Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Proverbi 28


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NOVA VULGATABIBBIA
1 Fugit impius, nemine persequente;
iustus autem quasi leo confidens.
1 L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
2 Propter peccata terrae multi principes eius;
et propter hominem intellegentem et sapientem
rectus ordo longior erit.
2 Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
3 Vir pauper et calumnians pauperes
similis est imbri vehementi, in quo paratur fames.
3 Un uomo empio che opprime i miseri
è una pioggia torrenziale che non porta pane.
4 Qui derelinquunt legem, laudant impium;
qui custodiunt, succenduntur contra eum.
4 Quelli che violano la legge lodano l'empio,
ma quanti osservano la legge gli muovono guerra.
5 Viri mali non intellegunt iudicium;
qui autem requirunt Dominum, animadvertunt omnia.
5 I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
6 Melior est pauper ambulans in simplicitate sua
quam perversus in viis suis, quamquam dives.
6 Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
7 Qui custodit legem, filius sapiens est;
qui autem comissatores pascit, confundit patrem suum.
7 Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
chi frequenta i crapuloni disonora suo padre.
8 Qui coacervat divitias suas usuris et fenore,
liberali in pauperes congregat eas.
8 Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
9 Qui declinat aures suas, ne audiat legem,
oratio quoque eius erit exsecrabilis.
9 Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
10 Qui decipit iustos in via mala, in interitu suo corruet,
et simplices possidebunt bona eius.
10 Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
11 Sapiens sibi videtur vir dives,
pauper autem prudens scrutabitur eum.
11 Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo scruta bene.
12 In exsultatione iustorum multa gloria est,
et, cum exaltantur impii, abscondit se homo.
12 Grande è la gioia quando trionfano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde.
13 Qui abscondit scelera sua, non prosperabit;
qui autem confessus fuerit et reliquerit ea,
misericordiam consequetur.
13 Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
14 Beatus homo, qui semper est pavidus;
qui vero indurat cor suum, corruet in malum.
14 Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
15 Leo rugiens et ursus esuriens
princeps impius super populum pauperem.
15 Leone ruggente e orso affamato,
tale è il malvagio che domina su un popolo povero.
16 Dux indigens prudentia multos opprimet;
qui autem odit avaritiam, longi fient dies eius.
16 Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
17 Hominem, animae cuiusdam sanguine gravatum,
si usque ad lacum fugerit, nemo sustineat.
17 Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
18 Qui ambulat simpliciter, salvus erit;
qui perversis graditur viis, subito concidet.
18 Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto.
19 Qui operatur terram suam, satiabitur panibus;
qui autem sectatur otium, replebitur egestate.
19 Chi lavora la sua terra si sazierà di pane,
chi insegue chimere si sazierà di miseria.
20 Vir fidelis multum laudabitur;
qui autem festinat ditari, non erit innocens.
20 L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
21 Qui dignoscit in iudicio faciem, non benefacit;
et pro buccella panis praevaricatur homo.
21 Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
22 Festinat ditari vir invidus,
ignorat quod egestas superveniet ei.
22 L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
23 Qui corripit hominem, gratiam postea inveniet
magis quam ille, qui lingua blanditur.
23 Chi corregge un altro troverà in fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
24 Qui abripit aliquid a patre suo et a matre
et dicit: “ Hoc non est peccatum ”,
particeps homicidae est.
24 Chi deruba il padre o la madre e dice: "Non è peccato",
è compagno dell'assassino.
25 Qui desiderium dilatat, iurgia concitat;
qui vero sperat in Domino, impinguabitur.
25 L'uomo avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore avrà successo.
26 Qui confidit in corde suo, stultus est;
qui autem graditur sapienter, ipse salvabitur.
26 Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi si comporta con saggezza sarà salvato.
27 Qui dat pauperi, non indigebit;
qui autem occultat oculos, abundabit maledictis.
27 Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
28 Cum surrexerint impii, abscondentur homines;
cum illi perierint, multiplicabuntur iusti.
28 Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.