Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Qoelet 10


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Una mosca morta guasta l’unguento del profumiere:
un po’ di follia ha più peso della sapienza e dell’onore.
1 Le mosche che vi muoiono guastan la soavità dell'unguento. Val più della sapienza e della gloria una piccola stoltezza a tempo.
2 Il cuore del sapiente va alla sua destra,
il cuore dello stolto alla sua sinistra.
2 Il cuore del sapiente va a destra, il cuore dello stolto va a sinistra.
3 E anche quando lo stolto cammina per strada, il suo cuore è privo di senno e di ognuno dice: «Quello è un pazzo».
3 Di più lo stolto, per qualunque via vada, essendo egli sciocco, crede che tutti gli altri siano sciocchi.
4 Se l’ira di un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma pone rimedio a errori anche gravi.
4 Se l'animo del sovrano si inalbera contro di te, non abbandonare il tuo posto, perchè la calma impedirà molti peccati.
5 C’è un male che io ho osservato sotto il sole, uno sbaglio commesso da un sovrano:5 C'è anche un altro male che ho veduto sotto il sole, e come per errore procede dal principe:
6 la stoltezza viene collocata in posti elevati e i ricchi siedono in basso.6 lo stolto collocato in altissima dignilà, e i nobili a sedere in basso.
7 Ho visto schiavi andare a cavallo e prìncipi camminare a piedi, per terra, come schiavi.
7 Vidi gli schiavi a cavallo, e i principi camminare a piedi come schiavi.
8 Chi scava una fossa vi può cadere dentro
e chi abbatte un muro può essere morso da una serpe.
8 Chi scava la fossa vi cascherà dentro e chi distrugge la siepe sarà morso dal serpente.
9 Chi spacca pietre può farsi male
e chi taglia legna può correre pericoli.
9 Chi smuove le pietre ne resterà offeso, e chi spacca le legna si farà del male.
10 Se il ferro si ottunde e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi: il guadagno sta nel saper usare la saggezza.10 Se il ferro è diventato ottuso e non è come prima, ma ha perso il taglio, si affila con molta fatica, così dall'industre lavoro verrà la sapienza.
11 Se il serpente morde prima d’essere incantato, non c’è profitto per l’incantatore.
11 Se il serpente morde in silenzio, nulla ha meno del serpente l'occulto detrattore.
12 Le parole del saggio procurano stima,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina:
12 Le parole della bocca del sapiente (son piene di) grazia e le labbra dello stolto ne saranno la rovina.
13 l’esordio del suo parlare è sciocchezza,
la fine del suo discorso pazzia funesta.
13 Il principio del suo parlare è la stoltezza, e la fine dei suoi discorsi è errore funestissimo.
14 L’insensato moltiplica le parole, ma l’uomo non sa quello che accadrà: chi può indicargli ciò che avverrà dopo di lui?
14 Lo stolto moltiplica le parole. Non sa l'uomo ciò che è stato, e quello che sarà chi glielo potrà indicare?
15 Lo stolto si ammazza di fatica,
ma non sa neppure andare in città.
15 Le fatiche degli stolti saran il loro tormento, essi non sanno la strada per andare alla città.
16 Povero te, o paese, che per re hai un ragazzo
e i tuoi prìncipi banchettano fin dal mattino!
16 Guai a te, o terra, che hai per re un fanciullo, e principi che mangiano la mattina.
17 Fortunato te, o paese, che per re hai un uomo libero
e i tuoi prìncipi mangiano al tempo dovuto,
per rinfrancarsi e non per gozzovigliare.
17 Beata la terra che ha un re nobile e principi che mangiano a loro tempo, per ristorarsi e non per gozzovigliare.
18 Per negligenza il soffitto crolla
e per l’inerzia delle mani piove in casa.
18 A causa delle pigrizie andrà giù il palco, e a causa dell'infingardaggine delle mani pioverà in casa.
19 Per stare lieti si fanno banchetti
e il vino allieta la vita,
ma il denaro risponde a ogni esigenza.
19 Fan conviti per stare allegri, il vino per render gaia la vita, e tutto obbedisce al danaro.
20 Non dire male del re neppure con il pensiero
e nella tua stanza da letto non dire male del potente,
perché un uccello del cielo potrebbe trasportare la tua voce
e un volatile riferire la tua parola.
20 Non parlar male del re, nemmen col pensiero, non dir male del ricco, nemmeno nel segreto della tua camera, perchè gli uccelli dell'aria porteranno la tua, voce, e i volatili riferiranno i tuoi sentimenti.