Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Levitico 17


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Gli Ebrei debbono offerir sacrifizio al solo Dio, e non ai demonj, nè mai altrove, che alla porta del tabernacolo: si astengano dal sangue, e dal mangiare delle carni d'un animale morto da se.

1E il Signore parlò a Mosè, e disse:2Parla ad Aronne, e a' suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d'Israele: e di' loro: Questo è il comando del Signore: egli ha detto.3Un uomo chiunque egli sia della stirpe d'Israele, se ucciderà un bue, o una pecora, o una capra negli alloggiamenti, o fuori degli alloggiamenti,4E non presenterà la sua obblazione al Signore alla porta del tabernacolo, sarà reo di morte: sarà sterminato dalla società del suo popolo, come se avesse fatto omicidio.5Quindi è che i figliuoli d’Israele debbono offerire al sacerdote le loro vittime uccise da loro alla campagna, affinché sieno consacrate al Signore dinanzi alla porta del tabernacolo del testimonio, e sieno immolate al Signore in ostie di pace.6E il sacerdote ne spargerà il sangue sull’altare del Signore alla porta del tabernacolo del testimonio, e farà bruciare il grasso in odore soave al Signore:7E non immoleranno più le loro ostie a' demoni, co' quali hanno avuto impuro commercio. Ella è legge eterna per essi, e pe' loro posteri.8E tu dirai loro: Qualunque uomo della casa d'Israele, o straniero, che abiti tra di voi, il quale offerisca olocausto, o vittima,9E non la conduce alla porta del tabernacolo del testimonio, perché sia offerta al Signore, sarà sterminato dalla società del suo popolo.10Qualunque uomo della casa d'Israele, o forestiere, che abiti tra di loro, se mangerà del sangue, fisserò l’irato mio sguardo sopra l'anima di colui, e lo sterminerò dalla società del suo popolo;11Perocché l'anima dell'animale sta nel sangue: e io l'ho dato a voi affinché con esso sopra l’altare espiar possiate l’anime vostre, e il sangue serva all’espiazione dell'anima.12Per questo ho detto ai figliuoli d'Israele: Nessun di voi mangerà del sangue, né alcuno de' forestieri che abitano tra di voi.13Se alcuno de' figliuoli d'Israele, e de' forestieri che abitan tra di voi, prende alla caccia, o all’uccelliere una bestia, o un uccello di que’ che è lecito di mangiare, ne sparga il sangue, e lo copra colla terra:14Perocché la vita d'ogni animale sta nel sangue: per questo ho detto a' figliuoli d'Israele: Non mangerete il sangue di verun animale; perché la vita dell'animale è nel sangue: e chiunque ne mangia, perirà.15Qualunque persona o della nazione, o forestiero, che mangerà d'un animale morto da sé, o straziato da una fiera, laverà le sue vesti e il corpo nell'acqua, e sarà immondo fino alla sera: e con questo sarà mondo.16Ma se non lava le sue vesti, e il suo corpo, pagherà il fio della sua iniquità.

Note:

17,3:Un uomo se ucciderà un bue, o una pecora, ec. Checchè abbia detto qualche Interprete, non si parla qui della uccisione degli animali per uso della tavola, ma si dell'immolazione per farne sacrifizio. Vedi S. Agost. quaest. 56. in Levit. Proibisce adunque Dio di offerir sacrifizio fuori che al Signore, e fuori del luogo da lui destinato, cioè nel tabernacolo. Prima dell'istituzione del sacerdozio Levitico, e prima che fosse eretto il tabernacolo, era permesso ad ognuno di offerire a Dio de' sacrifizj in qualunque luogo volesse, e per mano di chi volesse, ma ciò con ragione fu di poi proibito: Io che principalmente serviva a rattenere il popolo dal culto de' falsi dei, come apparisce dal versetto 7.

17,5:Debbono afferire al sacerdote le loro vittime uccise da loro alla campagna. Vale a dire quelle vittime, che una volta era loro permesso di uccidere alla campagna, e dovunque loro piacesse. Debbono offerire le loro vittime alla porta del tabernacolo tra l'altare degli olocausti e il tabernacolo; e, questo uccise, il sacerdote ne offerirà il sangue al Signore, versandolo appiè dell'altare. L'imposizione delle mani sopra la vittima la faceano anch'essa nell'atrio cogli occhi rivolti verso lo stesso tabernacolo.

17,7:E non immoleranno più talora ostie a' demoni. Vedesi da questo luogo, e da Ezech. XVI. 22. e da altri luoghi della Scrittura, che molti degl'Israeliti vivendo tragli Egiziani aveano imitato almen in parte l'idolatria di quella nazione. Vedi anche gli Atti cap. VII.

17,10-11:Se mangerà del sangue lo sterminerò...; perocchè l'anima dell'animale sta nel sangue. Sovente nelle Scritture il nome di anima si adoperò a significare la vita sensitiva, o animale: il sangue si può dire principio del senso, e della vita degli animali; perché da esso si estraggono gli spiriti animali, e l'animale perdendo il sangue perde il moto e la vita.
L'ho dato a voi, affinchè con esso se. Come se dicesse: Io mi son riserbato il sangue per me; il solo uso, che voi ne farete, sarà di spanderlo sull'altare per placarmi, ed è gran ventura per voi, che io mi contenti del sangue e della vita di un animale, mentre e il vostro sangue e la vostra vita sarebbe dovuta alla mia giustizia a causa delle vostre colpe.

17,13:Ne spurgo il sangue, e la capra colla terra. Affinchè le bestie stesse non possan leccarlo.

17,15:E sarà immondo fino alla sera. Dal momento, in cui si avvede del suo errore fino alla sera.