Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 24


font
VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Sapientia laudabit animam suam,
et in Deo honorabitur,
et in medio populi sui gloriabitur,
1 La sapienza fa il proprio elogio,
in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria.
2 et in ecclesiis Altissimi aperiet os suum,
et in conspectu virtutis illius gloriabitur,
2 Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca,
dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria:
3 et in medio populi sui exaltabitur,
et in plenitudine sancta admirabitur,
3 «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo
e come nube ho ricoperto la terra.
4 et in multitudine electorum habebit laudem,
et inter benedictos benedicetur, dicens :
4 Io ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
5 Ego ex ore Altissimi prodivi,
primogenita ante omnem creaturam.
5 Ho percorso da sola il giro del cielo,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
6 Ego feci in cælis ut oriretur lumen indeficiens,
et sicut nebula texi omnem terram.
6 Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
7 Ego in altissimis habitavi,
et thronus meus in columna nubis.
7 Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo,
qualcuno nel cui territorio potessi risiedere.
8 Gyrum cæli circuivi sola,
et profundum abyssi penetravi :
in fluctibus maris ambulavi.
8 Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine,
colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi eredità in Israele”.
9 Et in omni terra steti :
et in omni populo,
9 Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato,
per tutta l’eternità non verrò meno.
10 et in omni gente primatum habui :
10 Nella tenda santa davanti a lui ho officiato
e così mi sono stabilita in Sion.
11 et omnium excellentium et humilium corda virtute calcavi.
Et in his omnibus requiem quæsivi,
et in hæreditate Domini morabor.
11 Nella città che egli ama mi ha fatto abitare
e in Gerusalemme è il mio potere.
12 Tunc præcepit, et dixit mihi Creator omnium :
et qui creavit me, requievit in tabernaculo meo.
12 Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore è la mia eredità.
13 Et dixit mihi : In Jacob inhabita,
et in Israël hæreditare,
et in electis meis mitte radices.
13 Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell’Ermon.
14 Ab initio et ante sæcula creata sum,
et usque ad futurum sæculum non desinam :
et in habitatione sancta coram ipso ministravi.
14 Sono cresciuta come una palma in Engàddi
e come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura
e come un platano mi sono elevata.
15 Et sic in Sion firmata sum,
et in civitate sanctificata similiter requievi,
et in Jerusalem potestas mea.
15 Come cinnamòmo e balsamo di aromi,
come mirra scelta ho sparso profumo,
come gàlbano, ònice e storace,
come nuvola d’incenso nella tenda.
16 Et radicavi in populo honorificato,
et in parte Dei mei hæreditas illius,
et in plenitudine sanctorum detentio mea.
16 Come un terebinto io ho esteso i miei rami
e i miei rami sono piacevoli e belli.
17 Quasi cedrus exaltata sum in Libano,
et quasi cypressus in monte Sion :
17 Io come vite ho prodotto splendidi germogli
e i miei fiori danno frutti di gloria e ricchezza.
18 quasi palma exaltata sum in Cades,
et quasi plantatio rosæ in Jericho :
18 Io sono la madre del bell’amore e del timore,
della conoscenza e della santa speranza;
eterna, sono donata a tutti i miei figli,
a coloro che sono scelti da lui.
19 quasi oliva speciosa in campis,
et quasi platanus exaltata sum juxta aquam in plateis.
19 Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei frutti,
20 Sicut cinnamomum et balsamum aromatizans odorem dedi ;
quasi myrrha electa dedi suavitatem odoris :
20 perché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi vale più del favo di miele.
21 et quasi storax, et galbanus, et ungula, et gutta,
et quasi Libanus non incisus vaporavi habitationem meam,
et quasi balsamum non mistum odor meus.
21 Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me avranno ancora sete.
22 Ego quasi terebinthus extendi ramos meos,
et rami mei honoris et gratiæ.
22 Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà».
23 Ego quasi vitis fructificavi suavitatem odoris :
et flores mei fructus honoris et honestatis.
23 Tutto questo è il libro dell’alleanza del Dio altissimo,
la legge che Mosè ci ha prescritto,
eredità per le assemblee di Giacobbe.
24 Ego mater pulchræ dilectionis, et timoris,
et agnitionis, et sanctæ spei.
24 Non cessate di rafforzarvi nel Signore,
aderite a lui perché vi dia vigore.
Il Signore onnipotente è l’unico Dio
e non c’è altro salvatore al di fuori di lui.
25 In me gratia omnis viæ et veritatis :
in me omnis spes vitæ et virtutis.
25 Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione delle primizie,
26 Transite ad me, omnes qui concupiscitis me,
et a generationibus meis implemini :
26 effonde intelligenza come l’Eufrate
e come il Giordano nei giorni della mietitura,
27 spiritus enim meus super mel dulcis,
et hæreditas mea super mel et favum.
27 come luce irradia la dottrina,
come il Ghicon nei giorni della vendemmia.
28 Memoria mea in generationes sæculorum.
28 Il primo uomo non ne ha esaurito la conoscenza
e così l’ultimo non l’ha mai pienamente indagata.
29 Qui edunt me, adhuc esurient,
et qui bibunt me, adhuc sitient.
29 Il suo pensiero infatti è più vasto del mare
e il suo consiglio è più profondo del grande abisso.
30 Qui audit me non confundetur,
et qui operantur in me non peccabunt :
30 Io, come un canale che esce da un fiume
e come un acquedotto che entra in un giardino,
31 qui elucidant me, vitam æternam habebunt.
31 ho detto: «Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola».
Ma ecco, il mio canale è diventato un fiume
e il mio fiume è diventato un mare.
32 Hæc omnia liber vitæ,
et testamentum Altissimi, et agnitio veritatis.
32 Farò ancora splendere la dottrina come l’aurora,
la farò brillare molto lontano.
33 Legem mandavit Moyses in præceptis justitiarum,
et hæreditatem domui Jacob,
et Israël promissiones.
33 Riverserò ancora l’insegnamento come profezia,
lo lascerò alle generazioni future.
34 Posuit David, puero suo,
excitare regem ex ipso fortissimum,
et in throno honoris sedentem in sempiternum.
34 Vedete che non ho faticato solo per me,
ma per tutti quelli che la cercano.
35 Qui implet quasi Phison sapientiam,
et sicut Tigris in diebus novorum :
36 qui adimplet quasi Euphrates sensum,
qui multiplicat quasi Jordanis in tempore messis :
37 qui mittit disciplinam sicut lucem,
et assistens quasi Gehon in die vindemiæ.
38 Qui perficit primus scire ipsam,
et infirmior non investigabit eam.
39 A mari enim abundavit cogitatio ejus,
et consilium illius ab abysso magna.
40 Ego sapientia effudi flumina :
41 ego quasi trames aquæ immensæ de fluvio :
ego quasi fluvii dioryx,
et sicut aquæductus exivi de paradiso.
42 Dixi : Rigabo hortum meum plantationum,
et inebriabo prati mei fructum.
43 Et ecce factus est mihi trames abundans,
et fluvius meus appropinquavit ad mare :
44 quoniam doctrinam quasi antelucanum illumino omnibus,
et enarrabo illam usque ad longinquum.
45 Penetrabo omnes inferiores partes terræ,
et inspiciam omnes dormientes,
et illuminabo omnes sperantes in Domino.
46 Adhuc doctrinam quasi prophetiam effundam,
et relinquam illam quærentibus sapientiam,
et non desinam in progenies illorum usque in ævum sanctum.
47 Videte quoniam non soli mihi laboravi,
sed omnibus exquirentibus veritatem.