Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Levitico 15


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Espiazione, e purificazione dell'uomo, che patisce gonorrea, e della dorma, che ha i suoi mesi, e della emorroissa.

1E Il Signore parlò a Mosè, ed Aronne, e disse:2Parlate a' figliuoli d'Israele, e dite loro: L’uomo, che patisce di gonorrea, sarà immondo.3E allora sarà giudicato soggetto a questo morbo, quando ad ogni momento l’umore impuro si raunerà, e si attaccherà alla sua carne.4Qualunque letto, su di cui egli dorma, sarà immondo, e qualunque cosa, su di cui egli segga.5Chiunque toccherà il suo letto, si laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.6Se si metterà a sedere, dove quegli ha seduto, laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.7Chi toccherà le carni di lui, laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.8Se un tal uomo sputa addosso ad un che è mondo, questi laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.9La sella della bestia, che quegli avrà cavalcato, sarà immonda:10E qualunque cosa, che sia stata sotto quell'uomo, che patisce tal male, sarà immonda fino alla sera. Chi porterà alcuna di tali cose, laverà le sue vesti, e la persona e sarà immondo fino alla sera.11Chiunque toccherà un uomo, che è in tale stato, e quando questi non si è lavato le mani, laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.12Il vaso di terra toccato da colui si spezzerà: e il vaso di legno si laverà nell'acqua.13Ove poi colui che è soggetto a tale incomodità, venga a guarire, conterà sette giorni dopo la sua guarigione, e lavate le sue vesti, e tutto il corpo nell'acqua viva, sarà mondo.14E l'ottavo giorno prenderà due tortore, ovvero due colombini, e si presenterà al cospetto del Signore alla porta del tabernacolo del testimonio, e daragli al sacerdote:15Il quale ne offerirà uno per il peccato, e l'altro in olocausto: e farà orazione per lui dinanzi al Signore, affinché egli sia mondato dal suo flusso.16L'uomo, che ha conosciuta la donna, laverà tutto il suo corpo nell'acqua: e sarà immondo fino alla sera.17Laverà nell’acqua la veste, e la pelle, che aveva addosso: le quali cose saranno immonde fino alla sera.18La donna, che si congiunge con lui, si laverà nell'acqua: e sarà immonda fino alla sera.19La donna, che al tempo ordinario soffre incomodità, sarà separata per sette giorni.20Chiunque la toccherà, sarà immondo fino alla sera.21E le cose, sulle quali ella dorme, o si pone a sedere ne’ giorni di sua separazione, saranno immonde.22Chiunque tocchi il suo letto, laverà le sue vesti, e la persona nell'acqua: e sarà immondo fino alla sera.23Chi toccherà qualsivoglia cosa, sulla quale ella siasi messa a sedere, laverà le sue vesti, e la persona, e sarà immondo fino alla sera.24Se il marito si congiunge con essa in tempo, che ella ha la sua incomodità, sarà immondo per sette giorni: e il letto, su di cui egli dormirà, sarà immondo.25La donna, che patisce flusso di sangue per molti giorni non nel tempo de’ suoi corsi, e quella, in cui passato il periodo, non cessa il flusso, per tutto il tempo, che le continua questa infermità, ella sarà immonda, come se fosse nei suoi mesi.26Sarà immondo il letto, su di cui dormirà, e qualunque cosa, su di cui si metterà a sedere.27Chi toccherà tali cose laverà le sue vesti e la persona, e sarà immondo fino alla sera.28Se il sangue si arresta, e cessa il flusso, ella conterà sette giorni di sua purificazione:29E l'ottavo giorno offerirà per sé al sacerdote due tortore, o due colombini alla porta del tabernacolo del testimonio:30E il sacerdote ne offerirà uno per il peccato, e l'altro in olocausto: e farà orazione dinanzi al Signore per lei, e la purificherà dal suo flusso immondo.31Voi adunque insegnerete a’ figliuoli d'Israele, che schivino l’immondezza, affinché non periscano per le loro impurità, dopo aver profanato il tabernacolo mio, che è tra di loro.32Questa è la legge per chi patisce gonorrea, e contrae impurità, congiungendosi con donna,33E per la donna, che si separa ne’ suoi mesi, ovvero che patisce flusso continuo di sangue, e per l’uomo, che le si accosta.

Note:

15,2:L'uomo che patisce di gonorrea, ec. Ogni uomo saggio e timorato troverà qui grande argomento della premura, che Dio ha della mondezza e purità interiore, e anche esteriore dell'uomo, reggendo, come per cose non volontarie, egli colle sue leggi soggettò i figliuoli d'Abramo a soffrire l'umiliazione d'esser tenuti per immondi, e ad astenersi dalle cose sante, e ad offerire sacrificio per la loro purificazione.

15,7:Chi toccherà le carni di lui. Fuori, che le mani, purché quegli se le sia lavate, Vers. 11.

15,8:Se un tal uomo sputa addosso ec. Se accidentalmente gli vien fatto di sputare addosso ad un altro, che è mondo, il suo sputo reca a questo immondezza.

15,12:Il vaso di terra toccato da colui ec. Intende de' vasi, che non sono per uso di chi ha tal malattia, ma per uso d'altri. Di quelli, de' quali egli si serviva, finché era in tale stato, nissuno potevo far uso.

15,16:L'uomo che ha conosciuta la donna. Vedesi dal versetto 18., che qui si parla dell'immondezza legale, che contraeva l'uomo accostandosi alla donna, benché sua propria moglie. Questa immondezza impediva di entrare nel tabernacolo prima d'aver fatta la lavanda, che è qui ordinata. Colla molestia di tali purificazioni volea Dio ( come osserva Teodoreto ) affrenare quella incontinenza tralle persone congiunte in matrimonio, la quale è sì contraria al buon ordine, e anche al fine del matrimonio. I Pagani stessi aveano su tal materia de' sentimenti da far vergogna a molti Cristiani.

15,24:Se il marito si congiunge con essa in tempo sarà immondo ec. Si suppone, o che il marito abbia fatto tal cosa senza sapere lo stato della moglie, ovvero che il peccan è ascoso, poichè se il delitto veniva a notizia de' giudici, eravi pena di morte. Vedi cap. xx. 18.

15,28:Conterà sette giorni ec. Guarito il male alla non comunicava più immondezza a ciò, che toccava; ma non potea accostarsi alle cose sante, se non dopo i sette giorni, che doveano provare la sua perfetta guarigione.

15,31:Dopo aver profanato ec. Profanava il tabernacolo un immondo, che vi fosse entrato.