Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Ezechiele 29


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1Nell’anno decimo, nel decimo mese, il dodici del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore:2«Figlio dell’uomo, rivolgiti contro il faraone, re d’Egitto, e profetizza contro di lui e contro tutto l’Egitto.3Parla dunque dicendo: Così dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, faraone, re d’Egitto;
grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al Nilo,
hai detto: “Il Nilo è mio, è mia creatura”.
4Metterò ganci alle tue mascelle
e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi
ti si attacchino alle squame
e ti farò uscire dal tuo Nilo
insieme con tutti i pesci del tuo Nilo
attaccati alle squame;
5getterò nel deserto te
e tutti i pesci del tuo Nilo,
e andrai a cadere in mezzo alla campagna
e non sarai né raccolto né sepolto:
ti darò in pasto alle bestie selvatiche
e agli uccelli del cielo.
6Tutti gli abitanti dell’Egitto
sapranno che io sono il Signore,
poiché tu sei stato un sostegno di canna
per la casa d’Israele.
7Quando questi ti vollero afferrare ti rompesti,
lacerando tutta la loro spalla,
e quando si appoggiarono a te ti spezzasti,
facendo vacillare tutti i loro fianchi.
8Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie.9L’Egitto diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore. Perché egli ha detto: “Il Nilo è mio, è mia creatura”.10Ebbene, eccomi contro di te e contro il tuo Nilo. Io farò dell’Egitto, da Migdol fino a Siene, fino alla frontiera d’Etiopia, una terra deserta e desolata.11Non vi passerà piede d’uomo o d’animale e rimarrà deserta per quarant’anni.12Ridurrò l’Egitto a una terra desolata fra le terre devastate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una desolazione per quarant’anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò in paesi stranieri.
13Perché così dice il Signore Dio: Al termine dei quarant’anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li avevo dispersi.14Muterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patros, nella loro terra d’origine, e lì formeranno un piccolo regno;15sarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli. Li renderò piccoli e non domineranno più le altre nazioni.16Non costituiranno più una speranza per la casa d’Israele, alla quale ricorderanno l’iniquità di quando si rivolgeva a loro: sapranno allora che io sono il Signore Dio».
17Ora, nell’anno ventisettesimo, nel primo mese, il primo del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore:18«Figlio dell’uomo, Nabucodònosor, re di Babilonia, ha fatto compiere al suo esercito una grande impresa contro Tiro: ogni testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per l’impresa compiuta contro di essa.19Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor, re di Babilonia, la terra d’Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, la saccheggerà. Questa sarà la paga per il suo esercito.20Per l’impresa compiuta contro Tiro io gli consegno la terra d’Egitto, poiché l’ha compiuta per me. Oracolo del Signore.
21In quel giorno io farò germogliare una forza per la casa d’Israele e ti farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno che io sono il Signore».

Note:

Ez 29,1:Dicembre 588 - gennaio 587.

Ez 29,2:Si tratta di Cofrà (Aprìe), 589-570, presso cui Giuda aveva brigato per avere aiuti.

Ez 29,3:mia creatura: «sono io che l'ho fatto» sir.; «che mi sono fatto» ebr.

Ez 29,5:sepolto: tiqqaber, Targum; «raccolto», tiqqabec, ebr.

Ez 29,7:la spalla: ebr.; BJ «la mano», con greco e sir. - facendo vacillare loro tutti i fianchi: sir.; «consolidando» ebr. (inversione di due lettere).

Ez 29,10:una terra deserta e desolata; BJ ha: «una rovina e una desolazione» «una rovina» versioni; «delle rovine di distruzione» ebr. - Migdòl, fortezza del nord-Egitto. Assuan (l'antica Syene), città dell'estremo sud, vicino alla frontiera etiopica.

Ez 29,13:Gli esuli egiziani ricevono così la medesima promessa di ritorno che era stata fatta a Israele (cf. Ez 11,16-17 ; ecc.). Però non sono qui associati al popolo eletto nel nuovo culto di Jahve, come nella seconda parte di Isaia (cf. Is 45,14+).

Ez 29,14:Patros, il «paese del sud», cioè l'alto Egitto.

Ez 29,17:Marzo-aprile del 571. E' l'ultimo in ordine di tempo degli oracoli di Ezechiele; completa o ritocca quelli precedenti: in compenso del suo parziale scacco contro Tiro (v 18, cf. Ez 26,7+) Nabucodònosor riceve il permesso di spogliare l'Egitto (non lo invaderà che nel 568, cf. Ger 43,12). Esecutore dei castighi divini, merita una ricompensa.

Ez 29,21:un potente: alla lettera «un corno»; questo simbolo della forza ha talvolta una portata messianica (cf. Sal 132,17). - a te farò aprire la bocca: nel libro di Ezechiele si parla parecchie volte di periodi di mutismo e di autorizzazione ad aprire la bocca per parlare nel nome di Jahve (cf. Ez 3,26; Ez 24,26-27; Ez 33,21-22). Qui si ha l'impressione che il profeta, ridotto al silenzio dalla confusione (cf. Ez 16,63), potrà infine esprimere la propria riconoscenza.