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Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


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Parabola del seminatore

1- Gesù si mise di nuovo a insegnare lungo il mare; e intorno a lui si radunò tanta folla che egli, montato in una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra, lungo la riva.2E andava insegnando a loro molte cose per mezzo di parabole e ammaestrandoli diceva loro:3«Udite: Ecco, il seminatore uscì a seminare.4E mentre gettava la semente, parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la beccarono.5Un'altra cadde in un suolo sassoso, ove non c'era molta terra, e subito spuntò essendo il terreno poco profondo,6ma poi levatosi il sole riarse la terra e siccome il seme non aveva radici, si seccò.7Un'altra parte cadde tra le spine, le quali crebbero e la soffocarono, sicchè non diede frutto.8Altra parte cadde in buon terreno e diede frutto che crebbe rigoglioso e rese dove il trenta dove il sessanta e dove il cento per uno».9E diceva: «Chi ha orecchi da udire, oda».10Quand'egli fu solo, i Dodici che gli stavan d'intorno lo interrogarono circa la parabola.11Egli disse loro: «A voi è dato conoscere il mistero del regno di Dio, ma a quelli che son di fuori tutto è annunciato in parabole,12affinchè: "Vedendo vedano e non discernano e udendo odano e non capiscano, onde non avvenga che si convertano e ottengano il perdono dei loro peccati"».13Poi disse loro: «Non intendete questa parabola? Come dunque intenderete tutte le parabole?14Il seminatore semina la parola.15Quei che sono lungo la strada, ove è seminata la parola, son coloro che appena l'hanno udita, vien Satana e porta via la parola seminata in loro.16E parimenti quei che ricevono la semente in luogo sassoso, son coloro che, quand'hanno udito la parola, l'accolgono subito con gioia,17però non hanno in sè radice e sono incostanti e quando a causa della parola viene la tribolazione e la persecuzione subito si scandalizzano.18Quei che ricevono il seme tra le spine, son coloro che ascoltano la parola;19ma poi sottentrando le sollecitudini del mondo, i disinganni delle ricchezze e le cupidigie per l'altre cose, soffocano la parola ed essa non dà frutto.20Infine quelli nei quali la semente cade in buon terreno sono coloro che sentono la parola e la ricevono e producono frutto, chi trenta, chi sessanta e chi cento per uno».

Altri ammonimenti

21Poi disse ancora: «Si porta forse la lucerna per metterla sotto il moggio o sotto il letto? o non piuttosto per metterla sul candelabro?22Perchè non vi è nulla di nascosto che non debba essere manifestato e nulla vi è segreto che non sia poi messo in luce.23Se uno ha orecchi da udire, oda».24Disse ancora: «Fate attenzione a quel che udite. Con la misura con la quale avrete misurato vi sarà largamente misurato.25Poichè a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».

La semina e la mietitura

26Disse ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme in terra27e va a dormire la notte e si leva il giorno, intanto che il seme germoglia e cresce senza che lui sappia come.28Perchè la terra produce da se stessa il frutto; prima l'erba, poi la spiga, poi il grano nella spiga ben guarnita.29E quando il frutto matura, subito vi mette dentro la falce, perchè è venuto il tempo della mietitura».

Il granello di senapa

30E disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? o con quale paragone lo figureremo?31Esso è simile a un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra,32ma, seminato che sia, cresce e diventa più grande di tutti gli erbaggi e fa dei rami così grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».33E con molte di queste parabole si rivolgeva ad essi a misura che erano in grado di intendere.34E non parlava loro senza parabole, ma in privato spiegava ogni cosa a' suoi discepoli.

La tempesta sedata

35Calata la sera di quel giorno, disse loro: «Passiamo all'altra riva».36Ed essi, congedata la moltitudine, lo presero così com'era, nella barca; e altre barche gli si accompagnavano.37Ed ecco levarsi un gran impeto di vento, che spingeva l'onda nella barca tanto che questa già si riempiva.38Egli tuttavia dormiva a poppa, appoggiato il capo ad un origliere. Essi lo scuotono e gli dicono: «Maestro, non t'importa della nostra rovina?».39Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci! Calmati!». E cessò il vento e si fece una gran calma.40E disse loro: «Perchè siete così paurosi? Non avete ancora fiducia?». Ed essi furono còlti da gran timore e dicevano tra di loro: «Chi è mai quest'uomo a cui anche il vento e il mare ubbidiscono?».