Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Ezechiele 27


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1Mi fu rivolta questa parola del Signore:2«Orsù, figlio dell’uomo, intona un lamento su Tiro.3Di’ a Tiro, alla città situata all’approdo del mare, che commercia con i popoli e con molte isole:
Così dice il Signore Dio:
Tiro, tu dicevi: “Io sono una nave di perfetta bellezza”.
4In mezzo ai mari è il tuo dominio.
I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima:
5con cipressi del Senir
hanno costruito tutte le tue fiancate,
hanno preso il cedro del Libano
per farti l’albero maestro;
6i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan;
il ponte te lo hanno fatto d’avorio,
intarsiato nell’abete delle isole di Chittìm.
7Di lino ricamato d’Egitto
era la tua vela che ti servisse d’insegna;
di giacinto scarlatto delle isole di Elisa
era il tuo padiglione.
8Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori,
i tuoi esperti, o Tiro, erano in te, come tuoi piloti.
9Gli anziani di Biblo e i suoi esperti erano in te,
per riparare le tue falle.
Tutte le navi del mare e i loro marinai
erano in te per scambiare merci.
10Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
erano nelle tue schiere,
appendevano in te lo scudo e l’elmo,
ti davano splendore.
11I figli di Arvad e il loro esercito
erano intorno alle tue mura,
vigilando sui tuoi bastioni;
tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,
rendendo perfetta la tua bellezza.
12Tarsis commerciava con te, per le tue ricchezze d’ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo.13Anche Iavan, Tubal e Mesec commerciavano con te e scambiavano le tue merci con schiavi e oggetti di bronzo.14Quelli di Togarmà ti fornivano in cambio cavalli da tiro, cavalli da corsa e muli.15Gli abitanti di Dedan trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani: ti davano in pagamento zanne d’avorio ed ebano.16Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con turchese, porpora, ricami, bisso, coralli e rubini.17Con te commerciavano Giuda e la terra d’Israele. Ti davano in cambio grano di Minnit, dolci, miele, olio e balsamo.18Damasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni specie, scambiando vino di Chelbon e lana di Sacar.19Vedan e Iavan da Uzal ti fornivano ferro lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti.20Dedan trafficava con te in coperte di cavalli.21L’Arabia e tutti i prìncipi di Kedar commerciavano con te: negoziavano con te agnelli, montoni e capri.22I mercanti di Saba e di Raamà trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di pietre preziose e con oro.
23Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Chilmad trafficavano con te.24Al tuo mercato scambiavano con te vesti di lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste.25Le navi di Tarsis viaggiavano portando le tue mercanzie.
Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
26In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d’oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.
27Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie,
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te
e tutta la turba che è in mezzo a te
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della tua caduta.
28All’udire il grido dei tuoi nocchieri
tremeranno le spiagge.
29Scenderanno dalle loro navi
quanti maneggiano il remo:
i marinai e tutti i piloti del mare
resteranno a terra.
30Faranno sentire il lamento su di te
e grideranno amaramente,
si getteranno sulla testa la polvere,
si rotoleranno nella cenere.
31Si raderanno i capelli per te
e vestiranno di sacco;
per te piangeranno nell’amarezza dell’anima
con amaro cordoglio.
32Piangendo intoneranno su di te un lamento,
su di te comporranno elegie:
“Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare?
33Quando dai mari giungevano le tue mercanzie,
saziavi tanti popoli;
con l’abbondanza delle tue ricchezze
e del tuo commercio
arricchivi i re della terra.
34Ora tu giaci travolta dai flutti
nelle profondità delle acque:
il tuo carico e tutto il tuo equipaggio
sono sommersi con te.
35Tutti gli abitanti delle isole
sono rimasti spaventati per te
e i loro re, colpiti dal terrore,
hanno il viso sconvolto.
36I mercanti dei popoli fischiano di orrore su di te,
sei divenuta oggetto di terrore,
finita per sempre”».

Note:

Ez 27,1-36:Secondo lamento sulla caduta di Tiro. Questa descrizione simbolica d'un naufragio usa un vocabolario tecnico la cui traduzione è talvolta incerta.

Ez 27,3:Io sono una nave: 'onijjah 'ani, conget.; il TM ha: «io sono» 'ani.

Ez 27,5:Senìr, nome amorreo dell'Ermon (cf. Dt 3,9).

Ez 27,6:intarsiato nel bòssolo: BJ traduce: «nel cedro», bite'ashurim del Targum; il TM ha: «figlia degli Assiri», bat 'ashurim. - Chittim qui indica non solo gli abitanti di Cipro, ma anche quelli delle altre isole e spiagge del Mediterraneo.

Ez 27,8:Queste due città della costa fenicia riconoscevano più o meno la supremazia economica di Tiro.

Ez 27,9:Biblos, altra città fenicia. - tutte le navi: il poema è interrotto da una enumerazione dettagliata delle relazioni commerciali di Tiro, che non fa parte dell'oracolo primitivo.

Ez 27,13:Grecia: alla lettera Jawan, cioè la Ionia, che designa i greci e anche gli occidentali in genere. Per Tubal e Mesech cf. Ez 38,2+ .

Ez 27,14:Togarmà, probabilmente la Armenia (cf. Ez 38,6).

Ez 27,16:Aram: con il TM; BJ, con le versioni, traduce: «Edom».

Ez 27,17:profumo: traduce la parola pannag, termine sconosciuto, che forse indica una specie di torta. Secondo altri «miglio» (con sir.) o «balsamo» (volg.) Minnìt è una località del paese di Ammon.

Ez 27,18:Il vino di Chelbòn, a nord di Damasco, era rinomato; è citato da documenti assiri. - Zacar è sconosciuto, non è forse neppure un nome di luogo; alcuni hanno proposto di tradurre «lana greggia».

Ez 27,19:Uzàl: tribù araba, come Saba e Raemà (vv 22-23; cf. Gen 10,27; 1Re 10,1+); qui però sembra rappresentare una regione. - Vedàn e Iavàn qui sorprendono: Iavàn è già stato citato (v 13; cf. la nota) e Vedàn non ha alcuna ragione d'esserci (cf. v 17). Si tratta forse di tribù arabe (altrimenti sconosciute) vicine a Uzàl. Forse, tuttavia, il testo è corrotto, per cui alcuni propongono di leggere, sopprimendo «Vedàn» (che manca nel greco) e correggendo javan in jajin: «(essi ti fornivano...) vino da Uzàl».

Ez 27,23:Carran è sull'alto Eufrate. Cannè ed Eden sembrano corrispondere a Kannu e Bit Adini dei testi assiri, città del medio Eufrate. Saba: cf. 1Re 10,1+ . Kilmàd è una città sconosciuta, probabilmente vicina ad Assur.

Ez 27,25:ricca e gloriosa: BJ traduce «caricata e appesantita», dato che qui il profeta sembra suggerire insieme l'abbondanza del carico di questa splendida nave e il suo prossimo naufragio.

Ez 27,32:come Tiro: «paragonabile (a Tiro)», versioni; «(come Tiro) la silenziosa» (?) ebr.