Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Ezechiele 38


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1Mi fu rivolta questa parola del Signore:2«Figlio dell’uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magòg, capo supremo di Mesec e Tubal, e profetizza contro di lui.
Annuncerai:
3Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog, capo supremo di Mesec e Tubal;4io ti aggirerò, ti metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti ben equipaggiati, tutti muniti di spada, truppa immensa con scudi grandi e piccoli.5La Persia, l’Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi ed elmi.6Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro schiere. Popoli numerosi sono con te.
7Sta’ pronto, fa’ i preparativi insieme con tutta la moltitudine che si è radunata intorno a te: sii a mia disposizione.8Dopo molto tempo ti sarà dato l’ordine: alla fine degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada, che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d’Israele, rimasti lungamente deserti. Essa è uscita dai popoli e tutti abitano tranquilli.9Tu vi salirai, vi giungerai come un uragano: sarai come un nembo che avvolge la terra, tu con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te.10Così dice il Signore Dio: In quel giorno ti sorgeranno in mente dei pensieri e concepirai progetti malvagi.11Tu dirai: “Andrò contro una terra indifesa, assalirò quelli che abitano tranquilli e se ne stanno sicuri, che abitano tutti in luoghi senza mura, che non hanno né sbarre né porte”,12per depredare, saccheggiare, mettere la mano su rovine ora ripopolate e sopra un popolo che si è riunito dalle nazioni, dedito agli armenti e ai propri affari, che abita al centro della terra.
13Saba, Dedan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: “Vieni per saccheggiare? Hai radunato la tua gente per venire a depredare e portare via argento e oro, per rapire armenti e averi e per fare grosso bottino?”.14Perciò profetizza, figlio dell’uomo, e annuncia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai,15verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione, tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente.16Verrai contro il mio popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Alla fine dei giorni io ti manderò sulla mia terra perché le nazioni mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, manifesterò la mia santità davanti ai loro occhi.17Così dice il Signore Dio: Non sei tu quegli di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi, i profeti d’Israele, i quali, in quei tempi e per molti anni, profetizzarono che io ti avrei mandato contro di loro?18Ma quando Gog giungerà nella terra d’Israele – oracolo del Signore Dio – divamperà la mia collera.19Nella mia gelosia e nel mio furore ardente io vi dichiaro: In quel giorno ci sarà un grande terremoto nella terra d’Israele:20davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli uccelli del cielo, gli animali selvatici, tutti i rettili che strisciano sul terreno e ogni uomo che è sulla terra: i monti franeranno, le rocce cadranno e ogni muro rovinerà al suolo.
21Contro di lui, su tutti i monti d’Israele, chiamerò la spada. Oracolo del Signore Dio. La spada di ognuno di loro sarà contro il proprio fratello.22Farò giustizia di lui con la peste e con il sangue: riverserò su di lui e le sue schiere, sopra i popoli numerosi che sono con lui, una pioggia torrenziale, grandine come pietre, fuoco e zolfo.23Io mostrerò la mia potenza e la mia santità e mi rivelerò davanti a nazioni numerose e sapranno che io sono il Signore.

Note:

Ez 38-39:Senza essere una vera apocalisse, questo poema ne presenta già numerosi tratti. Mentre le profezie antiche erano soprattutto indirizzi morali riguardanti il presente, cui si aggiungeva qua o là la prospettiva di un avvenire migliore, di solito l'apocalisse è uno scritto o un discorso di consolazione, in cui un profeta racconta le visioni di cui è stato testimone. Queste visioni svelano un avvenire che farà dimenticare le sofferenze presenti. Spesso manifestano il trionfo del giudizio e aprono prospettive escatologiche, mentre rivelano anche i misteri dell'aldilà. Genere letterario sviluppatosi soprattutto nel tardo giudaismo, ma da tempo preparato e presente nella Bibbia (cf. l'introd. ai profeti: La dottrina dei profeti, Daniele). Ez 38-39 ne segna il primo approccio. Lo si ritrova in Is 24-27; Dn 7-12; Zc 9-14 . Si sviluppò specialmente nel II sec. a.C. (libro di Enoch, ecc.). Nel NT è rappresentato dall'Apocalisse.

Ez 38,2:Mesech e Tubal: sono paesi dell'Asia Minore (cf. Ez 27,13; Is 66,21+). Il paese di Magòg, solo qui e in Ez 39,6 , è una creazione artificiosa: il nome stesso significa «paese di Gog». Quanto a Gog sembra inutile cercare di identificarlo. Attingendo forse tratti da diversi personaggi del tempo, qui è presentato come il tipo del conquistatore barbaro che, in un avvenire lontano e impreciso, deve recare a Israele le ultime prove.

Ez 38,4:Jahve si impadronisce di Gog e lo forzerà all'obbedienza.

Ez 38,6:Probabilmente i cimméri, orde che venivano ancora dal nord.

Ez 38,7:a mia disposizione: con i LXX; il TM ha: «a loro disposizione».

Ez 38,8:Dopo il ritorno in Palestina.

Ez 38,10:Gog non sa di essere uno strumento del Signore: pensa di agire da sé (cf. Is 10,4+).

Ez 38,12:Gerusalemme, centro del mondo.

Ez 38,14:tu ti leverai: con i LXX; il TM ha: «tu lo saprai».

Ez 38,17:Non sei tu... ?: con il TM; BJ con le versioni traduce: «sei tu». - e per molti anni: aggiunta dell'ebr.; BJ con i LXX la omette. - Nei profeti antichi si trovano allusioni a una invasione futura (vedi per es. Ger 3-6). Sembra però che qui Ezechiele pensi a profeti più antichi di Geremia.

Ez 38,18:Fino ad ora Gog è stato lo strumento del Signore. Ma Jahve si rivolge contro di lui per infliggergli una terrificante sconfitta.

Ez 38,21:Per tutti i monti di Israele, chiamerò la spada: traduzione congetturale; il TM ha: lekol haraj hereb, «a tutti i miei monti, la spada»; BJ congettura: «contro di lui chiamerò ogni sorta di spada», lekol hereb.