Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Levitico 23


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Delle solennità del sabato, della Pasqua, delle primizie, delle settimane, della messe, delle trombe dell'espiazione, e de' tabernacoli; e con quali riti debbano celebrarsi.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:2Parla a’ figliuoli d’Israele, e di' loro: Queste sono le ferie del Signore, alle quali darete il nome di Sante.3Per sei giorni lavorerete: il settimo giorno, perché è la requie del sabato, sarà chiamato Santo: in questo dì non farete nissun lavoro: egli è il sabato del Signore in ogni luogo di vostra abitazione.4Queste adunque sono le feste sante del Signore, le quali voi dovete celebrare a' suoi tempi.5Il primo mese, a' quattordici del mese alla sera viene la Pasqua del Signore:6E a' quindici di detto mese è la solennità degli azzimi del Signore. Mangerete azzimi per sette giorni.7Il primo giorno sarà per voi solennissimo, e santo: in esso non farete alcun'opera servile:8Ma offerirete ne' sette giorni sacrifizio al Signore sul fuoco; il settimo giorno sarà poi più celebre, e santo: e in esso non farete alcun'opera servile.9E il Signore parlò a Mosè, e disse:10Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Allorché sarete entrati nella terra, di cui darò a voi il dominio, e farete la mietitura delle biade, porterete al sacerdote de' manipoli di spighe, come primizie delle vostre raccolte:11E quegli il secondo dì della festa terrà alzato quel fascio dinanzi al Signore, affinché sia accettevole in pro vostro, e lo santificherà.12E Io stesso dì, in cui si consacra il manipolo, si ucciderà un agnello dell'anno, che sia senza macchia, in olocausto al Signore.13E con esso si offeriranno le libagioni, due decimi di fior di farina aspersa d'olio per esser bruciata in soavissimo odore al Signore: e del vino per la quarta parte d'un hin.14Non mangerete né pane, né polenta, né minestra di grano nuovo fino a quel dì, in cui ne avrete fatta l’offerta al vostro Dio. Questa è la legge sempiterna per tutti i posteri vostri, in qualunque luogo abitiate.15Voi adunque dal secondo giorno della festa, nel quale avrete offerto il manipolo delle primizie, conterete sette intere settimane,16Fino all’altro giorno, in cui si compie la settima settimana, vale a dire (conterete) cinquanta giorni: e allora offerirete nuovo sacrifizio al Signore.17Due pani di primizia fatti di due decimi di fior di farina fermentata, i quali voi farete cuocere in primizie del Signore in tutti i luoghi di vostra abitazione.18E insieme co' pani offerirete sette agnelli dell'anno senza macchia, e un vitello di branco, e due arieti, che serviranno all’olocausto colle loro libagioni in odor soavissimo al Signore.19Offerirete ancora un capro per il peccato, e due agnelli dell’anno per ostie pacifiche.20E quando il sacerdote gli avrà elevati dinanzi al Signore insieme co' pani di primizia, rimarranno ad uso del sacerdote.21Voi chiamerete questo dì solennissimo, e santissimo: non farete in esso nissun’opera servile. Questa sarà legge eterna in tutti i luoghi, dove abitiate, e per tutta la vostra posterità.22Quando poi mieterete le biade de' vostri campi, non le taglierete fino a terra; né raccoglierete le spighe, che restano; ma le lascerete pe' poveri, e pe' forestieri. Io sono il Signore Dio vostro.23E il Signore parlò a Mosè, e disse:24Tu dirai a' figliuoli d'Israele: Il settimo mese, il primo giorno del mese sarà giorno di festa per voi memorabile pel suono delle trombe, e chiamerassi Santo:25In esso non farete alcun'opera servile, e offerirete olocausto al Signore.26E il Signore parlò a Mosè, e disse:27A' dieci di questo mese settimo sarà il dì celeberrimo della espiazione, e sarà chiamato Santo: e in esso umilierete l’anime vostre, e offerirete olocausto al Signore.28Nissun'opera servile voi farete per tutto quel giorno: perocché egli è giorno di propiziazione, affinché il Signore Dio vostro vi sia propizio.29Qualunque uomo, che non si umilierà in tal giorno, sarà sterminato dalla società del suo popolo:30E chi avrà fatto alcun lavoro, lo scancellerò dal registro del suo popolo.31Non farete adunque allora nissun lavoro. Questa sarà legge sempiterna per voi, e per la vostra posterità in ogni luogo dove abitiate.32Egli è giorno di requie: e voi il nono giorno del mese umilierete le anime vostre. Celebrerete le vostre feste da una sera all’altra.33E il Signore parlò a Mosè, e disse:34Tu dirai a' figliuoli d'Israele: Da' quindici di questo mese settimo saranno le ferie de' tabernacoli per sette giorni in onor del Signore.35Il primo giorno sarà celeberrimo, e santissimo: in esso non farete nissun'opera servile.36E ne’ sette giorni offerirete olocausto al Signore: l’ottavo giorno parimente sarà celeberrimo, e santissimo, e offerirete olocausto al Signore: perocché è giorno di raunanza, e di congrega: in esso non farete opera servile.37Queste sono le ferie del Signore, le quali voi chiamerete solennissime, e santissime, e in esse offerirete al Signore obblazioni, e olocausti, e libagioni secondo il rito proprio di ciascun giorno:38Oltre i sacrifizii de' sabati del Signore, e i doni, che farete, e quello che offerirete per ragione di voto, ovver di libera elezione al Signore.39Da' quindici adunque del mese settimo, quando avrete ragunati tutti i frutti della vostra campagna, celebrerete questa festa del Signore per sette giorni. Il dì primo, e l'ottavo, è sabato, cioè requie.40E il primo dì prenderete de' rami de' più begli alberi: e frondi di palma, e rami dell'albero più ombroso, e del salcio de' torrenti, e farete festa dinanzi al Signore Dio vostro:41E celebrerete questa solennità ogni anno per sette giorni. Sarà questa legge eterna per la vostra posterità. Celebrerete tal festa il settimo mese,42E abiterete sotto capanne per sette dì: ogni uomo della stirpe d'Israele starà ne' tabernacoli:43Affinché imparino i vostri posteri, com'io ho fatto abitare sotto le tende i figliuoli d'Israele nel trargli fuora dalla terra d'Egitto. Io il Signore Dio vostro.44Mosè adunque dichiarò a’ figliuoli d'Israele le feste del Signore.

Note:

23,8:Offerirete ne' sette giorni sacrifizio al Signore sul fuoco. I LXX. Offerirete ne' sette giorni olocausto al Signore; che è il senso della volgata, la quale vuol dire sacrifizio, che si consuma col fuoco.
Il settimo giorno sarà più celebre. Il primo e il settimo non si potrà lavorare: ma notisi, che parlando del sabato, vers. 3., disse: non farete nissun lavoro: qui poi Non farete alcun' opera servile: perocchè il lavoro non servile, come il far da mangiare, non era proibito in que' giorni festivi.

23,10:E farete la mietitura delle biade. Vale a dire vorrete mietere, o cominciare a mietere. Vedi Deuter. XVI. 9. l'offerta, di cui qui si parla, si prometteva alla mietitura. Porterete al sacerdote de' manipoli di spighe. A far quest' offerta era obbligato tutto il corpo della nazione, non ciascheduno in particolare. Erano perciò deputate delle persone a posta per mietere queste primizie; e molti ne portavano eziandio per divozione. Di tutti i manipoli offerti il sacerdote ne prendeva uno e l'offeriva al Signore, o offertolo lo abbrostoliva e ne faceva uscir le granella, le quali egli pestato e ne facce farina, sulla quale messo dell'olio e dell'incenso ne prendeva una manata, la quale egli gettava sul fuoco abbruciandola in onor del Signore: tutti gli altri manipoli restavano a' sacerdoti. A Pasqua si offerivan lo primizie dell'orzo, a Pentecoste quelle del grano.

23,15-16:Dal secondo giorno della festa... conterete ec. Dal secondo giorno della festa di Pasqua, o sia da' sedici del primo mese fino a' sei del terzo mese conterete sette sabati (così l'Ebreo), cioè sette settimane, e poi verrà la Pentecoste. Tutti i giorni del sabato, che erano dal secondo giorno della Pasqua fino alla Pentecoste, prendevano il nome da questo secondo giorno di Pasqua, e chiamavansi primo sabato dopo il secondo giorno, secondo sabato dopo il secondo giorno, ec. Vedi quello, che si è notato, Lucae V. 1.
Offerirete un nuovo sacrifizio. Le primizie del grano in due pani lievitati, ec. Con queste offerte voleva Dio, che gli Ebrei riconoscessero il supremo dominio, che egli si riteneva della terra ceduta ad essi. Alcuni vogliono, che ogni famiglia fosse tenuta a far quest'offerta.

23,20:Rimarranno ad uso del sacerdote. E le vittime, e i pani restavano a' sacerdoti; nulla se ne bruciava sull'altare, e nulla se ne rendeva a chi avea l'alta l'offerta contro l'uso praticato ne in ordinari sacrifizi pacifici, a' quali partecipavano gli offerenti.

23,24:Il settimo mese, il prima giorno del mese ec. Non è qui accennato la ragione di questa l'oste delle trombe celebrata il primo dì del settimo mese, detto di poi Tisri. Alcuni credono, che questo mese fosse il primo dell'anno civile degli Ebrei, e che il suono delle trombe fosse destinato ad avvertire gli Ebrei del cominciamento del nuovo anno, e dell'imminente digiuno, affinché e si rendessero grazie pe' benefizi da Dio ricevuti nell'anno già scorso, e s'implorasse la sua misericordia per l'anno, che cominciava. Questo settimo mese era pieno di feste, perché eransi già raccolti tutti i frutti della terra, onde oltre la festa delle trombe, la quale era accompagnata dalla Neomenia, si celebrava in quel mese la festa dell'espiazione, e poi quella de' tabernacoli: onde Origene disse, che questo mese settimo era il sabato tra' mesi.

23,34:Le ferie de' tabernacoli. Questa festa è istituita per tramandare a' posteri la memoria della protezione specialissima, colla quale Dio guidò e conservo per quarant'anni il suo popolo nel deserto; onde l'uso di celebrar questa festa sotto le tende e sotto i frascati. Questa festa non dovea celebrarsi, quando Mosè la istituì; ma questo legislatore Profeta dispone l'anno sacro del suo popolo, come se già lo vedesse collocato tranquillamente nella terra, che Dio gli avea assegnata. Dio voleva ancora, che gli Ebrei a imitazione de' loro patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe, si avvezzassero a riguardarsi su questa terra come viaggiatori e pellegrini, che hanno per termine una stabile e permanente città, come dice l'Apostolo. Vedi Heb. 11. 9. 10.

23,36:E giorno di raunanza ec. Vedi Joan. VII. 37. In questo ottavo giorno era proibito il lavoro, essendo giorno di solenne adunanza.

23,40:Rami de' più begli alberi, ec. Giuseppe Ebreo scrive, che gli Ebrei portavano in mano rami di palma, di mirto, di salcio. Questo rito fu usato dal popolo, e particolarmente da' fanciulli, che accompagnavano Cristo nel giorno del suo ingresso in Gerusalemme.