: Dio non rigettò mai interamente il suo popolo, e nemmeno dopo il gran rifiuto, ch'ei fece del suo Messia, l'Apostolo non vuole, che dicasi, aver Dio rigettato il suo popolo; si perché reliquie di esso furon gli Apostoli e gli altri credenti, che formaron la prima Chiesa; si perché l'induramento della intera nazione ha un termine fisso dalla Providenza, fino a tanto che la pienezza delle Genti entri nella Chiesa, dopo di che entreravvi anche Israele. Vedi Rom. IX. X. XI.