Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 22


font
BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - Gesù, continuando il discorso, parlò di nuovo in parabole e disse:1 E Gesù, seguitando a parlare, disse di nuovo ad essi in parabole:
2 «Il regno de' cieli è simile a un re che fece le nozze del suo figliuolo;2 Il regno dei cieli è simile ad un re il quale fece le nozze a suo figlio.
3 e mandò i suoi servi a chiamar gl'invitati, i quali non vollero venire.3 E mandò i servi a chiamare gli invitati allo nozze, ma questi non volevano venire.
4 Mandò altri servi a dire: - Ecco ho preparato il mio convito, i miei buoi e gli animali ingrassati sono ammazzati e tutto è all'ordine; venite alle nozze. -4 Mandò ancora altri servi, dicendo: Dite agli invitati: ecco il mio pranzo è già apparecchiato, si sono ammazzati i buoi e gli animali ingrassati, e tutto è pronto: venite alle nozze.
5 Ma quelli, non curandosene se ne andarono, chi alla sua villa e chi al suo traffico;5 Ma quelli non se ne curarono, andando chi al campo, chi al negozio.
6 altri anzi, presi i servi, li oltraggiarono e uccisero.6 Altri poi, presi i servitori, li oltraggiarono e li uccisero.
7 Il re, udito ciò, si adirò e mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidii e a bruciare la loro città.7 Udito l'avvenuto, il re pieno d'ira, mandò le sue milizie a sterminare quegli omicidi e a dar fuoco alle loro città.
8 Allora disse a' suoi servi: - Le nozze son pronte, ma gl'invitati non ne furono degni.8 Quindi disse ai suoi servi: Le nozze son pronte, ma gli invitati non ne eran degni.
9 Andate sui crocicchi delle strade e quanti trovate, chiamateli alle nozze. -9 Andate dunque ai crocicchi delle strade e quanti troverete chiamateli alle nozze.
10 Quei servi, usciti per le strade, radunarono quanti trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze fu piena di convitati.10 E usciti per le strade i servi di lui radunarono quanti trovarono, buoni e cattivi, e la sala delle nozze fu piena di convitati.
11 Il re entrò per vedere quelli che erano a tavola e, avendo notato un uomo che non era in abito da nozze,11 Or entrato il re a vederli, vi notò un uomo che non era in abito di nozze.
12 gli osservò: - Amico, come sei entrato qui senza l'abito da nozze? - Quegli restò senza parola.12 E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza la veste da nozze? E colui ammutolì.
13 Allora il re disse ai servi: - Legategli le mani e i piedi e gettatelo fuori nel buio; ivi sarà il pianto e lo stridor di denti. -13 Allora disse il re ai servi: Legatelo mani e piedi, e gettatelo fuori nel buio; ivi sarà pianto e strider di denti.
14 Perchè molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti».14 Perchè molti sono i chiamati e pochigli eletti.
15 Allora i Farisei si ritirarono e tennero consiglio per coglierlo in parole.15 Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nelle parole.
16 Gli mandarono i loro discepoli con degli Erodiani per dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio conforme alla verità e non guardi in faccia a nessuno, perchè non badi all'apparenza degli uomini;16 È gli mandarono i propri di­scepoli con gli Erodiani, a dirgli: Maestro, sappiamo che sei veri­tiero e insegni la via di Dio secondo la verità e non ti curi di nessuno, chè non guardi in faccia alle persone.
17 dicci dunque ciò che ti pare: è lecito o no pagare il tributo a Cesare?».17 Dicci dunque, che te ne pare? E' lecito o no pagare il tributo a Cesare?
18 Gesù, capita la loro malizia, disse: «Perchè mi tentate, o ipocriti?18 Ma Gesù, conosciuta la loro malizia, disse: Perchè mi tentate, ipocriti?
19 Mostratemi la moneta del tributo». Essi gli presentarono un denaro.19 Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli presentarono un denaro.
20 Ed egli chiese loro: «Di chi è quest'immagine e l'iscrizione?».20 Ed egli domandò loro: Di chi è quest'immagine e riscrizione?
21 Gli risposero: «Di Cesare». Soggiunse allora Gesù: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio».21 Gli risposero: Di Cesare. Allora disse loro: Prendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.
22 Ed essi, udita questa risposta, stupirono e, lasciatolo, se n'andarono via.22 E quelli udito ciò, stupirono, e, lasciatolo, andarono via.
23 In quello stesso giorno vennero a lui i Sadducei, i quali negano che vi sia la resurrezione e lo interrogarono dicendo:23 In quello stesso giorno andarono a lui i Sadducei, i quali negano la risurrezione, e, interrogandolo,
24 «Maestro, Mosè disse: - Se uno muore senza figli, suo fratello sposi la moglie di lui e susciti prole a suo fratello. -24 gli dissero: Maestro, Mosè ha detto: Se uno muore senza figli, il suo fratello ne sposi la vedova, e susciti prole al fratello.
25 Ora c'erano tra noi sette fratelli; il primo prese moglie e morì e, non avendo prole, lasciò la moglie al fratello.25 Or c'erano tra di noi sette fratelli: e il primo, presa moglie, morì, e, non avendo prole, lasciò la moglie al fratello.
26 Lo stesso fece il secondo e poi il terzo, fino al settimo.26 Lo stesso fece il secondo e il terzo, fino al settimo.
27 Ultima fra tutti, morì anche la donna.27 Finalmente dopo tutti morì anche la donna.
28 Nella resurrezione adunque di quale dei sette sarà moglie, poichè tutti l'ebbero?».28 Alla risurrezione, di qual dei sette sarà ìa moglie, chè tutti l'ebbero?
29 Gesù rispose loro: «Voi v'ingannate, perchè non capite nè le Scritture, nè la potenza di Dio.29 Ma Gesù rispose loro: Voi sbagliate, non sapendo comprendere nè le scritture, nè la potenza di Dio.
30 Infatti alla resurrezione nè si ammoglieranno nè si mariteranno, ma saranno come angeli di Dio in cielo.30 Perchè nella risurrezione nè s'ammoglieranno nè si mariteranno; ma saranno come gli angeli di Dio in cielo.
31 Quanto poi alla resurrezione dei morti non avete letto quel che vi fu detto da Dio:31 In quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quel che vi fu detto da Dio?
32 "Io sono il Dio d'Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Non è il Dio dei morti, ma dei vivi».32 Io sono il Dio d'Àbramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe? Non è il Dio dei morti, ma dei vivi.
33 Il popolo, udendo ciò, si meravigliava per la sua dottrina.33 E le turbe, che ascoltavano, stupivano della sua dottrina.
34 I Farisei, udito che Gesù aveva ridotto al silenzio i Sadducei, si raccolsero insieme,34 Ma i Farisei, saputo come aveva chiusa la bocca ai Sadducei, s'unirono insieme:
35 e un d'essi, dottore della legge, gli domandò per tentarlo:35 e lo interrogò uno di loro, dottore in legge, per tentarlo: s
36 «Maestro, qual è il più gran comandamento della legge?».36 Maestro, qual'è il maggior comandamento della legge ?
37 Gesù gli rispose: «" Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ".37 E Gesù gii rispose: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la tua mente.
38 Questo è il più grande e il primo comandamento.38 Questo è il massimo e primo comandamento;
39 Il secondo poi è simile a questo: " Amerai il tuo prossimo come te stesso ".39 il secondo poi è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.
40 Su questi due comandamenti si fondano tutta la legge e i Profeti».40 Da questi due comandamenti dipende tutta la legge e i profeti.
41 Ed essendosi radunati i Farisei, Gesù li interrogò41 Essendo adunque adunati i Farisei, Gesù li interrogò
42 dicendo: «Che vi pare del Cristo? E di chi è figlio?». «Di David», gli risposero.42 dicendo: Che vi pare del Cristo? Di chi è figlio? Gli rispondono: Di David.
43 Domandò loro: «Come dunque David in ispirito lo chiama Signore, dicendo:43 Ed egli a loro: Come dunque David, in spirito, lo chiama Signore dicendo:
44 - Il Signore ha detto al mio Signore: " Siedi alla mia destra, finchè io abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi " -?44 Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, sinché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi?
45 Se dunque David lo chiama Signore, come può essere suo figlio?».45 Se dunque David lo chiama Signore, com'è suo figlio?
46 E nessuno sapeva risponder nulla; nè da quel giorno nessuno più osò interrogarlo.46 E nessuno poteva replicargli parola: nè vi fu chi ardisse, da quel giorno in poi, d'interrogarlo.