Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Geremia 13


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1Il Signore mi disse così: «Va’ a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell’acqua».2Io comprai la cintura, secondo il comando del Signore, e me la misi ai fianchi.
3Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta:4«Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va’ subito all’Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra».5Io andai e la nascosi presso l’Eufrate, come mi aveva comandato il Signore.6Dopo molto tempo il Signore mi disse: «Àlzati, va’ all’Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi».7Io andai all’Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l’avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.
8Allora mi fu rivolta questa parola del Signore:9«Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume l’orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme.10Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.11Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa d’Israele e tutta la casa di Giuda – oracolo del Signore –, perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono.
12Dirai a questo popolo: Così dice il Signore, Dio d’Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Essi ti diranno: “Non lo sappiamo forse che ogni boccale va riempito di vino?”.13Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore: Ecco, io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme.14Poi li sfracellerò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme. Oracolo del Signore. Non avrò pietà né li risparmierò né per compassione mi tratterrò dal distruggerli».
15Ascoltate e porgete l’orecchio,
non montate in superbia,
perché parla il Signore.
16Date gloria al Signore, vostro Dio,
prima che venga l’oscurità
e i vostri piedi inciampino sui monti,
al cadere della notte.
Voi aspettate la luce,
ma egli la ridurrà in tenebre
e la muterà in oscurità profonda!
17Se non ascolterete,
io piangerò in segreto la vostra superbia;
il mio occhio verserà lacrime,
perché sarà deportato il gregge del Signore.
18«Dite al re e alla regina madre:
“Sedete per terra,
poiché è caduta dalla vostra testa
la vostra preziosa corona”.
19Le città del Negheb sono assediate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato,
con una deportazione totale.
20Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov’è il gregge che ti è stato consegnato,
le tue magnifiche pecore?
21Che cosa dirai quando ti saranno imposti come capi
coloro con cui avevi familiarizzato?
Non ti lamenterai per il dolore
come una partoriente?
22Se ti domandi in cuor tuo:
“Perché mi capita tutto questo?”,
è per l’enormità delle tue iniquità
che sono stati sollevati i lembi della tua veste
e il tuo corpo ha subìto violenza.
23Può un Etiope cambiare la pelle
o un leopardo le sue macchie?
Allo stesso modo: potrete fare il bene
voi, abituati a fare il male?
24Perciò vi disperderò come pula,
che vola via al vento del deserto.
25Questa è la tua sorte,
la parte che ti ho destinato
– oracolo del Signore –,
perché mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
26Solleverò anch’io le tue vesti fino al volto,
così si vedrà la tua vergogna,
27i tuoi adultèri e i tuoi ammiccamenti,
l’ignominia della tua prostituzione!
Sulle colline e nei campi ho visto i tuoi orrori.
Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?».

Note:

Ger 13,1ss:Azione simbolica (cf. Ger 18,1+; Is 20; Ez 4; Ez 12; Ez 24,15s ; ecc.). Se non è una semplice visione, essa si svolge all'uadi Farà, 6 km a nord di Anatòt (cf. la città di Parà, Gs 18,23). Il nome evoca l'Eufrate (in ebraico per t). In ogni caso il senso risulta chiaro: Israele, che Jahve aveva legato a sé come una cintura ai fianchi (cf. Sal 76,11+), si è separato da lui ed è andato a imputridire al contatto con l'idolatria babilonese.

Ger 13,12:Se essi ti diranno: con i LXX, invece del TM: «essi ti diranno».

Ger 13,18-19:Ioiachìn regnò soltanto tre mesi e fu deportato insieme a sua madre a Babilonia nel 598.

Ger 13,19:sono bloccate: forse per opera degli idumei, le cui razzie praticamente non cessavano più dal 602.

Ger 13,20:Alza gli occhi e osserva: con i LXX, che aggiungono: «Gerusalemme»; il ketib ha: «alza i vostri occhi e osserva». il qerè: «alzate i vostri occhi e osservate».

Ger 13,22:il tuo corpo ha subito violenza: alla lettera: «hanno violentato i tuoi calcagni», eufemismo.

Ger 13,24:vi: congettura; il TM ha: «li».

Ger 13,27:menzogna (v 25) oppure orrori: designano sempre i falsi dèi.