Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Levitico 16


font

In qual tempo, e con quali riti debba il sacerdote entrare nel Santuario, ed espiarlo insieme col tabernacolo, e coll'altare cacciar via il capro emissario, e celebrare la festa dell'Espiazione.

1E il Signore parlò a Mosè dopo la morte de' due figliuoli d'Aronne, allorché per aver offerto un fuoco estraneo furono uccisi:2E gli fe' comando, e disse: Di' ad Aronne tuo fratello, ch'ei non in ogni tempo dee entrare nel santuario, che è di là dal velo dinanzi al propiziatorio, che cuopre l'arca, affinché egli non muoia (perocché nella nuvola io mi farò vedere sopra l'oracolo)3E se prima non avrà fatto queste cose, offerirà un vitello per il peccato, e un ariete in olocausto.4Si vestirà della tonaca di lino, e delle brache di lino intorno ai fianchi: si cingerà con cintura di lino: si metterà sul capo la tiara di lino: perocché queste sono le vesti sante; delle quali tutte si ammanterà dopo di essersi lavato.5E gli saran presentati da tutto il popolo de’ figliuoli d'Israele due capri per il peccato, e un ariete in olocausto.6E dopo che avrà offerto il vitello, e avrà fatta orazione per sé, e per la sua casa,7Presenterà i due capri dinanzi al Signore alla porta del tabernacolo del testimonio:8E tirate le sorti per vedere qual de' due debba essere del Signore, e quale il capro emissario:9Offerirà per il peccato quello, cui è toccato d'essere del Signore:10Quello poi, cui è toccato d'essere il capro emissario, (il sacerdote) lo presenterà vivo dinanzi al Signore per fare sopra di esso le preghiere, e scacciarlo nel deserto.11Fatte queste cose secondo il rito, offerirà il vitello, e fatta orazione per sé, e per la sua casa, lo immolerà:12E preso il turibolo, e riempiutolo di carbone acceso dell’altare, e preso colla mano il timiama composto per l'incensazione, passerà oltre il velo nel Santo de' santi:13Così avvenendo, che posti sul fuoco i profumi, il fumo, e il vapore di essi coprirà l’oracolo, che sta sopra il testimonio, onde quegli non morrà.14Prenderà eziandio del sangue del vitello, e col dito ne farà sette volte l’aspersione verso il propiziatorio all’oriente.15E immolato il capro per il peccato del popolo, porterà il sangue di esso dentro del velo, conforme è stato prescritto del sangue del vitello, per farne aspersione verso l’oracolo,16Ed espiare il santuario dalle immondezze de' figliuoli d'Israele, e dalle loro prevaricazioni, e da tutti i peccati. Tale è il rito, che egli osserverà riguardo al tabernacolo del testimonio eretto tra di loro in mezzo alle immondezze delle loro abitazioni.17Non vi sarà anima nel tabernacolo, quando entrerà il pontefice nel Santo de' santi a orare per sé, per la sua casa, e per tutta la società d'Israele, fino a tanto che ei siane uscito.18E quando egli sarà venuto all'altare, che è dinanzi al Signore, faccia orazione per sé; e preso del sangue del vitello e del capro lo versi sui corni dell'altare tutto all'intorno:19E fatta col dito sette volte l’aspersione, lo purifichi, e lo mondi dalle impurità de' figliuoli d'Israele.20E purificato che avrà il santuario, e il tabernacolo, e l'altare, allora presenti il capro vivo:21E poste sul capo di lui ambe le mani, confessi tutte le iniquità de' figliuoli d'Israele, e tutti i loro delitti, e peccati: i quali scaricando sulla testa del capro per mezzo di un uomo a ciò destinato, lo manderà nel deserto.22E quando il capro avrà portate tutte le loro iniquità nella solitudine, e sarà lasciato libero nel deserto,23Tornerà Aronne nel tabernacolo del testimonio, e deposte le vesti, delle quali era ammantato, allorché entrò nel santuario, e ivi lasciatele,24Si laverà la persona nel luogo santo, e ripiglierà le sue vesti. E dopo che uscito fuora avrà offerto l'olocausto suo, e del popolo, farà orazione tanto per sé, come pel popolo:25E farà bruciare sull'altare il grasso offerto per il peccato.26Quegli poi, che avrà condotto via il capro emissario, laverà le sue vesti, e il corpo nell’acqua, e poi tornerà agli alloggiamenti.27Il vitello poi, e il capro, che furono immolati per il peccato, e il sangue de' quali fu portato nel santuario per fare l’espiazione, si porteranno fuori degli alloggiamenti, e si bruceranno col fuoco tanto le pelli, come le carni loro, e gli escrementi:28E chiunque gli avrà bruciati, laverà le sue vesti, e la persona nell'acqua, e fatto questo tornerà agli alloggiamenti.29Questa sarà per voi legge sempiterna. Il settimo mese ai dieci del mese umilierete le anime vostre, e non lavorerete né voi, né gli stranieri domiciliati tra voi.30In questo giorno si farà la vostra espiazione, e purificazione da tutti i peccati vostri: ne sarete mondati dinanzi al Signore:31Perocché questo è il sabato de' sabati, e voi umilierete le anime vostre con tal culto religioso ed eterno.32La espiazione sarà fatta dal sacerdote, che sarà stato unto, e le mani del quale saranno state consacrate per esercitare il sacerdozio in luogo del padre suo, ed ei sarà vestito della veste di lino, e delle vestimenta sante.33Ed egli espierà il santuario, e il tabernacolo del testimonio e l'altare, ed anche i sacerdoti, e tutto il popolo.34E legge sempiterna sarà per voi di pregare pe' figliuoli d’Israele, e per tutti i loro peccati una volta l’anno. Fece adunque Mosè come avea comandato il Signore.

Note:

16,1:Parlò a Mosè dopo la morte de' due figliuoli d'Aronne, ec. L'occasione adunque, in cui Dio istituì la celebre annuale solennità dell'Espiazione, si fu, quando egli punì l'irreverenza de' due figliuoli d'Aronne, e li fece morire per essere entrati nel tabernacolo con un fuoco profano. Il fine poi o la ragion della festa fu l'espiazione di tutti i peccati commessi dal popolo, e dallo stesso Pontefice in tutto il corso dell'anno.

16,2:Non in ogni tempo dee entrare. Entrava ordinariamente il Pontefice una sola volta l'anno nel Santo de' Santi; straordinariamente v'entrava, quando bisognava consultare il Signore.
Perocchè nella nuvola io mi farò vedere ec. Io apparirò in figura visibile nella nuvola sopra il propiziatorio; onde nemmen lo stesso Pontefice non debba entrare in tal luogo, se non di rado, e con timore, e tremore.

16,3:Offerirà un vitello per il peccato. Questo vitello ora pel peccato del Pontefice, e di tutti i sacerdoti, e Leviti; e il vitello, e l'ariete non s'immolavano, se non dopo che il Pontefice era entrato nel Santo de' Santi, e n'era uscito.

16,4:Si vestirà della tonaca di lino ec. In tal occasione il Pontefice non portava le preziose sue vestimenta; ma era vestito come un Levita; perocchè egli dovea comparire in atto di supplicare pel perdono de' suoi peccati, e per quelli del popolo; ed era quello un tempo di lutto, o di penitenza: fatta poi l'espiazione prendeva le sue vesti pontificali.

16,5:E un ariete in olocausto. Questo immolavasi poi alla fine della funzione, vers. 24.

16,10:Quello poi, cui è toccato di essere il capro emissario. Vale a dire capro, che dev'essere mandato via nel deserto carico de' peccati del popolo. Nell'Ebreo in luogo di emissario leggasi hazazel, e sopra il vero significato di questa parola moltissime cose son dette da' Rabbini, e da varj moderni Interpreti: il più sicuro e di tenersi alla sposizione di s. Girolamo, di s. Cirillo, e di Teodoreto, i quali hanno inteso, che volesse dire un capro messo in libertà; e così l'intesero anche Simmaco, e Aquila.

16,11:Offerirò il vitello. Quello di cui si parla vers. 6. Alcuni credono, che il sacerdote tornasse la seconda volta a imporre le mani a questo vitello, e confessasse nuovamente i suoi peccati prima d'immolarlo. Dalla sera della vigilia, e per tutto il giorno della festa gli Ebrei facevano la confessione de' peccati fino e dieci volte. Vedi Morin. de poemit. lib. II. 22., e lib. IV. 35. 36.

16,12:Il timiami composto. Exod. XXX. 34. 35.

16,13:Il vapore... coprirà l'oracolo, che sta sopra il testimonio.Il fumo degl'incensì adombrerà il propiziatorio, che sta sopra l'area, nella quale stan le tavole della legge. Vedi Erod. XXV. 21. Dio non voleva, che il sommo Sacerdote potesse vedere, o considerare l'arca e il propiziatorio.

16,14:All'oriente. Verso cioè la parte anteriore del propiziatorio.

16,16:E per espiare il Santuario ec. Per espiare i paccati del popolo commessi in vista del tabernacolo del Signore, e quelli particolarmente commessi contro la venerazione dovuta allo stesso tabernacolo.

16,17:Non vi sarà anima nel tabernacolo, quando ec. Nissuno di quelli, che possono entrare nel tabernacolo, cioè nel Santo, nissun sacerdote, nissun Levita ardìrà di stare nel Santo, nel tempo, che il Pontefice entra e dimora nel Santo de' Santi.

16,18:E quando egli sarà venuto all'altare. All'altare de' timiami, che è davanti al propiziatorio, su cui risiede il Signore.

16,20:Il Santuario, e il tabernacolo. Il Santo de' Santi, e il Santo.

16,26:Quegli, che avrà condotto via il capro emissario, lavorò ec. Per purificarsi dall'immondezza contratta nel toccare il capro carico di tutti i peccati del popolo; lo stesso è ordinato a chi abbrucìa fuori degli alloggiamenti le pelli, le carni, ec. delle vittime per il peccato; e generalmente credesi ciò usato in tutti i sacrifizj per il peccato. Vedi Num. XIX. 7. Le vittime per il peccato nel dì dell'espiazione, essendo offerte pei peccati anche de' sacerdoti, non è maraviglia, se nissuna parte di esse dovea restarne a' medesimi sacerdoti, come in alcuni sacrifizj per il peccato pur si facea: perocchè in questa occasione avrebbero essi mangiate in certo modo le proprie iniquità, mangiando delle carni offerte anche per le loro colpe.

16,29:Umilierete le anime vostre. Col digiuno e collo penitenza, coll'astinenza da ogni piacere e anche lecito, e colla reiterata confessione de' peccati. Osservano anche oggigiorno gli Ebrei questo costume, e digiunano per ventotto intere ore senza cibo, né bevanda di alcuna sorta. Gli uomini sono obbligati al digiuno all'età di tredici anni finiti, le donne in undici finiti.
Né voi, ne gli stranieri domiciliati tra voi. Questi stranieri sono i proseliti di giustizia, de' quali si è altrove parlato.

16,31:Questo è il sabato de' sabati. Il sabato sommo, il più solenne di tutti, e nel quale perciò è proibito ogni lavoro.

16,34:Fece adunque Mosè, ec. Mosè intimo, e pubblicò questa legge, e la fece eseguire a suo tempo.