Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Levitico 6


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Oblazione per lo peccato commesso scientemente. Leggi dell'olocausto, del fuoco perpetuo, e di ciascheduno de' sacrifizj, e oblazioni del sacerdote nel dì della sua consagrazione, e generalmente delle ostie per lo peccato: e chi, e quando possa mangiarne.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:2Colui, che ha peccato, perché disprezzando il Signore negò al suo prossimo un deposito confidato alla sua fede, o rapì violentemente alcuna cosa, e defraudò con inganno,3O avendo trovato una cosa perduta, la nega colla giunta del giuramento, o alcun'altra avrà fatta di quelle cose, nelle quali gli uomini sono usi di peccare,4Riconosciuto il suo delitto, restituirà5Per intero al padrone, cui fece il danno, la roba usurpata con fraude, e un quinto di più.6E pel suo peccato offerirà un ariete di branco, immacolato, e lo darà al sacerdote secondo la estimazione, e misura del delitto:7E quegli farà orazione per lui dinanzi al Signore, e saragli rimesso qualunque peccato, che ha fatto.8E il Signore parlò a Mosè, e disse:9Fa' sapere ad Aronne, e a' suoi figliuoli: Questa è la legge dell’olocausto: Ei sarà bruciato sopra l’altare per tutta la notte fino al mattino: il fuoco sarà quello del medesimo altare:10Il sacerdote sarà vestito di tonaca, e di brache di lino: e prenderà la cenere, in cui il fuoco divoratore ha ridotto l’olocausto, e avendola messa presso l'altare11Si spoglierà delle prime vesti, e in altro abito la porterà fuori degli accampamenti, e in luogo mondissimo farà, che si consumino fino alla ultima favilla.12Il fuoco starà sempre acceso sopra l'altare, e il sacerdote lo manterrà, ponendovi ogni dì al mattino delle legna, sulle quali poserà gli olocausti, e brucerà il grasso delle ostie pacifiche.13Questo è il fuoco perpetuo, il quale non mancherà giammai sull’altare.14Questa è la legge de’ sacrifizii, e delle libagioni, che si faranno da' figliuoli d'Aronne dinanzi al Signore, e dinanzi all'altare.15Il sacerdote prenderà una manata di fior di farina aspersa d'olio, e tutto l’incenso messo sopra la farina, e brucerà il tutto sull'altare in memoria, e odor soavissimo al Signore:16Il rimanente poi della farina, la mangerà Aronne co' suoi figliuoli senza lievito: e la mangerà nel luogo santo, nell'atrio del tabernacolo.17Ella non si farà lievitare, perché una parte di essa si fa bruciare in onor del Signore. E sarà cosa sacrosanta, come l'offerta per il peccato, e pel delitto.18Ne mangeranno i soli maschi della stirpe d’Aronne. Legge eterna per voi sarà questa, e per tutte le vostre generazioni ne’ sacrifizii del Signore: chiunque toccherà queste cose, sarà santificato.19E il Signore parlò a Mosè, e disse:20Questa è l'obblazione, che debbono fare Aronne, e i suoi figliuoli al Signore il giorno della loro unzione. Offeriranno in sacrifizio sempiterno la decima parte di un ephi di fior di farina, la metà al mattino, l'altra metà la sera;21La quale (farina) aspersa con olio sarà fritta nella padella: e calda la offerirà in odor soavissimo al Signore22Il sacerdote, che sarà succeduto legittimamente a suo padre, e tutta si brucerà sull'altare;23Perocché ogni sacrifizio de' sacerdoti dee consumarsi tutto nel fuoco, e nissuno ne dee mangiare.24E il Signore parlò a Mosè, e disse:25Di' ad Aronne, e a' suoi figliuoli: Questa è la legge dell'ostia per il peccato: Ella sarà immolata dinanzi al Signore nel luogo, dove si offerisce l’olocausto. Ella è sacrosanta.26Il sacerdote, che la offerisce, la mangerà nel luogo santo, nell’atrio del tabernacolo.27Qualunque cosa, che sia stata toccata dalla carne di lei, sarà santificata. Se del sangue di essa sarà caduta stilla sopra un vestimento, dee lavarsi nel luogo santo.28Il vaso di terra in cui sarà stata cotta, si spezzerà: se il vaso è di rame, si strofinerà, e si laverà con l'acqua.29Tutti i maschi di stirpe sacerdotale mangeranno delle carni di lei, perché è cosa sacrosanta.30Ma di quell'ostia immolata per lo peccato, il sangue di cui si porta nel tabernacolo del testimonio per fare l’espiazione nel santuario, non se ne mangerà, ma sarà bruciata nel fuoco.

Note:

6,2:Disprezzando il Signore. Il quale tutto sa, tutto vede, e fu testimone del deposito, e vede la mala fede di colui, che lo niega. Il disprezzo di Dio è qui preso per una mancanza di rispetto, o sia per poco timore di Dio, ed è un disprezzo interpretativo. Parlasi qui di peccati occulti, e de' quali non si può in giudizio convincere il reo. Di simili peccati, quando sono pubblici, parlò già Mosè, Exod. XXII.

6,6:Secondo la estimazione, ec.Questa estimazione la facea il sacerdote, e l'ariete dovea essere di maggiore, o minor prezzo secondo il giudizio del sacerdote.

6,9:Questa è la legge dell'olocausto. Di quello, che si offeriva mattina, e sera. Sarà bruciato fino al mattino. Si dovean perciò mettere le parti dell'ostia al fuoco l'una dopo l'altra, affinchè questo sacrifizio della sera durasse sino alla mattina come quello della mattina si faccia durare fino alla sera, se però non vi fossero stati altri olocausti da offerire. Quanto agli altri sacrifizj di espiazione, o di propiziazione, o di ringraziamento, le parti dell'ostia, che dovean abbruciarsi, si mettevano sopra l'olocausto perenne; onde questa ostia erano accessorie dell'olocausto, e perciò l'altare ebbe il nome degli olocausti.
Il fuoco sarà ec. Non si prenderà d'altronde, ma sarà perpetuameute sull'altare. Gli Ebrei vegliono, che questo fuoco si conservasse per miracolo.

6,11:In altro abito la porterà ec. Prenderà la sua veste ordinaria per uscire dall'atrio.
Farà che si consumino sino ec. Se qualche carbone, ed esso della vittima vi restasse non ancor consumato del tutto.

6,14:De' sacrifizj, e delle libagione. L'Ebreo del sacrifizio di fior di farina. La nostra volgata lo chiamò sacrifizio di libagione per rispetto all'olio, che mettevasi sulla farina, e rispetto al vino, che versavasi appiè dell'altare.

6,18:Chiunque toccherà queste cosa, sarà santificato. Vale a dire dee santiticarsi, debb'esser mondo da ogni specie d'impurità.

6,20:L'oblazione, che debbono fare Aronne, e i suoi figliuoli il giorno della loro unione. Questa legge era fatta prima della consacrazione d'Aronne, la quale consacrazione dovea esser modello della consacrazione de'suoi figliuoli, cioè de' suoi successori nel sommo sacerdozio in perpetuo. Mosè ha posta qui questa legge, come spettante alla materia, di cui qui si tratta. Molti dotti Interpreti da quelle parole in sacrifizio sempiterno inieriscono, che questa oblazione dovesse reiterarsi per tutti i dì della vita di ciascun Pontefice.

6,23:Ogni sacrifizio de' sacerdoti dee consumarsi tutto. Questa obiezione di farina era tutta pel Signore, quando era oblazione de' sacerdoti: le oblazioni de' privati erano pel Signore e pe'sacerdoti; ciò dimostra, come Dio vuole, che i sacerdoti siano perfettamente suoi, e non abbiano parte, se non con lui. Vedi Theodor. quaest. 1. 3. in Levit.

6,26:Il sacerdote, che la offerisce, la mangerà. Le ostie offerte per il peccato de' privati sono del sacerdote, che le offerisce: ci le mangerà co' suoi figliuoli maschi nel luogo santo; sembra però, che potesse farne parte anche ad altri sacerdoti, e a' loro figliuoli, vers. 29. I privati uomini, da' quali erano offerte, non ne aveano nulla.

6,27:Qualunque cosa, che sia stata toccata ec. Sarà in certo modo santa qualunque cosa, che avrà toccato le carni di quell'ostia, talmente che non potrà adoperarsi ad uso profano, se non mediante certe cerimonie.

6,28:Il vaso di terra si spezzerà: se il vaso è di rame, ec. Il vaso di terra essendo poroso ritiene mal sempre qualche cosa di quello, che vi si cuoce; il vaso di rame al contrario facilmente si ripulisce.

6,30:Ma di quell'ostia immutata per lo peccato, ec. Se ne è parlato, cap. IV. 12. 21.