Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Il pigro è simile a una pietra insudiciata,
tutti fischiano in suo disprezzo.
1 Il pigro è lapidato con sassi coperti di fango: e tutti parleranno di lui con dispregio.
2 Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.
2 Il pigro è lapidato collo sterco di bue: tutti quelli, che ne toccano, scuotono le loro mani.
3 Un figlio maleducato è la vergogna di un padre,
se è una figlia il danno è più grave.
3 Il figliuolo mal educato è la vergogna del padre, e la figlia sarà poco stimata.
4 Una figlia sensata troverà marito,
la svergognata è un dolore per chi l’ha generata.
4 La fanciulla prudente è un'eredità pel suo marito: ma quella, che reca disdoro, è l'obbrobrio del genitore.
5 La figlia sfacciata disonora il padre e il marito,
dall’uno e dall’altro sarà disprezzata.
5 Quella, che è sfacciata, disonora il padre, e il marito, e non la cederà agli empj, e sarà vilipesa dall'uno, e dall'altro.
6 Un discorso inopportuno è come musica in caso di lutto,
ma frusta e correzione sono saggezza in ogni tempo.
6 Un ragionamento fuor di tempo è come la musica del duolo: ma la sferza, e l'istruzione in ogni tempo sono saggezza.
7 I figli che hanno di che vivere con una vita onesta
fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.
7 CUi ammaestra uno stolto è come chi vuol rimettere insieme un vaso di terra rotto.
8 I figli che millantano superbia e cattiva educazione
disonorano la nobiltà delle loro famiglie.
8 Chi fa parole con uno, che non ascolta, fa come chi vuole svegliare il dormiente dal suo letargo.
9 Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,
che sveglia un dormiglione da un sonno profondo.
9 Chi collo stolto ragiona di sapienza, parla con un, che dorme; e questi alla fine del ragionamento dice: chi è costui?
10 Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;
alla fine dirà: «Cosa c’è?».
10 Piangi il morto, che è privato della luce, e piangi lo stolto perché è privo di senno.
11 Piangi per un morto perché ha perduto la luce,
piangi per uno stolto perché ha perduto il senno.
Piangi meno per un morto perché ora riposa,
ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
11 Ma piangi per poco un morto, dapoichè egli ha riposo.
12 Il lutto per un morto dura sette giorni,
per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.
12 Ma la pessima vita dell'empio stolto è peggiore della morte.
13 Con uno stolto non prolungare il discorso,
e non frequentare l’insensato:
nella sua insipienza ti disprezzerà in ogni modo.
Guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Evitalo e troverai pace,
non sarai disgustato dalla sua insipienza.
13 Il morto si piange per sette giorni; ma lo stolto, e l'empio per tutto il tempo della loro vita.
14 Che c’è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non quello di stolto?
14 Non parlar molto coll'empio, e non andar insieme coll'insensato.
15 Sabbia, sale e massa di ferro
si portano meglio che un insensato.
15 Guardati da lui per non avere inquietudini, e affinchè non ti si attacchi macchia dal suo peccato.
16 Una travatura di legno ben connessa in una casa
non viene scompaginata per un terremoto,
così un cuore consolidato da matura riflessione
non si scoraggia nel momento critico.
16 Schivalo, e sarai tranquillo, e non soffrirai il tedio di sua stoltezza.
17 Un cuore sorretto da sagge riflessioni
è come un bel fregio su parete levigata.
17 Qual altra cosa si nominerà, che pesi più del piombo, fuorché lo stolto?
18 Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.
18 E più facile a portarsi l'arena, il sale, e una massa di ferro, che un imprudente, uno stolto, un empio.
19 Chi punge un occhio lo fa lacrimare,
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
19 Un legamento di travi unite insieme nel fondamento di un edilizio non si scompagina; cosi un cuore appoggiato a ben pensato consiglio.
20 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l’amicizia.
20 Le risoluzioni dell'uom sensato non saranno alterate dal timore in nissun tempo.
21 Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
21 Come i pali piantati in luogo alto, e le muraglie a secco non resistono all'urto dei venti;
22 Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
22 Cosi parimente il cuor dello stolto, timido ne' suoi pensieri non resisterà all'impeto del timore.
23 Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
23 Siccome il cuor dello stolto, che paventa ne' suoi pensieri, non in ogni tempo temerà; cosi colui, che sta saldo ne' comandamenti di Dio è sempre senza timore.
24 Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,
così prima del sangue ci sono le ingiurie.
24 Chi punge l'occhio ne spreme le lagrime, e chi punge il cuore, ne tragge fuori gli affetti.
25 Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
25 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli, li fa scappare, così pure chi parla male dell'amico, scioglie l'amicizia.
26 Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.
26 Quand'anche tu avessi tirata fuori la spada contro l'amico, non di sperare; perocché puoi tornare in grazia con esso.
27 Chi porrà una guardia alla mia bocca,
e alle mie labbra un sigillo guardingo,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?
27 Se avrai dette all'amico parole d'ira, non temere, v'è luogo alla pace, purché non vi sia stata maldicenza, né rimprovero, né superbia, né manifestazione del segreto, nè colpo di tradimento; per queste cose tutte l'amico si fuggirà.
28 Serba fede all'amico nella sua povertà, affin di godere delle sue prosperità.
29 Mantienti fedele a lui nel tempo della tribolazione, affin di essere chiamato a parte della sua eredità.
30 Il vapore, e il fumo si alza dalla fornace prima che il fuoco, così le maldicenze, le contumelie, e le minacce precedono lo spargimento del sangue.
31 Io non mi vergognerò di salutare l'amico, non mi nasconderò da lui, e se mi verrà del male da lui, lo sopporterò.
32 Ma chiunque ne sarà informato, si guarderà da lui.
33 Chi porrà una guardia alla mia bocca, e un sigillo inviolabile alle mie labbra, perch'io non cada per loro colpa, e la mia lingua con sia la mia perdizione?