Siracide 42
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA MARTINI |
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1 di ripetere quanto hai udito e di rivelare parole segrete. Allora saprai veramente che cos’è la vergogna e incontrerai favore presso ogni uomo. Delle cose seguenti non ti vergognare e non peccare per rispetto umano: | 1 Non riportare il discorso da te udito, rivelando il segreto. Cosi veramente non avrai onde arrossire, e troverai grazia nel cospetto di tutti gli uomini. Ma non aver rossore di tutte queste altre cose, né per riguardo a chicchessia non commetter peccato. |
2 della legge dell’Altissimo e dell’alleanza, della sentenza che giustifica l’empio, | 2 (Non ti vergognare) della legge dell'Altissimo, e del suo testamento nè per giustificare l'empio in giudizio. |
3 dei conti con il socio e con i compagni di viaggio, di dare agli altri l’eredità che spetta loro, | 3 Quando i tuoi soci hanno qualche affare con viandanti, e nella divisione di eredità tragli amici. |
4 dell’esattezza della bilancia e dei pesi, di fare acquisti, grandi o piccoli che siano, | 4 (Non ti vergognare) di avere stadere, e bilance giuste, né di far molto o poco guadagno, |
5 della contrattazione sul prezzo dei commercianti, della frequente correzione dei figli e di far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro. | 5 Né di disturbare le cabale de' negozianti nel vendere, né di contenere figliuoli con severità ne di battere fino al, sangue il servo scellerato. |
6 Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. | 6 E bene il tener rinchiusa la moglie cattiva. |
7 Qualunque cosa depositi, contala e pesala, il dare e l’avere sia tutto per iscritto. | 7 Dove son molte mani, fa uso delle chiavi, e tutte le cose, che darai, contale, e pesale, e scrivi a libro quel, che dai, e quel, che ricevi. |
8 Non vergognarti di correggere l’insensato e lo stolto e il vecchio molto avanti negli anni accusato di fornicazione; così sarai veramente assennato e approvato da ogni vivente. | 8 (Non ti vergognare) di correggere di insensati, e gli stolti, e i vecchj, che sono condannati da' giovani; cosi sarai saggio in tutto, e lodato da tutti i viventi. |
9 Per il padre una figlia è un’inquietudine segreta, il pensiero di lei allontana il sonno: nella sua giovinezza, perché non sfiorisca, una volta accasata, perché non sia ripudiata, | 9 La figlia non maritata tiene svegliato il padre suo, perette il pensiero, che ha di lei, toglie a lui il sonno pel timore, che dalla adolescenza non passi alla adulta età, e data a marito, non diventi spiacevole. |
10 finché è vergine, perché non sia sedotta e resti incinta nella casa paterna, quando è maritata, perché non cada in colpa, quando è accasata, perché non sia sterile. | 10 Pel timore, che mentre è fanciulla, non sia macchiata la sua purità, e nella casa paterna si trovi incinta, o maritata pecchi, o almeno diventi sterile. |
11 Su una figlia ribelle rafforza la vigilanza, perché non ti renda scherno dei nemici, motivo di chiacchiere in città e di rimprovero fra la gente, così da farti vergognare davanti a tutti. | 11 La figlia sfacciata tienla sotto se vera custodia, affinché ella non ti tenda una volta lo scherno de' tuoi malevoli, e la favola della città, e l'obbrobrio del popolo, e non ti carichi di ignominia nel cospetto della moltitudine. |
12 Non considerare nessuno solo per la sua bellezza e non sederti insieme con le donne, | 12 Non fissar gli occhi nella bellezza di chicchessia, e non trattenerti in mezzo alle donne: |
13 perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. | 13 Perocché come da' vestimenti nascono le tignuole, cosi dalla donna l'iniquità dell'uomo. |
14 Meglio la cattiveria di un uomo che la compiacenza di una donna, una donna impudente è un obbrobrio. | 14 Perocché è preferibile un uomo, che nuoce, a una donna, che fa de' benefizj, e che porta vergogna, e ignominia. |
15 Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quello che ho visto. Per le parole del Signore sussistono le sue opere, e il suo giudizio si compie secondo il suo volere. | 15 Or io rammenterò le opere del Signore, e racconterò quello, che ho veduto. Per la parola del Signore sono le opere di lui. |
16 Il sole che risplende vede tutto, della gloria del Signore sono piene le sue opere. | 16 Il sol lucente illumina tutte le cose, e ogni opera del Signore è piena della sua magnificenza. |
17 Neppure ai santi del Signore è dato di narrare tutte le sue meraviglie, che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito perché l’universo stesse saldo nella sua gloria. | 17 Non ordinò egli il Signore ai santi di annunziare tutte le sue meraviglie, le quali il Signore onnipotente ha perpetuate, affin di rendere stabile la sua gloria? |
18 Egli scruta l’abisso e il cuore, e penetra tutti i loro segreti. L’Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi, | 18 Egli penetra nell'abisso, e ne' cuori degli uomini, e gli astuti loro consigli conosce. |
19 annunciando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste. | 19 Perocché il Signore sa tutto lo scibile, e vede i segni della distinzione de' secoli. Egli annunzia le passate cose, e quelle, che son per venire, e delle occulte scuopre la traccia. |
20 Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta. | 20 Nissun pensiero fugge a' suoi sguardi, e nissuna parola a lui si nasconde: |
21 Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza, egli solo è da sempre e per sempre: nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto, non ha bisogno di alcun consigliere. | 21 Egli ha decorate le meraviglie di sua sapienza. Egli è prima de' secoli, e per tutti, i secoli, e nulla se gli è aggiunto, |
22 Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare. | 22 E in nulla egli è scemato, né de' consigli d'alcuno ha bisogno. |
23 Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono. | 23 Quanto sono amabili le opere di lui tutte quante! e quello, che considerar se ne può, è come una scintilla. |
24 Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra, egli non ha fatto nulla d’incompleto. | 24 Tutte queste cose sussistono, e durano perpetuamente, e tutte in ogni occasione a lui ubbidiscono. |
25 L’una conferma i pregi dell’altra: chi si sazierà di contemplare la sua gloria? | 25 Tutte sono gemelle, l'una opposta all'altra, e nissuna cosa ha egli fatto imperfetta. |
26 Di ciascheduna egli il bene assicura. E chi si sazierà di mirare la gloria di lui? |