Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Geremia 7


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1Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia:2«Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore.3Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo.4Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”.5Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri,6se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri,7io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre.
8Ma voi confidate in parole false, che non giovano:9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate.10Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini.11Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore.12Andate, dunque, nella mia dimora di Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità d’Israele, mio popolo.13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni – oracolo del Signore – e, quando vi ho parlato con premura e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete risposto,14io tratterò questo tempio sul quale è invocato il mio nome e in cui confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo.15Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.
16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò.17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme?18I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri dèi per offendermi.19Ma è proprio me che offendono – oracolo del Signore – o non piuttosto se stessi, a loro stessa vergogna?20Pertanto, dice il Signore Dio: Ecco, il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra, e brucerà senza estinguersi.
21Dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne!22Io però non parlai né diedi ordini sull’olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dalla terra d’Egitto,23ma ordinai loro: “Ascoltate la mia voce, e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici”.24Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle.25Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti;26ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri.27Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno.28Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.
29Taglia la tua chioma e gettala via,
e intona sulle alture un lamento,
perché il Signore ha rigettato e abbandonato
questa generazione che ha meritato la sua ira.
30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno collocato i loro idoli abominevoli nel tempio, sul quale è invocato il mio nome, per contaminarlo.31Hanno costruito le alture di Tofet nella valle di Ben-Innòm, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che io non avevo mai comandato e che non avevo mai pensato.32Perciò, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Innòm, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo.33I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell’aria e alle bestie della terra e nessuno li scaccerà.34Farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme i canti di gioia e d’allegria, i canti dello sposo e della sposa, perché la terra diverrà un deserto».

Note:

Ger 7,1-8,3:I discorsi che seguono, riuniti qui per la loro relazione al culto, vanno collocati durante il regno di Ioiakìm. - Il tempio, santificato dalla presenza di Jahve (1Re 8,10s ; cf. Dt 4,7+), poteva apparire come inviolabile e la sconfitta subita da Sennàcherib nel 701 sotto le mura di Gerusalemme aveva manifestato la protezione di Jahve sulla città santa (2Re 19,32-34; Is 37,33-35). Ne derivava una fiducia eccessiva che questa protezione si sarebbe certamente manifestata di nuovo. Geremia suscita un grande scandalo nel popolo quando afferma, come già aveva fatto Michea (Ger 3,12), che una tale fiducia è illusoria: Dio può abbandonare il suo tempio. Ezechiele vedrà la stessa gloria di Jahve lasciare il santuario (cf. Ez 11,23). Il c 26 riferisce gli incidenti provocati da questa diatriba che risale agli inizi del regno di Ioiakìm, verso il 608.

Ger 7,12:in Silo: il santuario di Silo, benché residenza dell'arca, era stato distrutto dai filistei (1Sam 4,1b). Si evitava di parlare di questo lutto nazionale; Sal 78,60 è l'unico a farne menzione, oltre Geremia. - Silo si trova una quarantina di km a nord di Gerusalemme.

Ger 7,18:alla Regina del cielo: probabilmente è Ishtar (Astarte), dea della fecondità nel pantheon mesopotamico. Veniva identificata col pianeta Venere. - La parola, meleket «regina», è anormale e si trova unicamente in Ger (cf. Ger 44,17-25).

Ger 7,22:sull'olocausto e sul sacrificio: è esatto. Il decalogo, il documento dell'alleanza, non contiene nessuna prescrizione rituale. Tuttavia qui non si tratta di una condanna dei sacrifici di animali (cf. Ger 33,11): Ger esprime una tipica corrente profetica secondo cui il culto non è l'elemento essenziale della religione (cf. Os 6,6; Mi 6,6-8; Am 5,21+)

Ger 7,25:Sempre: alla lettera con sir.: «ogni giorno»; il TM ha: «giorno».

Ger 7,30:i loro abomini: cioè i falsi dèi.

Ger 7,31:l'altare di Tofet: sul «Tofet», il «braciere» dove venivano sacrificati i bambini in onore di Molek, cf. Ger 32,35; Lv 18,21+; Is 30,33+ .