Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Levitico 7


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Rito dell'oblazione dell'ostia per lo delitto, e dell'ostia, e della vittima pacifica: e proibito generalmente di mangiare il grasso, ed il sangue.

1Questa è parimente la legge dell’ostia per il delitto: ella è sacrosanta:2Quindi è, che dove immolasi l'olocausto, ivi s’immolerà l’ostia per il delitto: il sangue di essa si spargerà intorno all'altare;3Si offerirà la coda, e il grasso che cuopre le viscere,4I due reni, e il grasso, che è presso a’ lombi, e la rete del fegato insieme co' reni:5E il sacerdote li farà bruciare sopra l'altare: si consuma tutto col fuoco in onor del Signore per il delitto.6Delle altre carni di essa mangeranno tutti i maschi di stirpe sacerdotale nel luogo santo; perché elle son sacrosante.7Si offerisce l’ostia per il delitto allo stesso modo, che per il peccato: l'una e l'altra ostia hanno la stessa legge: e apparterranno al sacerdote, che le ha offerte.8Il sacerdote, che offerisce la vittima dell'olocausto, ne avrà la pelle.9E ogni obblazione di farina, che si cuoca nel forno, e quella che si prepara sulla gratella, o nella padella, sarà del sacerdote, da cui viene offerta:10Sia ella aspersa d'olio, ovvero asciutta, sarà distribuita tra tutti i figliuoli d'Aronne, egual porzione a ognuno.11Questa è la legge dell'ostia pacifica offerta al Signore.12Se l’obblazione sarà per rendimento di grazie, si offeriranno pani non lievitati aspersi con olio, e schiacciate azzime unte con olio, e fior di farina cotta, cioè torte fritte intrise con olio:13E anche de' pani lievitati insieme coll’ostia di ringraziamento, che s'immola nel sacrifizio pacifico;14De’ quali (pani) uno si offerirà al Signore per primizia, e sarà del sacerdote, che spargerà il sangue dell’ostia:15Le carni della quale si mangeranno lo stesso giorno, e non ne resterà nulla fino al seguente mattino.16Se per ragion di voto, o per libera elezione uno offerirà qualche ostia, ella sarà similmente mangiata lo stesso dì; ma quando alcuna parte ne avanzasse pel dì di poi, sarà lecito di mangiarla.17Ma qualunque parte ne resti al terzo giorno, sarà consunta col fuoco.18Se alcuno mangerà il terzo giorno delle carni della ostia pacifica, l'obblazione diverrà inutile, e non gioverà all’obblatore: anzi qualunque anima si sarà con tal cibo contaminata, sarà rea di prevaricazione.19La carne, che avrà toccato cosa immonda, non si mangerà, ma sarà consumata col fuoco: mangerà dell'ostia (pacifica) chi è puro.20L’uomo, che essendo impuro mangerà delle carni della ostia pacifica offerta al Signore, sarà sterminato dalla società del suo popolo.21E colui, che avrà toccato qualche cosa d'impuro sia di un uomo, sia d'un giumento, o alcuna di tutte quelle cose, che possono rendere immondo, e mangerà di esse carni, sarà sterminato dalla società del suo popolo.22E il Signore parlò a Mosè, e disse:23Tu dirai a' figliuoli d'Israele: Voi non mangerete il grasso della pecora, e del bue, e della capra.24Del grasso di una bestia morta da sé, ovvero uccisa da un'altra bestia, ve ne servirete pe’ varii bisogni.25Se alcuno mangerà del grasso, che dee offerirsi bruciato al Signore, sarà sterminato dalla società del suo popolo.26Parimente v'asterrete dal cibarvi del sangue di qualunque animale, sia uccello, sia quadrupede.27Chiunque mangerà del sangue, sarà sterminato dalla società del suo popolo.28E il Signore parlò a Mosè, e disse:29Tu dirai a’ figliuoli d'Israele: Colui, che offerisce al Signore un'ostia pacifica, offerisca insieme l’obblazione, vale a dire le sue libagioni:30Terrà nelle mani il grasso dell’ostie, e il petto: e dopo aver consacrato l’una e l'altra cosa al Signore, le darà al sacerdote,31Il quale farà bruciare il grasso sopra l’altare; ma il petto sarà di Aronne, e dei suoi figliuoli:32Similmente la spalla destra delle ostie pacifiche sarà primizia del sacerdote.33Colui de' figli d’Aronne, che avrà offerto il sangue e il grasso, avrà parimente la spalla destra per sua porzione.34Perocché il petto dopo la elevazione, e la spalla già separata, la ho io presa da' figliuoli d'Israele delle loro ostie pacifiche, e l’ho data ad Aronne sacerdote, e a' figliuoli di lui per legge perpetua a tutto il popolo d'Israele.35Tale è l’unzione d' Aronne, e de' suoi figliuoli riguardo a' sacrifizii del Signore, nel giorno, in cui Mosè gli offerse al servizio del Signore:36E queste le cose, che il Signore ordinò, che ad essi fossero date da' figliuoli d'Israele per rito sacro invariabile per tutte le loro generazioni.37Questa è la legge dell'olocausto, è dell'obblazione del sacrifizio pel peccato, e pel delitto, e della consacrazione, e delle ostie pacifiche.38Legge prescritta dal Signore a Mosè sul monte Sinai, allorché comandò a' figliuoli d'Israele, che offerissero le loro obblazioni al Signore nel deserto del Sinai.

Note:

7,1:Questa è la legge dell'aula per il delitto. Sono molti discordi tra loro gl'interpreti nell'assegnare la differenza tral peccato, e il delitto. S. Agostino quaest. 20. disse, che il peccato consiste nel fare alcuna cosa proibita; il delitto nell'omettere, quel che è comandato: e dello stesso sentimento fu S. Gregorio, hom. 20. in Ezech., e altri Spositori. Egli è certo, che queste due parole sono usate sovente nelle Scritture l'una per l'altra; ma allorché si distingue l'una colpa dall'altra, sembra più verisimile, che il peccato sia quello, il quale è di sua natura, o attese le circostanze è men grave, come per esempio quello, che si fa per ignoranza, o per inavvertenza: il delitto poi quello, che di sua natura, o attese le circostanze è più grave; come per esempio quello, che riguarda Dio, e le cose sante. Per la qual cosa osservano, richiedersi maggior vittima per il delitto, cioè un ariete, laddove per il peccato bastava un agnello, o una capra.
Ella è sacrosanta. E perciò non potranno mangiarne, se non i sacerdoti; e questi non al trove, che nell'atrio, cap. VI. 26.

7,6:Mangeranno tutti i maschi ec. Potranno mangiare.

7,8:Il sacerdote avrà la pelle. Che è la sola cosa, che resti di tutto l'animale offerto in olocausto. I sacerdoti della stirpe d'Aronne servivano alternativamente al tabernacolo ognuno per la sua settimana, come vedremo.

7,10:Sarà distribuita... egual porzione a ognuno. Ognuno servendo a suo turno al tabernacolo, e facendo le funzioni sacerdotali nel tempo, che a lui tocca, verrà a godere egualmente che gli altri, di tali offerte. Sembra questa la maniera più semplice di conciliare queste parole con quelle del versetto precedente.

7,12:Se l'oblazione sarà per rendimento di grazie. Questo chiamasi sacrifizio pacifico, perché al nome di pace gli Ebrei intendevano qualunque bene, o favore, o grazia. Vedi cap. III. 12.

7,13:E anche de' pani lievitati. Non per metterne sull'altare, e bruciarli; perocchè questo è proibito, cap. II. 11.; ma per offerirgli a' sacerdoti. Non mancano però Interpreti, i quali dicono, che nel sacrifizio di rendimento di grazie potesse offerirsi del pane fermentato.

7,14:De' quali (pani) uno si offerirà al Signore ec. Uno di questi pani sarà dato al sacerdote, che rappresenta lo stesso Dio; coll'offerta di questo pane si considereranno come offerti anche gli altri.

7,18:Se alcuno mangerà il terzo giorno delle carni dell'Ostia, l'oblazione diverrà inutile. Peccando contro questa legge stabilita da me, perderà il merito del suo sacrifizio.

7,19:La carne, che avrà toccato ec. S'intende delle carni offerte a Dio, le quali dopo l'immolazione avesser contratta immondezza col toccamento di qualche cosa d'immondo; queste non si mangiavan più, ma si bruciavano con fuoco profano.
Mangerà dell'ostia chi è puro. Questa è una legge generale, che per mangiare le carni di una vittima bisogna essere scevro d'ogn' immondezza.

7,20:L'uomo, che essendo impuro mangerà ec. Se sapendo d'esser immondo uno mangia delle carni di una vittima, sarà reciso dalla congregazion d'Israele; se lo fece per ignoranza, si espierà col sauitizio, di cui cap. v. 3.

7,23:Non mangerete il grasso ec. Il grasso di questi animali immolati in onor mio. Vedi cap. III. 17.

7,24:Del grasso di una bestia morta da se, ec. Non poteano mangiare il grasso di questi animali: ma era lecito di servirsene per altri usi.

7,29:0fferisca insieme l'oblazione. Cioè la libagione di fior di farina.

7,30:Dopo aver consacrato l'una e l'altra cosa al Signore: l'Ebreo: agiterà, alzerà il grasso, e il petto della vittima dinanzi al Signore. Si è già parlato di questa cerimonia, Exod. XXIX. 26.

7,35:Tale l'unzione d'Aronne. Tale è la porzione de' sacrifizj serbato ad Aronne, e a' suoi successori; porzione acquistata da lui nella sua consacrazione. La volgata è un poc'oscura; ma tale è il senso di essa e dell'Ebreo, come apparisce da quel, che segue.

7,37:Dell'olocausto, e dell'oblazione, ec. Si noverano le sei specie di sacrifizj giù descritti; primo, l'oloceusto; secondo, l'oblazione, cioè il sacrifizio di farina; terzo, il sacrifizio per il peccato; quarto, per il delitto; quinto, per la consacrazione de' sacerdoti, sesto, il sacrificio pacifico.