Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Siracide 32


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NOVA VULGATABIBBIA MARTINI
1 Rectorem te posuerunt? Noli extolli:
esto in illis quasi unus ex ipsis.
1 Se' tu fatto capo? non insuperbirti: sii tra di loro, come uno di loro.
2 Curam illorum habe et sic conside
et omni cura tua explicita recumbe,
2 Abbi cura di essi, e dopo che avrai pienamente soddisfatto all'ufficio tuo, va a metterti a tavola;
3 ut laeteris propter illos
et decentiae gratia accipias coronam
et dignationem consequaris corrogationis.
3 Affinchè eglino siano a te di allegrezza, e per decoroso ornamento tu riceva la corona, e ne ottenga l'onore delle porzioni messe a parte per te.
4 Loquere, maior natu: decet enim te
4 Tu maggiore di età, cui si conviene di essere il primo a parlare, parla
5 primum verbum in diligenti scientia;
et non impedias musicam.
5 Con iscelta dottrina, e non disturbare l'armonia.
6 Ubi convivium, non effundas sermonem
et importune noli extolli in sapientia tua.
6 Dove non è chi ascolti, non buttar via le parole, e non volere a mal tempo far pompa di tua saggezza.
7 Gemmula carbunculi in ornamento auri,
et concentus musicorum in convivio vini;
7 Un concerto di musica in un convito, dove si beve, è come un prezioso carbonchio legato in oro.
8 sicut in fabricatione aurea signum est smaragdi,
sic numerus musicorum in iucundo et moderato vino.
8 L'armonia de' cantori col giocondo, e moderato bere, è come uno smeraldo incastrato in anello di oro.
9 Audi tacens, et pro reverentia accedet tibi bona gratia.
9 Ascolta in silenzio, e colla tua ritenutezza ti concilierai amore.
10 Adulescens, loquere in tua causa vix;
10 Giovinetto parla al bisogno a mala pena.
11 bis, si interrogatus fueris.
11 Interrogato due volte, ristrìngi in poco la tua risposta.
12 Recapitula sermonem, in paucis multa;
esto quasi scius et simul tacens.
12 In molte cose diportati come ignorante, e ascolta tacendo, e domandando.
13 In medio magnatorum non praesumas
et, ubi sunt senes, non multum loquaris.
13 In mezzo ai grandi non ti azzardare, e dove sono vecchj, non parlar molto.
14 Ante tonitruum praeibit coruscatio,
et ante verecundum praeibit gratia.
14 La grandine è preceduta dal lampo, e la verecondia è preceduta dalla buona grazia, e la tua ritenutezza farà, che tu sii ben veduto.
15 Et hora surgendi non te trices;
praecurre autem prior in domum tuam
et illic avocare et illic lude
15 E quando è tempo di alzarti, non istare a bada: vattene il primo a tua casa, ed ivi divertiti, e scherza,
16 et age conceptiones tuas
et noli peccare in verbo superbo.
16 E fa quel, che ti piace, ma senza peccare, o parlar con superbia.
17 Et super his omnibus benedicito Dominum, qui fecit te
et inebriantem te ab omnibus bonis suis.
17 E dopo tutto questo benedici il Signore, che ti ha fatto, e ti inebria con tutti i suoi beni.
18 Qui timet Dominum, excipiet doctrinam;
et, qui vigilaverint ad illum, invenient benedictionem.
18 Chi teme il Signore, abbraccerà gli insegnamenti di lui; e quelli, che di buon mattino lo cercano, troveranno benedizione.
19 Qui quaerit legem, replebitur ab ea; et, qui insidiose agit, scandalizabiturin ea.
19 Chi ama la legge, da lei sarà fatto ricco: ma chi opera con finzione, prenderà da lei occasione di inciampo.
20 Qui timent Dominum, invenient iudicium iustum
et iustitias quasi lumen accendent.
20 Quelli, che temono il Signore, sapran far giudizio di quello, che è giusto, e la loro giustizia sarà quasi accesa face.
21 Peccator homo vitabit correptionem
et secundum voluntatem suam inveniet comparationem.
21 L'uom peccatore fugge la riprensione, e trova de' paragoni secondo la sua volontà.
22 Vir consilii non despiciet intellegentiam;
alienus et superbus non pertimescet timorem.
22 L'uomo, che ha prudenza, non trascura di ben riflettere: l'uomo, che non ne ha, e il superbo non teme mai nulla;
23
23 Anche dopo aver operato da se, senza consiglio; ma le sue stesse intra prese il condanneranno.
24 Fili, sine consilio nihil facias
et post factum non paenitebis.
24 Figliuolo, non far cosa veruna senza consiglio, e non avrai da pentirti dopo il fatto.
25 In via ruinae non eas
et non offendes bis in lapides;
ne credas te viae inexploratae,
ne ponas animae tuae scandalum.
25 Non camminare per istrade rovinose, e non inciamperai nei sassi, e non ti impegnare in una strada faticosa per non esporre alle cadale l'anima tua:
26 Et a filiis tuis cave
et a domesticis tuis attende.
26 Guardati anche da' propri figliuoli, e pon mente alla gente di tua casa.
27 In omni opere tuo confide animae tuae:
haec est enim conservatio mandatorum.
27 In ogni opra tua segni la fede dell'anima tua, perché in questo sta l'osservanza de' comandamenti.
28 Qui credit legi, attendit mandatis;
et, qui confidit in Domino, non minorabitur.
28 Chi è fedele a Dio, è intento a' suoi comandamenti; e chi confida in lui, non iscapiterà.