Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Geremia 12


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1Tu sei troppo giusto, Signore,
perché io possa contendere con te,
ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
Perché la via degli empi prospera?
Perché tutti i traditori sono tranquilli?
2Tu li hai piantati ed essi mettono radici,
crescono e producono frutto;
sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dal loro intimo.
3Ma tu, Signore, mi conosci e mi vedi,
tu provi che il mio cuore è con te.
Strappali via come pecore per il macello,
riservali per il giorno della strage.
4Fino a quando sarà in lutto la terra
e seccherà tutta l’erba dei campi?
Le bestie e gli uccelli periscono
per la malvagità dei suoi abitanti
che dicono: «Dio non vede la nostra fine».
5«Se, correndo con i pedoni, ti stanchi,
come potrai gareggiare con i cavalli?
Se ti senti al sicuro solo in una regione pacifica,
che cosa farai nella boscaglia del Giordano?
6Persino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre,
persino loro sono sleali con te;
anch’essi ti gridano dietro a piena voce;
non fidarti di loro quando ti dicono buone parole».
7«Ho abbandonato la mia casa,
ho ripudiato la mia eredità,
ho consegnato ciò che ho di più caro
nelle mani dei suoi nemici.
8La mia eredità è divenuta per me
come un leone nella foresta;
ha levato la voce contro di me,
perciò la detesto.
9La mia eredità è forse per me
come un uccello variopinto,
assalito da ogni parte da uccelli rapaci?
Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche,
venite a divorare.
10Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
un deserto desolato,
11lo hanno ridotto a una landa deserta,
in uno stato deplorevole;
sta desolato dinanzi a me.
È devastata tutta la terra
e nessuno se ne dà pensiero».
12Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
perché il Signore ha una spada che divora
da un estremo all’altro della terra;
non c’è scampo per nessuno.
13Hanno seminato grano e mietuto spine,
si sono affaticati senza alcun profitto;
restano confusi per il loro raccolto
a causa dell’ira ardente del Signore.
14Così dice il Signore: «Ecco, io sradico dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che hanno messo le mani sull’eredità che ho dato al mio popolo Israele; e così sradicherò anche la casa di Giuda di mezzo a loro.15E, dopo averli sradicati, riprenderò ad avere compassione di loro e farò tornare ognuno al proprio possesso e alla propria terra.16Se impareranno con cura le usanze del mio popolo, fino a giurare nel mio nome dicendo: “Per la vita del Signore!”, come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo.17Se invece non ascoltano, estirperò definitivamente quella nazione e la annienterò». Oracolo del Signore.

Note:

Ger 12,1-6:Il problema della retribuzione dei giusti viene sollevato qui per la prima volta nell'AT: cf. l'introduzione ai libri sapienziali.

Ger 12,4:Dio: con i LXX; il TM ha: «egli».

Ger 12,5:nella boscaglia: alla lettera «l'altezza», cioè i pendii, ricoperti di vegetazione e pericolosi, perché servono di rifugio a ogni sorta di animali. Si può anche interpretare «la piena» (alla lettera «la salita»), ma cf. Ger 49,19; Ger 50,44 . - Lungi dall'accordare la vendetta richiesta, la risposta di Jahve annunzia al profeta altre persecuzioni; invece di rispondere alla sua domanda, essa lascia avvolta nel mistero la retribuzione dei buoni e dei cattivi (cf. Gb 38,1s; Gb 40,1-5; Gb 42,1-6).

Ger 12,9:l'assalgono da ogni parte: allusione alle incursioni moabite, ammonite idumee dopo il 602 (cf. 2Re 24,1-2).

Ger 12,11:lo hanno ridotto: con le versioni; il TM ha: «lo ha ridotto».