Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 29


font
VULGATABIBBIA RICCIOTTI
1 Qui facit misericordiam f?neratur proximo suo :
et qui prævalet manu mandata servat.
1 - Chi pratica la misericordia, impresta al suo prossimo e chi gli dà una mano, osserva i comandamenti.
2 F?nerare proximo tuo in tempore necessitatis illius :
et iterum redde proximo in tempore suo.
2 Presta al tuo prossimo nel tempo del suo bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo a tempo dovuto.
3 Confirma verbum, et fideliter age cum illo :
et in omni tempore invenies quod tibi necessarium est.
3 Mantieni la parola e diportati fedelmente con lui, e in ogni tempo troverai ciò che ti occorre.
4 Multi quasi inventionem æstimaverunt f?nus,
et præstiterunt molestiam his qui se adjuverunt.
4 Per molti un imprestito è come roba trovata, e procacciali noie a chi gli ha aiutati.
5 Donec accipiant, osculantur manus dantis,
et in promissionibus humiliant vocem suam :
5 Finché ricevono, bacian la mano di chi dà, e in promesse umilian la voce;
6 et in tempore redditionis postulabit tempus,
et loquetur verba tædii et murmurationum,
et tempus causabitur.
6 ma al momento di restituire, [ognuno] chiede tempo, e dà parole di rincrescimento e di rammarico, e incolpa i tempi.
7 Si autem potuerit reddere, adversabitur :
solidi vix reddet dimidium,
et computabit illud quasi inventionem :
7 E s'è in grado di restituire, ricalcitra e rende appena la metà della somma, e [il creditore] può considerar [quel poco] come tanto di trovato.
8 sin autem, fraudabit illum pecunia sua,
et possidebit illum inimicum gratis :
8 Se poi non è [in grado], lo defrauda del suo danaro, e quegli l'avrà come nemico, gratuitamente.
9 et convitia et maledicta reddet illi,
et pro honore et beneficio reddet illi contumeliam.
9 E con ingiurie e maledizioni lo ripagherà, e in luogo di onori e benefici gli renderà oltraggio.
10 Multi non causa nequitiæ non f?nerati sunt,
sed fraudari gratis timuerunt.
10 Molti non danno in prestito non già per malvagità, ma [perchè] temono d'esser defraudati gratuitamente.
11 Verumtamen super humilem animo fortior esto,
et pro eleemosyna non trahas illum.
11 Tuttavia verso il tapino sii generoso d'animo, e non lo tirare in lungo nel [fargli] limosina.
12 Propter mandatum assume pauperem,
et propter inopiam ejus ne dimittas eum vacuum.
12 A motivo del comandamento soccorri il povero, e per la sua indigenza non lo rimandare a mani vuote.
13 Perde pecuniam propter fratrem et amicum tuum,
et non abscondas illam sub lapide in perditionem.
13 Perdi pure il danaro per il tuo fratello e amico, e non lo nasconder sotto una pietra [perchè s'arrugginisca e vada] In malora.
14 Pone thesaurum tuum in præceptis Altissimi,
et proderit tibi magis quam aurum.
14 Disponi del tuo tesoro secondo i comandamenti dell'Altissimo, e ti gioverà più che l'oro.
15 Conclude eleemosynam in corde pauperis,
et hæc pro te exorabit ab omni malo.
15 Chiudi la limosina nel cuor del povero, ed essa t'impetrerà [la liberazione] da ogni male.
16 Super scutum potentis16 Meglio d'uno scudo potente e di [robusta] lancia, essa combatterà per te contro il tuo nemico.
17 et super lanceam
17 -
18 adversus inimicum tuum pugnabit.
18 -
19 Vir bonus fidem facit pro proximo suo :
et qui perdiderit confusionem derelinquet sibi.
19 L'uomo dabbene presta mallevadoria per il suo prossimo; e chi ha perduto il pudore, l'abbandona a se stesso.
20 Gratiam fidejussoris ne obliviscaris :
dedit enim pro te animam suam.
20 La cortesia del mallevadore non la dimenticare, chè per te ha esposto se stesso;
21 Repromissorem fugit peccator et immundus.
21 è il peccatore e l'immondo che fugge il garante.
22 Bona repromissoris sibi ascribit peccator :
et ingratus sensu derelinquet liberantem se.
22 I beni del garante si appropria il peccatore, e l'ingrato di cuore abbandona il suo liberatore.
23 Vir repromittit de proximo suo :
et cum perdiderit reverentiam, derelinquetur ab eo.
23 Un uomo si fa garante del suo prossimo, e questi perduto [ogni] pudore, l'abbandona!
24 Repromissio nequissima multos perdidit dirigentes,
et commovit illos quasi fluctus maris.
24 La mallevadoria imprudente rovinò molti benestanti, e li travolse come un'ondata di mare.
25 Viros potentes gyrans migrare fecit,
et vagati sunt in gentibus alienis.
25 Uomini facoltosi cacciò lontano [dalle proprie case], e andaron vagando tra genti straniere.
26 Peccator transgrediens mandatum Domini incidet in promissionem nequam :
et qui conatur multa agere incidet in judicium.
26 Il peccatore che trasgredisce il comandamento del Signore incapperà in mallevadorie disastrose, e chi cerca far molti affari, incapperà in condanne.
27 Recupera proximum secundum virtutem tuam,
et attende tibi ne incidas.
27 Soccorri il prossimo a seconda delle tue forze, e bada a te stesso, che tu non abbia a cadere.
28 Initium vitæ hominis, aqua et panis,
et vestimentum, et domus protegens turpitudinem.
28 La prima cosa per la vita dell'uomo è l'acqua e il pane e [poi] le vesti e una casa per coprir ciò ch'è vergogna.
29 Melior est victus pauperis sub tegmine asserum
quam epulæ splendidæ in peregre sine domicilio.
29 Meglio il vitto del povero sotto un tetto di tavole, che i sontuosi banchetti in casa d'altri, quando non s'ha la propria.
30 Minimum pro magno placeat tibi,
et improperium peregrinationis non audies.
30 Contentati del poco come del molto, e non udrai rinfacciarti d'essere un estraneo.
31 Vita nequam hospitandi de domo in domum :
et ubi hospitabitur non fiducialiter aget, nec aperiet os.
31 Triste cosa l'andar peregrinando di casa in casa e là dove uno è ospite, non osa muoversi liberamente, non apre bocca.
32 Hospitabitur, et pascet, et potabit ingratos,
et ad hæc amara audiet :
32 E' ospite e darà da mangiare e da bere senz'averne un grazie, e udrà per giunta parole amare.
33 transi, hospes, et orna mensam,
et quæ in manu habes ciba ceteros.
33 « Entra, il forestiero, e apparecchia la mensa, e se hai qualcosa alla mano, dà da mangiare [a me] e agli altri ».
34 Exi a facie honoris amicorum meorum :
necessitudine domus meæ hospitio mihi factus est frater.
34 « Vattene, [o forestiero], lontano da questo splendore riservato ai miei amici; ho bisogno della casa, m'è giunto ospite un mio fratello».
35 Gravia hæc homini habenti sensum :
correptio domus, et improperium f?neratoris.
35 Dure cose son queste per un uomo che ha sentimento: il rimprovero del [padroni di casa e il rimbrotto di chi ha dato in prestito.