Geremia 46
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BIBBIA CEI 2008 | LXX |
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1 Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni. | 1 και εγενετο εν τω ετει τω ενατω του σεδεκια βασιλεως ιουδα εν τω μηνι τω δεκατω παρεγενετο ναβουχοδονοσορ βασιλευς βαβυλωνος και πασα η δυναμις αυτου επι ιερουσαλημ και επολιορκουν αυτην |
2 Sull’Egitto. Contro l’esercito del faraone Necao, re d’Egitto, che si trovava a Càrchemis, presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor, re di Babilonia, vinse nel quarto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda. | 2 και εν τω ενδεκατω ετει του σεδεκια εν τω μηνι τω τεταρτω ενατη του μηνος ερραγη η πολις |
3 «Preparate scudo grande e piccolo e avanzate per la battaglia. | 3 και εισηλθον παντες οι ηγεμονες βασιλεως βαβυλωνος και εκαθισαν εν πυλη τη μεση ναργαλασαρ και σαμαγωθ και ναβουσαχαρ και ναβουσαρις και ναγαργασνασερ ραβαμαγ και οι καταλοιποι ηγεμονες βασιλεως βαβυλωνος |
4 Attaccate i cavalli, montate, o cavalieri. Schieratevi con gli elmi, lucidate le lance, indossate le corazze! | 4 - |
5 Che vedo? Sono spaventati, retrocedono! I loro prodi sono sconfitti, fuggono a precipizio senza voltarsi; terrore all’intorno. Oracolo del Signore. | 5 - |
6 Il più agile non sfuggirà né il più prode si salverà. A settentrione, sulla riva dell’Eufrate, inciampano e cadono. | 6 - |
7 Chi è colui che trabocca come il Nilo, come un fiume dalle acque turbolente? | 7 - |
8 È l’Egitto che trabocca come il Nilo, come un fiume dalle acque turbolente. Esso dice: “Salirò, ricoprirò la terra, distruggerò la città e i suoi abitanti”. | 8 - |
9 Caricate, cavalli, avanzate, carri! Avanti, o prodi, uomini di Etiopia e di Put, voi che impugnate lo scudo, e voi di Lud che tendete l’arco. | 9 - |
10 Ma quel giorno per il Signore, Dio degli eserciti, è giorno di vendetta, per punire i nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate. | 10 - |
11 Sali in Gàlaad a prendere il balsamo, vergine, figlia d’Egitto. Invano moltiplichi i rimedi, ma non c’è guarigione per te. | 11 - |
12 Le nazioni hanno saputo del tuo disonore; del tuo grido di dolore è piena la terra, poiché il prode inciampa nel prode, tutti e due cadono insieme». | 12 - |
13 Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse per colpire la terra d’Egitto. | 13 - |
14 «Annunciatelo in Egitto, fatelo sapere a Migdol, fatelo udire a Menfi e a Tafni; dite: “Àlzati e prepàrati, perché la spada divora intorno a te”. | 14 και απεστειλαν και ελαβον τον ιερεμιαν εξ αυλης της φυλακης και εδωκαν αυτον προς τον γοδολιαν υιον αχικαμ υιου σαφαν και εξηγαγον αυτον και εκαθισεν εν μεσω του λαου |
15 Perché mai il tuo potente è travolto? Non resiste perché il Signore l’ha rovesciato. | 15 και προς ιερεμιαν εγενετο λογος κυριου εν τη αυλη της φυλακης λεγων |
16 Una gran folla vacilla e stramazza, ognuno dice al vicino: “Su, torniamo al nostro popolo, al paese dove siamo nati, lontano dalla spada micidiale!”. | 16 πορευου και ειπον προς αβδεμελεχ τον αιθιοπα ουτως ειπεν κυριος ο θεος ισραηλ ιδου εγω φερω τους λογους μου επι την πολιν ταυτην εις κακα και ουκ εις αγαθα |
17 Chiamate pure fanfarone il faraone, re d’Egitto: si lascia sfuggire il momento opportuno. | 17 και σωσω σε εν τη ημερα εκεινη και ου μη δωσω σε εις χειρας των ανθρωπων ων συ φοβη απο προσωπου αυτων |
18 Per la mia vita – oracolo del re il cui nome è Signore degli eserciti –, verrà uno simile al Tabor fra le montagne, come il Carmelo presso il mare. | 18 οτι σωζων σωσω σε και εν ρομφαια ου μη πεσης και εσται η ψυχη σου εις ευρεμα οτι επεποιθεις επ' εμοι φησιν κυριος |
19 Prepàrati il bagaglio per l’esilio, o figlia che abiti l’Egitto, perché Menfi sarà ridotta a un deserto, sarà devastata, senza abitanti. | |
20 Giovenca bellissima è l’Egitto, ma un tafano viene su di lei dal settentrione. | |
21 Anche i suoi mercenari in mezzo ad essa sono come vitelli da ingrasso. Anch’essi infatti hanno voltato le spalle, fuggono insieme, non resistono, poiché è giunto su di loro il giorno della sventura, il tempo del loro castigo. | |
22 La sua voce è come di serpente che fugge, poiché i nemici avanzano con un esercito e vengono contro di lei, armati di scure come tagliaboschi. | |
23 Abbattono la sua selva – oracolo del Signore – e non si possono contare, essi sono più delle locuste, sono senza numero. | |
24 Prova vergogna la figlia d’Egitto, è data in mano a un popolo del settentrione». | |
25 Il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, dice: «Ecco, punirò Amon di Tebe, l’Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone e coloro che confidano in lui. | |
26 Li consegnerò in mano di quanti vogliono la loro vita, in mano di Nabucodònosor, re di Babilonia, e dei suoi ministri. Ma dopo sarà abitato come in passato. Oracolo del Signore. | |
27 Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo, non abbatterti, Israele, perché io libererò te dalla terra lontana, la tua discendenza dalla terra del suo esilio. Giacobbe ritornerà e avrà riposo, vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà. | |
28 Tu non temere, Giacobbe, mio servo – oracolo del Signore –, perché io sono con te. Sterminerò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito». |