Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Genesi 45


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Allora Giuseppe non poté più trattenersi dinanzi a tutti i circostanti e gridò: «Fate uscire tutti dalla mia presenza!». Così non restò nessun altro presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere dai suoi fratelli.1 - Giuseppe non poteva più oltre contenersi alla presenza di tanti; perciò dette ordine che tutti uscissero, e nessun estraneo si trovasse presente al reciproco riconoscimento.
2 E proruppe in un grido di pianto. Gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone.2 Alzò la voce piangendo, e l'udirono gli Egiziani e tutta la casa del Faraone.
3 Giuseppe disse ai fratelli: «Io sono Giuseppe! È ancora vivo mio padre?». Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché sconvolti dalla sua presenza.3 E disse ai fratelli suoi: «Io sono Giuseppe; vive dunque ancora il padre mio?». Quelli, presi dallo spavento, nemmeno potevan rispondere.
4 Allora Giuseppe disse ai fratelli: «Avvicinatevi a me!». Si avvicinarono e disse loro: «Io sono Giuseppe, il vostro fratello, quello che voi avete venduto sulla via verso l’Egitto.4 Ma egli disse loro benevolmente: «Avvicinatevi». Ed essendosi essi avvicinati, disse: «Io sono Giuseppe vostro fratello, che voi vendeste, [e che fu condotto] in Egitto.
5 Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita.5 Non temete, e non rimpiangete d'avermi venduto in questi paesi; Iddio infatti mi mandò avanti a voi in Egitto, per il vostro bene.
6 Perché già da due anni vi è la carestia nella regione e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura.6 Son due anni da che la fame ha cominciato a farsi sentire, e ne restano altri cinque nei quali non si potrà nè arare nè mietere.
7 Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nella terra e per farvi vivere per una grande liberazione.7 Iddio mi ha mandato innanzi perchè foste conservati in vita, e poteste avere gli alimenti necessari.
8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio. Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il territorio d’Egitto.8 Non per volontà vostra sono stato mandato qui, ma per consiglio di Dio, il quale m'ha fatto essere come padre del Faraone, signore di tutta la sua casa, e governatore di tutto l'Egitto.
9 Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: “Così dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto l’Egitto. Vieni quaggiù presso di me senza tardare.9 Affrettatevi a tornare al padre mio, e ditegli: - Questo ti fa sapere il figlio tuo Giuseppe: " Iddio mi ha posto a capo di tutto l'Egitto; vieni a me, non indugiare;
10 Abiterai nella terra di Gosen e starai vicino a me tu con i tuoi figli e i figli dei tuoi figli, le tue greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi.10 abiterai nella terra di Gessen, e starai vicino a me, tu, i tuoi figli, i figli de' tuoi figli, le pecore, gli armenti, e tutto quel che possiedi.
11 Là io provvederò al tuo sostentamento, poiché la carestia durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell’indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi”.11 Ivi io ti manterrò, giacchè vi saranno altri cinque anni di fame, acciò tu non perisca, tu, la tua casa, e tutto quello che ti appartiene ". -
12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla!12 Ecco, gli occhi vostri e gli occhi del mio fratello Beniamino veggono come io in persona vi parlo.
13 Riferite a mio padre tutta la gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre».13 Annunziate a mio padre tutta la mia gloria, e tutto quel che avete veduto in Egitto. Affrettatevi, e conducetelo a me».
14 Allora egli si gettò al collo di suo fratello Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva, stretto al suo collo.14 Poi, gettate di nuovo le braccia al collo di Beniamino suo fratello, pianse, mentre questi similmente piangeva sul collo di lui.
15 Poi baciò tutti i fratelli e pianse. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui.
15 E baciò Giuseppe tutti i suoi fratelli, piangendo con ciascuno di loro. Dopo di che, presero animo a parlargli.
16 Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: «Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.16 Si seppe dunque, e se ne sparse la voce per tutta la corte del re, che erano arrivati i fratelli di Giuseppe. Se ne rallegrò il Faraone con tutti i suoi ministri,
17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Di’ ai tuoi fratelli: “Fate così: caricate le cavalcature, partite e andate nella terra di Canaan.17 e disse a Giuseppe di dare ai suoi fratelli quest'ordine: «Caricate i giumenti, e tornate nella terra di Canaan;
18 Prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me: io vi darò il meglio del territorio d’Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra”.18 di lì conducete via il padre vostro e la parentela, e venite a me; vi metterò a parte di tutti i beni dell'Egitto, acciò gustiate il midollo della terra».
19 Quanto a te, da’ loro questo comando: “Fate così: prendete con voi dalla terra d’Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, caricate vostro padre e venite.19 [Disse il Faraone a Giuseppe]: «Dà ordine che prendano carri d'Egitto per il trasporto dei bambini e delle mogli; e dì loro: - Prendete il padre vostro, ed affrettatevi a venire quanto prima;
20 Non abbiate rincrescimento per i vostri beni, perché il meglio di tutta la terra d’Egitto sarà vostro”».
20 non vi date pena delle vostre masserizie, perchè tutte le ricchezze dell'Egitto saranno vostre -».
21 Così fecero i figli d’Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l’ordine del faraone e consegnò loro una provvista per il viaggio.21 Fecero i figli d'Israele quel che era stato loro detto. E Giuseppe dette loro i carri, secondo l'ordine del Faraone, e le provviste per il viaggio.
22 Diede a tutti un cambio di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d’argento e cinque cambi di abiti.22 Fece anche dare due vesti a ciascuno; a Beniamino poi dette trecento monete d'argento, e cinque vesti preziose.
23 Inoltre mandò al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell’Egitto e dieci asine cariche di frumento, pane e viveri per il viaggio del padre.23 Al padre suo mandò altrettanto danaro ed altrettante vesti, aggiungendovi dieci asini carichi di tutti i prodotti dell'Egitto, ed altrettante asine cariche di grano e di pane per il viaggio.
24 Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: «Non litigate durante il viaggio!».
24 Congedò dunque i fratelli, e quando partivano disse loro: «Non vi questionate nel viaggio».
25 Così essi salirono dall’Egitto e arrivarono nella terra di Canaan, dal loro padre Giacobbe,25 Quelli partiti dall'Egitto vennero nella terra di Canaan al padre loro Giacobbe,
26 e gli riferirono: «Giuseppe è ancora vivo, anzi governa lui tutto il territorio d’Egitto!». Ma il suo cuore rimase freddo, perché non poteva credere loro.26 e gli annunziarono e dissero: «Il figlio tuo Giuseppe è vivo, e comanda a tutta la terra d'Egitto». Il che udendo Giacobbe, come svegliato da un grave sonno, pure non credeva loro.
27 Quando però gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che Giuseppe gli aveva mandato per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò.27 Ma quelli gli riferivano per ordine tutto l'accaduto. Quando poi vide i carri, e tutte le cose che Giuseppe aveva mandato, si sentì rivivere,
28 Israele disse: «Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Voglio andare a vederlo, prima di morire!».28 e disse: «Mi basta che Giuseppe figlio mio viva ancora; andrò a rivederlo, prima di morire».