Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 29


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Qui facit misericordiam f?neratur proximo suo :
et qui prævalet manu mandata servat.
1 Quello che fae misericordia, prèsta al prossimo suo; e chi è largo e splendido, osserva li comandamenti.
2 F?nerare proximo tuo in tempore necessitatis illius :
et iterum redde proximo in tempore suo.
2 Prèsta al prossimo tuo nel tempo della sua necessitade, e ancora rendi al prossimo nel tempo suo.
3 Confirma verbum, et fideliter age cum illo :
et in omni tempore invenies quod tibi necessarium est.
3 Conferma la parola tua, e fa fedelmente con lui; e in ogni tempo troverai quello che t'è necessario.
4 Multi quasi inventionem æstimaverunt f?nus,
et præstiterunt molestiam his qui se adjuverunt.
4 Molti stimarono lo prèsto sì come uno trovamento, e prestarono gravezza a coloro che li aiutarono.
5 Donec accipiant, osculantur manus dantis,
et in promissionibus humiliant vocem suam :
5 Infino ch' elli ricevono, basciano le mani di colui che dà, e umiliano la loro voce nella promissione.
6 et in tempore redditionis postulabit tempus,
et loquetur verba tædii et murmurationum,
et tempus causabitur.
6 E nel tempo dello rimeritare domanderanno. Enel tempo, e parleranno parole increscevoli, e causerassi il tempo del mormoramento.
7 Si autem potuerit reddere, adversabitur :
solidi vix reddet dimidium,
et computabit illud quasi inventionem :
7 E s'elli potrae rendere, si li sarà contrario, e appena del soldo renderà il mezzo; e computarae quello, come se tu l'avessi trovato.
8 sin autem, fraudabit illum pecunia sua,
et possidebit illum inimicum gratis :
8 Ma se lui non potrà (ritenere che non la restituisca), cercherà di defraudarti, e diventerà tuo nimico per sua propria voglia.
9 et convitia et maledicta reddet illi,
et pro honore et beneficio reddet illi contumeliam.
9 Villania e mali detti ti renderae, e per lo onore e per lo beneficio ti renderà villanie.
10 Multi non causa nequitiæ non f?nerati sunt,
sed fraudari gratis timuerunt.
10 Molti non per cagione di malvagitade non prestarono, ma temerono d' essere defraudati spontaneamente.
11 Verumtamen super humilem animo fortior esto,
et pro eleemosyna non trahas illum.
11 E per tanto sii di forte animo sopra lo umile, e per la limosina non lo ti fare venire dietro.
12 Propter mandatum assume pauperem,
et propter inopiam ejus ne dimittas eum vacuum.
12 Per lo comandamento ricevi il povero; e per inopia nollo lasciare ire da te vuoto.
13 Perde pecuniam propter fratrem et amicum tuum,
et non abscondas illam sub lapide in perditionem.
13 Perdi la pecunia per lo tuo fratello e per lo amico, e non la nascondere sotto la pietra in perdizione.
14 Pone thesaurum tuum in præceptis Altissimi,
et proderit tibi magis quam aurum.
14 Poni il tesoro tuo nelli comandamenti di Dio, e gioverae più che tutto l'oro.
15 Conclude eleemosynam in corde pauperis,
et hæc pro te exorabit ab omni malo.
15 Rinchiudi la limosina nel seno del povero, e questa medesima adorerae per te, e liberaratti da ogni male.
16 Super scutum potentis16 (La limosina dello uomo è sì come uno sacchetto con lui, e conserverae la grazia dell' uomo, sì come la pupilla dell' occhio).
17 et super lanceam
17 (E poi si rilevarae e rimeritarae a loro la retribuzione, a ciascuno nel capo loro). Sopra il scudo del potente, e più che lancia, combatterà contro al nimico tuo.
18 adversus inimicum tuum pugnabit.
18 Il buono uomo farae fede al prossimo suo;
19 Vir bonus fidem facit pro proximo suo :
et qui perdiderit confusionem derelinquet sibi.
19 e chi la perderae, si farae confusione.
20 Gratiam fidejussoris ne obliviscaris :
dedit enim pro te animam suam.
20 Non dimenticare la grazia di quello che è stato per te securità; per che ello diede per te l'anima sua.
21 Repromissorem fugit peccator et immundus.
21 Il peccatore schifa la repromissione.
22 Bona repromissoris sibi ascribit peccator :
et ingratus sensu derelinquet liberantem se.
22 Il peccatore intitola a sè li beni del promettitore; e colui che è isconoscente per senno ch' egli abbandonoe colui che liberoe lui.
23 Vir repromittit de proximo suo :
et cum perdiderit reverentiam, derelinquetur ab eo.
23 L'uomo ripromette del prossimo suo; e quando egli averae perduto la reverenza, sarà abbandonato da lui.
24 Repromissio nequissima multos perdidit dirigentes,
et commovit illos quasi fluctus maris.
24 La malvagissima promissione molti dirizzanti perse, e commosse coloro sì come tempesta di mare.
25 Viros potentes gyrans migrare fecit,
et vagati sunt in gentibus alienis.
25 Avvolgendosi fece passare altrove uomini potenti, e andarono vagabondi in genti straniere.
26 Peccator transgrediens mandatum Domini incidet in promissionem nequam :
et qui conatur multa agere incidet in judicium.
26 Lo peccatore, trapassante li comandamenti del Signore, caderà nella malvagia repromissione; e colui che sforzerae molte cose, cadrae nel giudicio.
27 Recupera proximum secundum virtutem tuam,
et attende tibi ne incidas.
27 Ricupera il prossimo secondo la possanza tua, e attendi a te sì che tu non caggi.
28 Initium vitæ hominis, aqua et panis,
et vestimentum, et domus protegens turpitudinem.
28 Il principio della vita dell' uomo vuole acqua e pane, vestimento e casa che ricopra la vergogna.
29 Melior est victus pauperis sub tegmine asserum
quam epulæ splendidæ in peregre sine domicilio.
29 Meglio è la vita del povero sotto il coperto d'assi, che molti conviti in peregrinazione sanza casa.
30 Minimum pro magno placeat tibi,
et improperium peregrinationis non audies.
30 Statti contento di quel poco che tu hai, e non udirailo impropero della peregrinazione.
31 Vita nequam hospitandi de domo in domum :
et ubi hospitabitur non fiducialiter aget, nec aperiet os.
31 La vita mala è andar peregrino di casa in casa; e dove albergherae, non sarà con fiducia, e non aprirà la bocca sua.
32 Hospitabitur, et pascet, et potabit ingratos,
et ad hæc amara audiet :
32 Albergherae e pascerassi, e sosterrà li ingrati, e udirà molte cose dispiacevoli.
33 transi, hospes, et orna mensam,
et quæ in manu habes ciba ceteros.
33 (E saralli detto): va, ospite, e prepara la mensa (tua); e di quelle cose che tu hai, pasci gli altri.
34 Exi a facie honoris amicorum meorum :
necessitudine domus meæ hospitio mihi factus est frater.
34 Esci fuori dalla faccia delli miei amici; dal bisogno della mia casa egli è venuto il mio fratello.
35 Gravia hæc homini habenti sensum :
correptio domus, et improperium f?neratoris.
35 Queste cose sono gravi a uomo sensato; la correzion della casa, e lo improperio di colui che prèsta.