Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Geremia 31


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1In quel tempo – oracolo del Signore –
io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele
ed esse saranno il mio popolo.
2Così dice il Signore:
Ha trovato grazia nel deserto
un popolo scampato alla spada;
Israele si avvia a una dimora di pace».
3Da lontano mi è apparso il Signore:
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo continuo a esserti fedele.
4Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine d’Israele.
Di nuovo prenderai i tuoi tamburelli
e avanzerai danzando tra gente in festa.
5Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria;
dopo aver piantato, i piantatori raccoglieranno.
6Verrà il giorno in cui le sentinelle grideranno
sulla montagna di Èfraim:
“Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore, nostro Dio”.
7Poiché dice il Signore:
Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
“Il Signore ha salvato il suo popolo,
il resto d’Israele”.
8Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione
e li raduno dalle estremità della terra;
fra loro sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente:
ritorneranno qui in gran folla.
9Erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua
per una strada dritta in cui non inciamperanno,
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito».
10Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».
11Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore,
verso il grano, il vino e l’olio,
i piccoli del gregge e del bestiame.
Saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.
14Nutrirò i sacerdoti di carni prelibate
e il mio popolo sarà saziato dei miei beni».
Oracolo del Signore.
15Così dice il Signore:
«Una voce si ode a Rama,
un lamento e un pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
e non vuole essere consolata per i suoi figli,
perché non sono più».
16Dice il Signore:
«Trattieni il tuo pianto,
i tuoi occhi dalle lacrime,
perché c’è un compenso alle tue fatiche
– oracolo del Signore –:
essi torneranno dal paese nemico.
17C’è una speranza per la tua discendenza
– oracolo del Signore –:
i tuoi figli ritorneranno nella loro terra.
18Ho udito Èfraim che si lamentava:
“Mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un torello non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore, mio Dio.
19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
quando me lo hai fatto capire,
mi sono battuto il petto,
mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l’infamia della mia giovinezza”.
20Non è un figlio carissimo per me Èfraim,
il mio bambino prediletto?
Ogni volta che lo minaccio,
me ne ricordo sempre con affetto.
Per questo il mio cuore si commuove per lui
e sento per lui profonda tenerezza».
Oracolo del Signore.
21Pianta dei cippi,
metti paletti indicatori,
ricorda bene il sentiero,
la via che hai percorso.
Ritorna, vergine d’Israele,
ritorna alle tue città.
22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?
Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:
la donna circonderà l’uomo!
23Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Quando avrò cambiato la loro sorte, nella terra di Giuda e nelle sue città si dirà ancora questa parola: “Il Signore ti benedica, sede di giustizia, monte santo”.24Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, gli agricoltori e coloro che conducono le greggi.25Poiché ristorerò chi è stanco e sazierò coloro che languono».
26A questo punto mi sono destato e ho guardato: era stato un bel sogno.
27«Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali renderò la casa d’Israele e la casa di Giuda feconde di uomini e bestiame.28Allora, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di loro per edificare e per piantare. Oracolo del Signore.
29In quei giorni non si dirà più:
“I padri hanno mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!”,
30ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; si allegheranno i denti solo a chi mangia l’uva acerba.
31Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la casa d’Israele e con la casa di Giuda concluderò un’alleanza nuova.32Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.33Questa sarà l’alleanza che concluderò con la casa d’Israele dopo quei giorni – oracolo del Signore –: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.34Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».
35Così dice il Signore,
che ha posto il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che agita il mare così che ne fremano i flutti
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36«Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me – oracolo del Signore –,
allora anche la discendenza d’Israele
cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre».
37Così dice il Signore:
«Se qualcuno riuscirà a misurare in alto i cieli
e ad esplorare in basso le fondamenta della terra,
allora anch’io respingerò tutta la discendenza d’Israele
per tutto ciò che ha commesso. Oracolo del Signore.
38Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali la città sarà riedificata per il Signore, dalla torre di Cananèl fino alla porta dell’Angolo.39La corda per misurare sarà stesa in linea retta fino alla collina di Gareb, volgendo poi verso Goa.40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all’angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno sacri al Signore; non saranno più devastati né mai più distrutti».

Note:

Ger 31,2:Ha trovato grazia nel deserto: circa la conversione nel deserto, cf. Os 2,16+ . Il tema del nuovo esodo che ricondurrà Israele dall'esilio, accennato qui e nei vv 8-9.21, sarà ripreso e sviluppato nel secondo Isaia (cf. Is 40,3+).

Ger 31,6:andiamo dal Signore nostro Dio: unità religiosa ritrovata attorno al santuario di Sion.

Ger 31,7:ha salvato il suo: con i LXX e Targum; il TM ha: «salva il tuo».

Ger 31,9:erano partiti nel pianto: con i LXX, che sembrano ispirarsi a Sal 126,5-6 per facilitare la comprensione; il TM, seguito da BJ, ha: «ritornano fra le lacrime»; questo testo è sorprendente; forse si può intendere supponendo che si tratti di lacrime di pentimento.

Ger 31,15:Rachele, sposa di Giacobbe, madre di Giuseppe, che generò a sua volta Efraim e Manasse, e di Beniamino. La sua tomba si trovava a Rama (1Sam 10,2), oggi er-Ram, 9 km a nord di Gerusalemme, non lontano da una Efrata (cf. Gen 35,19), sulle frontiere con Beniamino (Gs 18,25}). Anche Betlemme, abitata da un clan di efratei, venne soprannominata Efrata (Mi 5,1): di qui la tradizione che ha situato vicino a Betlemme la tomba di Rachele (cf. la glossa a Gen 35,19) e che ha portato Mt ad applicare al massacro degli innocenti il testo di Ger 31,15 (cf. Mt 2,17-18). - perché non sono più: con le versioni; il TM ha: «noi non siamo più» o «non è più».

Ger 31,19:mi sono battuto l'anca o «la coscia»: gesto di sdegno, tristezza, dolore o rimorso (cf. Ez 21,17).

Ger 31,22:Ripresa delle relazioni d'amore tra Israele e il suo sposo Jahve (cf. Os 1,2+). Questo testo ha la stessa portata messianica di Is 54,5s .

Ger 31,23-26:Questo oracolo e il successivo sono stati pronunziati verso il 587 (cf. Ger 30,1+).

Ger 31,26:Ragionamento del profeta, che si esprime forse ricorrendo a un proverbio noto.

Ger 31,29-30:Geremia si oppone qui a un detto (contro il quale si opporrà anche Ezechiele, cf. Ger 18,2) che esprimeva il vecchio principio della responsabilità collettiva; in questo caso è la solidarietà, nella pena, dei membri di una medesima famiglia. Il profeta annunzia per il futuro l'applicazione di un principio nuovo, che Ezechiele rivendicherà per il presente, quello di una punizione «personale» del peccatore (cf. Ez 14,12+; Ez 18).

Ger 31,31-34:I vv 31-34 costituiscono la vetta spirituale del libro di Geremia. Dopo il fallimento dell'antica alleanza (v 32; Ez 16,59) e il tentativo non riuscito di Giosia per restaurarla, il disegno di Dio appare in una luce nuova. Dopo una catastrofe che lascerà sussistere unicamente un «resto» (Is 4,3+), sarà nuovamente conclusa un'alleanza eterna (v 31), come al tempo di Noè (Is 54,9-10). Rimangono le antiche prospettive: fedeltà degli uomini alla legge, presenza divina che assicura agli uomini la pace e la prosperità materiale (Ez 36,29-30). Un simile ideale viene espresso mediante la formula «Io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo» (v 33; Ger 7,23; Ger 11,4; Ger 30,22; Ger 31,1; Ger 32,38; Ez 11,20; Ez 36,28; Ez 37,27; Zc 8,8 ; cf. Dt 7,6+). La novità dell'alleanza poggia su tre punti: 1. l'iniziativa divina del perdono dei peccati (v 34; Ez 36,25; Ez 36,29; Sal 51,3-4; Sal 51,9); Sal 2 . la responsabilità e la retribuzione personale (v 29; cf. Ez 14,12+); Ez 3 . l'interiorizzazione della religione: la legge cessa di essere solo un codice esterno per diventare un'ispirazione che tocca il «cuore» dell'uomo (v 33; Ger 24,7; Ger 32,39), sotto l'influsso dello Spirito di Dio che dà all'uomo un cuore nuovo (Ez 36,26-27; Sal 51,12 ; cf. Ger 4,4+), capace di conoscere Dio (Os 2,22+). Questa alleanza nuova ed eterna, proclamata nuovamente da Ezechiele (Ez 36,25-28), dagli ultimi capitoli di Isaia (Is 55,3; Is 59,21; Is 61,8 ; cf. Bar 2,35), vissuta nel Sal 51 , verra inaugurata dal sacrificio di Cristo (Mt 26,28p) e gli apostoli ne annunzieranno il compimento (2Cor 3,6; Rm 11,27; Eb 8,6-13; Eb 9,15s; 1Gv 5,20+).

Ger 31,35:la luna e le stelle: queste parole sono precedute in ebr. da huqqot, «le leggi della luna...»; BJ per ragioni di parallelismo non omette questo termine ma congettura hoqeq, «che comanda alla luna e alle stelle di illuminare».

Ger 31,38:Si rialzeranno le rovine lasciate dai babilonesi: la torre di Cananeèl, a nord-est dei bastioni (Ne 3,1); la porta dell'Angolo, a nord-ovest (2Re 14,13); la porta dei Cavalli a sud-est (Ne 3,28).

Ger 31,39:Gàreb non viene menzionato altrove. - Goà, che ugualmente appare solo qui, potrebbe trovarsi alla congiunzione delle tre valli Geenna, Tiropeon e Cedron; la valle dei cadaveri e delle ceneri (alla lettera, della «cenere grassa» delle vittime, cf. Lv 1,16; Lv 4,12; Lv 6,3-4) è la Geenna (Ger 7,31; Ger 19,6) che si trova a sud-ovest di Gerusalemme, mentre il Cedron è a est. Questa presentazione di Gerusalemme ricostruita annunzia già i capitoli conclusivi del libro di Ezechiele.