Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Levitico 27


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Varie leggi intorno ai voti, o sia intorno alle cose offerte a Dio con voto: e del pagare le decime.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:2Parla a' figliuoli d'Israele, e di' loro: Un uomo, che avrà fatto un voto, e avrà promessa a Dio l’anima sua, pagherà il prezzo tassato.3Se è un maschio da' venti anni fino a’ sessanta, darà cinquanta sicli d'argento al peso del Santuario:4Se una donna, trenta.5Da cinque anni sino ai venti l'uomo darà venti sicli; la donna dieci.6Da un mese fino a' cinque anni si darà per un ragazzo cinque sicli: per una ragazza tre.7A' sessant'anni e al di là l’uomo darà quindici sicli: la donna dieci.8Se è un povero, che non possa pagar la tassa, si presenterà al sacerdote: e darà quello che questi giudicherà, e vedrà, ch'ei possa dare.9Se uno fa voto d’un animale, che possa essere immolato al Signore, l’animale sarà cosa santa,10E non potrà cambiarsi, vale a dire, non si darà né un migliore per un cattivo, né uno peggiore in vece di un buono: che se si cambierà, sarà consacrato al Signore, e quello, in cui fu fatto il cambio, e quello, in luogo di cui fu fatto.11Se uno fa voto d’un animale immondo, che non può immolarsi al Signore, lo conduca dinanzi al sacerdote,12Il quale giudicherà, se l’animale è buono, o cattivo, e fisserà il prezzo.13E se l’offerente vorrà pagarlo, aggiungerà un quinto sopra la stima.14Se uno fa voto della sua casa, e al Signore la consacra, il sacerdote la esaminerà, s’ella è buona, o cattiva, e venderassi al prezzo ch'egli avrà fissato.15Che se colui, che fece il voto, vorrà redimerla, darà il quinto sopra la stima, e avrà la casa.16Che se fa voto e consacra al Signore un podere di suo dominio, il prezzo sarà fissato a ragione della sementa; se il podere porta di seme trenta moggia d'orzo, si venderà per cinquanta sicli d'argento.17Se fa voto d'un podere subito al principio dell'anno del giubileo, sarà stimato, quanto ei può valere:18Se fa il voto qualche tempo dopo, il sacerdote calcolerà il prezzo a proporzione del numero degli anni, che restano fino al giubileo, e si farà detrazione dal prezzo.19Che se colui, che fece il voto, vorrà riscattare il podere, aggiungerà un quinto al prezzo di stima, e se lo terrà.20Se poi non vorrà riscattarlo, e sarà venduto ad un altro, colui che ne fece voto, non potrà più riscattarlo.21Perocché venuto il dì del giubileo, (il podere) sarà consacrato al Signore, e il fondo consacrato egli è di ragione de’ sacerdoti.22Se il podere consacrato al Signore fu comprato, e non è dell'eredità de' maggiori,23Il sacerdote fisserà il prezzo secondo il numero degli anni fino al giubileo, e colui, che fece il voto, darà questo prezzo al Signore:24Ma al giubileo (il podere) ritornerà al primo padrone, che l’aveva venduto, e l’aveva avuto nel catasto de' suoi beni.25Tutte le stime si faranno al peso del siclo del Santuario. Il siclo vale venti oboli.26I primogeniti, che spettano al Signore, nissun potrà consacrargli e farne voto; sia un bue, sia un agnello, ei sono del Signore.27Se l’animale è immondo, colui, che lo avea offerto, lo riscatterà secondo la stima fatta da te, e aggiungerà un quinto del prezzo; se nol vorrà riscattare, sarà venduto ad un altro pel prezzo da te fissato.28Tutto quello che è consacrato al Signore, sia un uomo, o un animale, o un podere, non si venderà, né si potrà riscattare. Qualunque siasi cosa dedicata una volta al Signore sarà sacrosanta.29E tutto quello, che da un uomo è offerto, e consacrato al Signore, non si riscatterà, ma sarà messo a morte.30Tutte le decime della terra sia di grasce, sia di frutti delle piante, sono del Signore e a lui consacrate.31Che se uno vorrà riscattar le sue decime, v’aggiungerà il quinto.32D’ogni dieci buoi, pecore e capre, che passano sotto la verga del pastore, il decimo capo sarà santificato al Signore.33Non si baderà se sia buono, o cattivo, né si cangerà con un altro: se uno cambierà, sarà santificato al Signore, e quello che è stato messo in cambio, e quello, in luogo di cui quello è stato messo, e non si darà riscatto.34Questi sono i comandamenti intimati dal Signore a Mosè per esporgli a' figliuoli d'Israele presso il monte Sinai.

Note:

27,2:Avrà promessa a Dio l'anima mia. Avrà promesso di consacrarsi a Dio per servizio del tabernacolo e per ivi esercitare gli uffizj più bassi di spazzare, portar l'acqua e le legna, ec.

27,11:Se uno fa voto d'un animale immonda, ec. Cioè d'un animale, che ha qualche difetto legale.

27,13:Aggiungerà un quinto, ec. Sembra, che ciò sia ordinato come una multa, e per levargli la voglia di riavere l'animale, che egli votò al Signore.

27,14-15:Se uno fa voto della mia casa, ec. Anche in questo caso si obbliga colui, che avea fatto il voto a pagarne il quinto sopra la stima, se vuol riscattare la casa; ma molti amavano meglio di pagar questo quinto; perché se i sacerdoti stessi l'avesser venduta ad altri, ella ritornava nelle loro mani al tempo del giubileo e non nelle mani del primo proprietario; così egli, se non pagava il riscatto, perdeva la casa per sempre.

27,26:I primogeniti, che spettano ec. Parlasi principalmente de' primogeniti degli animali: quanto agli uomini, potevan consacrarsi al servizio di Dio in piu special modo, come Samuele fu consacrato da' genitori.

27,27:Se l'animale è immondo, ec. Parlasi d'un animale primogenito, che fosse immondo per alcun difetto legale, per esempio, che nascesse cieco, o stroppiato, ec.
La stima fatta da te. Parla ad Aronne e a' suoi successori.

27,28-29:Tutto quello, che è consacrato al Signore. sia un uomo... non si venderà. Parla di un' altra specie di voto, o consacrazione, che potea farsi sì degli uomini, come de gli animali. Questa è detta degli Ebrei cherem, cioè anatema. Se ne ha un esempio negli Amaleciti, contro de' quali Mosè pronunziò l'anatema. Exod. XVII. 14, e Saulle dovea metter ad effetto quest' anatema. Vedi 1. Reg. XV. Dicesi adunque, che sia un uomo, sia un animale, che è consacrato a Dio con simile assoluta consacrazione da chi ha potestà di consacrarli, non potranno vendersi, nè riscattarsi, ma dovranno essere messi a morte. Per consacrare in tal guisa gli uomini ei volea,come osservano l'Interpreti, o una sentenza di Dio, o un decreto della nazione fatto nella generale adunanza. Vedi Josue VIII., Num. XXI. 2.

27,32:D'ogni dieci buoi, pecore e capre, che passano sotto la verga del pastore, ec. Gli Ebrei dicono, che messo fuori dell'ovile le madri si facevano uscire ad fino ad uno i loro parti, e il pastore colla verga tinta di color rosso segnava il decimo. Notisi che la decima degli animali si pagava a Dio di quelle sole tre specie. Se questa decima pecora, o capra, o bue era buona ad essere immolato, si offeriva in sacrifizio; se no, si uccideva e si mangiava. Non si dice, se i sacerdoti ne avessero la loro parte; ma generalmente ne' sacrifizj di ringraziamento colui, che data la vittima, offerto che era sull'altare il sangue, il grasso, ec., prendeva per se le carni.