Ezechiele 42
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 Allora mi fece uscire nel cortile esterno dal lato settentrionale e mi condusse all’appartamento che sta di fronte allo spazio libero prospiciente l’edificio verso settentrione. | 1 Et eduxit me in atrium exterius, per viam ducentem ad aquilonem, et introduxit me in gazophylacium quod erat contra separatum ædificium, et contra ædem vergentem ad aquilonem. |
2 Nella facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza. | 2 In facie longitudinis, centum cubitos ostii aquilonis, et latitudinis quinquaginta cubitos, |
3 Di fronte ai venti cubiti del cortile interno e di fronte al lastricato esterno, vi era un porticato davanti a un altro porticato a tre piani; | 3 contra viginti cubitos atrii interioris, et contra pavimentum stratum lapide atrii exterioris, ubi erat porticus juncta porticui triplici. |
4 davanti alle stanze c’era un corridoio di dieci cubiti di larghezza per cento di lunghezza: gli ingressi delle stanze guardavano a settentrione. | 4 Et ante gazophylacia deambulatio decem cubitorum latitudinis, ad interiora respiciens viæ cubiti unius. Et ostia eorum ad aquilonem : |
5 Le stanze superiori erano più strette delle inferiori e intermedie, perché i porticati occupavano parte dello spazio. | 5 ubi erant gazophylacia in superioribus humiliora, quia supportabant porticus quæ ex illis eminebant de inferioribus, et de mediis ædificii. |
6 Erano a tre piani, ma non avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a quelle inferiori. | 6 Tristega enim erant, et non habebant columnas, sicut erant columnæ atriorum : propterea eminebant de inferioribus, et de mediis a terra cubitis quinquaginta. |
7 Il muro esterno parallelo alle stanze, dal lato del cortile esterno, aveva, davanti alle stanze, una lunghezza di cinquanta cubiti. | 7 Et peribolus exterior secundum gazophylacia, quæ erant in via atrii exterioris ante gazophylacia : longitudo ejus quinquaginta cubitorum : |
8 Infatti la lunghezza delle stanze del cortile esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato dell’aula era di cento cubiti. | 8 quia longitudo erat gazophylaciorum atrii exterioris quinquaginta cubitorum, et longitudo ante faciem templi, centum cubitorum. |
9 In basso le stanze avevano l’ingresso rivolto verso oriente, entrando dal cortile esterno, | 9 Et erat subter gazophylacia hæc introitus ab oriente, ingredientium in ea de atrio exteriori. |
10 sulla larghezza del muro del cortile. A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e all’edificio, c’erano stanze | 10 In latitudine periboli atrii quod erat contra viam orientalem, in faciem ædificii separati, et erant ante ædificium gazophylacia. |
11 e, davanti ad esse, un passaggio simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la larghezza erano uguali a quelle, come anche le varie uscite e le loro disposizioni. Come gli ingressi di quelle, | 11 Et via ante faciem eorum, juxta similitudinem gazophylaciorum quæ erant in via aquilonis : secundum longitudinem eorum, sic et latitudo eorum, et omnis introitus eorum, et similitudines, et ostia eorum. |
12 così erano gli ingressi delle stanze che davano a mezzogiorno; un ingresso era al principio dell’ambulacro, lungo il muro corrispondente a oriente di chi entra. | 12 Secundum ostia gazophylaciorum, quæ erant in via respiciente ad notum : ostium in capite viæ, quæ via erat ante vestibulum separatum per viam orientalem ingredientibus. |
13 Egli mi disse: «Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i sacerdoti che si accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le cose santissime, le oblazioni e le vittime di espiazione e di riparazione, perché santo è questo luogo. | 13 Et dixit ad me : Gazophylacia aquilonis, et gazophylacia austri, quæ sunt ante ædificium separatum, hæc sunt gazophylacia sancta, in quibus vescuntur sacerdotes qui appropinquant ad Dominum in Sancta sanctorum : ibi ponent Sancta sanctorum et oblationem pro peccato et pro delicto : locus enim sanctus est. |
14 Quando i sacerdoti vi saranno entrati, non usciranno dal luogo santo verso il cortile esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali hanno prestato servizio, perché esse sono sante: indosseranno altre vesti e così si avvicineranno al luogo destinato al popolo». | 14 Cum autem ingressi fuerint sacerdotes, non egredientur de sanctis in atrium exterius : et ibi reponent vestimenta sua in quibus ministrant, quia sancta sunt, vestienturque vestimentis aliis : et sic procedent ad populum. |
15 Quando ebbe terminato di misurare l’interno del tempio, egli mi condusse fuori per la porta che guarda a oriente, e misurò la cinta intorno. | 15 Cumque complesset mensuras domus interioris, eduxit me per viam portæ quæ respiciebat ad viam orientalem : et mensus est eam undique per circuitum. |
16 Misurò il lato orientale con la canna da misura: era cinquecento canne, in canne da misura, all’intorno. | 16 Mensus est autem contra ventum orientalem calamo mensuræ, quingentos calamos in calamo mensuræ per circuitum. |
17 Misurò il lato settentrionale: era cinquecento canne, in canne da misura, all’intorno. | 17 Et mensus est contra ventum aquilonis quingentos calamos in calamo mensuræ per gyrum. |
18 Misurò il lato meridionale: era cinquecento canne, in canne da misura. | 18 Et ad ventum australem mensus est quingentos calamos in calamo mensuræ per circuitum. |
19 Si volse al lato occidentale: misurò cinquecento canne, in canne da misura. | 19 Et ad ventum occidentalem mensus est quingentos calamos in calamo mensuræ. |
20 Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento canne e largo cinquecento, per separare il sacro dal profano. | 20 Per quatuor ventos mensus est murum ejus undique per circuitum, longitudinem quingentorum cubitorum, et latitudinem quingentorum cubitorum, dividentem inter sanctuarium et vulgi locum. |