Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Proverbi 28


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Fugit impius, nemine persequente;
iustus autem quasi leo confidens.
1 L'empio fugge senza che nessuno lo perseguiti, ma il giusto è franco come un leone, e senza paura.
2 Propter peccata terrae multi principes eius;
et propter hominem intellegentem et sapientem
rectus ordo longior erit.
2 A causa dei peccati della terra son molti i suoi principi, ma per la sapienza di un uomo e la cognizione di ciò che si dice, la vita del principe sarà più lunga.
3 Vir pauper et calumnians pauperes
similis est imbri vehementi, in quo paratur fames.
3 Un povero che opprime i poveri è si­mile a pioggia violenta che prepara la carestia.
4 Qui derelinquunt legem, laudant impium;
qui custodiunt, succenduntur contra eum.
4 Quelli che trascuran la legge lodan l'empio, quelli che l'osservano ardono di zelo contro di lui.
5 Viri mali non intellegunt iudicium;
qui autem requirunt Dominum, animadvertunt omnia.
5 I malvagi non comprendono ciò ch'è giusto, ma quelli che cercano il Signore guardano ad ogni cosa.
6 Melior est pauper ambulans in simplicitate sua
quam perversus in viis suis, quamquam dives.
6 Meglio un povero di condotta intemerata, che un ricco di perversi costumi.
7 Qui custodit legem, filius sapiens est;
qui autem comissatores pascit, confundit patrem suum.
7 Chi osserva la legge è saggio figliolo, ma chi pasce i crapuloni fa vergogna a suo padre.
8 Qui coacervat divitias suas usuris et fenore,
liberali in pauperes congregat eas.
8 Chi ammucchia ricchezze con usura e interessi le ammassa per uno liberale verso i poveri.
9 Qui declinat aures suas, ne audiat legem,
oratio quoque eius erit exsecrabilis.
9 Chi chiude le orecchie per non sentir la legge, la sua preghiera sarà esecrabile.
10 Qui decipit iustos in via mala, in interitu suo corruet,
et simplices possidebunt bona eius.
10 Chi inganna i giusti, (menandoli) in cattiva strada, cadrà proprio nella sua fossa, e gl'innocenti saran padroni dei suoi beni.
11 Sapiens sibi videtur vir dives,
pauper autem prudens scrutabitur eum.
11 Il ricco si crede sapiente, ma il povero dotato d'intelligenza lo conoscerà a fondo.
12 In exsultatione iustorum multa gloria est,
et, cum exaltantur impii, abscondit se homo.
12 Quando trionfano i giusti, la gloria è grande, sotto il regno degli empi gli uomini vanno in rovina.
13 Qui abscondit scelera sua, non prosperabit;
qui autem confessus fuerit et reliquerit ea,
misericordiam consequetur.
13 Chi nasconde i suoi peccati non avrà bene, chi li confessa e li lascia otterrà misericordia.
14 Beatus homo, qui semper est pavidus;
qui vero indurat cor suum, corruet in malum.
14 Beato l'uomo che sempre teme, chi è duro di cuore precipiterà nel male.
15 Leo rugiens et ursus esuriens
princeps impius super populum pauperem.
15 Leone ruggente, orso affamato è un principe empio che regna sopra un popolo povero.
16 Dux indigens prudentia multos opprimet;
qui autem odit avaritiam, longi fient dies eius.
16 Il principe senza prudenza opprimerà molti con violenze, ma chi odia l'avarizia prolungherà i suoi giorni.
17 Hominem, animae cuiusdam sanguine gravatum,
si usque ad lacum fugerit, nemo sustineat.
17 L'uomo che ha sparso violentemente il sangue, anche se si getta in un baratro, nessun lo ritiene.
18 Qui ambulat simpliciter, salvus erit;
qui perversis graditur viis, subito concidet.
18 Chi cammina con rettitudine sarà salvo, chi procede per vie storte cadrà ad un tratto.
19 Qui operatur terram suam, satiabitur panibus;
qui autem sectatur otium, replebitur egestate.
19 Chi lavora la sua terra avrà pane in abbondanza, chi si dà all'ozio sarà pieno di miseria.
20 Vir fidelis multum laudabitur;
qui autem festinat ditari, non erit innocens.
20 L'uomo fedele sarà colmo di lode, ma chi ha fretta d'arricchirsi non sarà senza colpa.
21 Qui dignoscit in iudicio faciem, non benefacit;
et pro buccella panis praevaricatur homo.
21 Chi in giudizio ha riguardi personali non fa bene, è tale che per un tozzo di pane abbandona la verità.
22 Festinat ditari vir invidus,
ignorat quod egestas superveniet ei.
22 L'uomo che ha fretta d'arricchire e invidia gli altri non sa che all'improvviso gli piomberà addosso l'indigenza.
23 Qui corripit hominem, gratiam postea inveniet
magis quam ille, qui lingua blanditur.
23 Chi corregge un uomo gli sarà alla fine più accetto di chi lo inganna colle lusinghe della lingua.
24 Qui abripit aliquid a patre suo et a matre
et dicit: “ Hoc non est peccatum ”,
particeps homicidae est.
24 Chi ruba a suo padre e a sua madre, e dice che non è peccato, è compagno dell'omicida.
25 Qui desiderium dilatat, iurgia concitat;
qui vero sperat in Domino, impinguabitur.
25 Chi si vanta e si gonfia, eccita contese, chi invece spera nel Signore otterrà salute.
26 Qui confidit in corde suo, stultus est;
qui autem graditur sapienter, ipse salvabitur.
26 Chi confida nel suo cuore è uno stolto, chi invece procede con sapienza sarà salvo.
27 Qui dat pauperi, non indigebit;
qui autem occultat oculos, abundabit maledictis.
27 Chi dona al povero non avrà mai bisogno, chi disprezza colui che si raccomanda soffrirà penuria.
28 Cum surrexerint impii, abscondentur homines;
cum illi perierint, multiplicabuntur iusti.
28 Quando s'innalzeranno gli empi, la gente andrà a nascondersi, quando quelli saranno spenti, si moltiplicheranno i giusti.