Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Qoelet 10


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NOVA VULGATALA SACRA BIBBIA
1 Muscae morientes perdunt et corrumpunt oleum unguentarii.
Gravior quam sapientia et gloria est parva stultitia.
1 Una mosca morta manda a male tutto un vasetto di unguento, un po' di stoltezza ha più peso della sapienza e della gloria.
2 Cor sapientis in dextera eius,
et cor stulti in sinistra illius.
2 Il sapiente ha il cuore alla sua destra, lo stolto alla sua sinistra.
3 Sed et in via stultus ambulans, cum ipse insipiens sit, omnes stultosaestimat.
3 Anche per strada, mentre cammina, lo stolto non ha cervello e intanto pensa di tutti che sono stolti.
4 Si spiritus potestatem habentis ascenderit contra te, locum tuum ne dimiseris,quia lenitas faciet cessare peccata maxima.
4 Se l'ira di un potente ti assale, non abbandonare il tuo posto, perché la mansuetudine pone rimedio a errori anche grandi.
5 Est malum, quod vidi sub sole quasi errorem egredientem a facie principis:5 Un altro male ho visto sotto il sole: il comportamento avventato di chi comanda.
6 positum stultum in dignitate sublimi et divites sedere deorsum.6 Lo stolto è stato posto a coprire alte cariche e i potenti giacciono nelle più umili posizioni.
7 Vidi servos inequis et principes ambulantes super terram quasi servos.7 Ho visto servi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come servi.
8 Qui fodit foveam,incidet in eam;
et, qui dissipat murum, mordebit eum coluber.
8 Chi scava una fossa, ci può cadere, e chi demolisce un muro, può essere morso da una serpe.
9 Qui excidit lapides, affligetur in eis;
et, qui scindit ligna, periclitabitur ex eis.
9 Chi trasporta pietre, si può ferire, e chi taglia la legna, si può far male.
10 Si retusum fuerit ferrum, et aciem eius non exacueris, labor multiplicabitur,sed lucrum industriae erit sapientia.
10 Se il ferro si ottunde e non gli si fa di nuovo il filo, si deve aumentare lo sforzo: il vantaggio di chi si impegna è la sapienza.
11 Si mordeat serpens incantatione neglecta, nihil lucri habet incantator.
11 Se un serpente non incantato morde l'incantatore, per questo non c'è più speranza.
12 Verba oris sapientis gratia,
et labia insipientis praecipitabunt eum.
12 Le parole che escono dalla bocca del sapiente gli portano favore, ma quelle che escono dalle labbra dello stolto lo mandano in rovina.
13 Initium verborum eius stultitia,
et novissimum oris illius insipientia mala.
13 Se l'inizio dei suoi discorsi è stoltezza, la fine di ciò che dice è funesta follia.
14 Stultus verba multiplicat:
“ Ignorat homo quid futurum sit;
et, quid post se futurum sit, quis ei poterit indicare?”.
14 Lo stolto moltiplica le parole, per quanto l'uomo non sappia che cosa avverrà, perché nessuno gli può dire che cosa avverrà in futuro.
15 Labor stultorum affliget eos,
qui nesciunt in urbem pergere.
15 La fatica dello stolto lo spossa, perché non sa andare in città.
16 Vae tibi, terra, cuius rex puer est,
et cuius principes mane comedunt.
16 Guai a te, o terra governata da un re che è un ragazzo, e i cui grandi pranzano al mattino.
17 Beata terra, cuius rex nobilis est,
et cuius principes vescuntur in tempore suo
ad reficiendum et non ad luxuriam.
17 Felice te, o terra governata da un re nobile, e i cui grandi mangiano quando è il momento.
18 In pigris manibus humiliabitur contignatio,
et in remissis perstillabit domus.
18 Per la pigrizia delle mani crolla il soffitto, e per la loro inerzia pioverà in casa.
19 In risum faciunt epulas;
vinum laetificat vitam,
et pecunia praestat omnia.
19 Per divertirsi mangiano e il vino rallegra la vita: il danaro poi provvede a tutto.
20 In cogitatione tua regi ne detrahas
et in secreto cubiculi tui ne maledixeris diviti,
quia et aves caeli portabunt vocem tuam,
et, qui habet pennas, annuntiabit sententiam.
20 Non parlar male del re nemmeno nella tua mente e non parlar male del potente nemmeno nella tua stanza da letto, perché un uccello dell'aria riferirà le tue parole e un signore delle ali dirà i tuoi discorsi.