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Lunedi, 17 giugno 2024 - San Marciano ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 6


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Dopo questo Gesù se n'andò di là dal mare di Galilea, cioè di Tiberiade:1 Dopo queste cose passò Iesù il mare di Galilea, il qual è (appresso alla città) di Tiberiade.
2 E seguitavate una gran turba, perché vedeva i miracoli fatti da lui a prò de' malati.2 E seguitavalo molta gente, imperò che vedevano gli miracoli che faceva sopra coloro che erano infermi.
3 Salì pertanto Gesù sopra un monte: ed ivi si pose a sedere co' suoi discepoli.3 E Iesù salì nel monte; e quivi sedeva con gli discepoli suoi.
4 Ed era vicina la Pasqua, solennità de' Giudei.4 Era appresso il giorno della pasca, che facevano festa gli Iudei.
5 Avendo adunque Gesù alzati gli occhi, e veduto, come una gran turba veniva da lui, disse a Filippo: Dove compreremo pane per cibar questa gente?5 E levando Iesù gli occhi, vide grande moltitudine di gente venire a lui. Disse Iesù a Filippo : onde compraremo noi il pane che costoro mangino?
6 Lo che egli diceva per far prova di lui: imperocché egli sapeva quello, che era per fare.6 Questo dicea tentandolo; imperò ch' egli sapeva bene quello ch' egli voleva fare.
7 Risposegli Filippo: Dugento denari di pane non bastano per costoro a darne un piccolo pezzo per uno.7 Respose Filippo, e disse: ducento denari non bastarebbe a comperare tanto pane, che avesse ciascuno pure uno poco.
8 Dissegli uno de' suoi discepoli, Andrea fratello di Simone Pietro:8 Disse a Iesù uno delli discepoli suoi, Andrea fratello di Simone Pietro:
9 Evvi un ragazzo, che ha cinque pani d'orzo, e due pesci: ma che è questo per tanta gente?9 egli è quivi uno fanciullo, il quale ha cinque pani di orzo e due pesci; ma questo (poco) che sarà fra tanti?
10 Ma Gesù disse: Fate, che costoro si mettano a sedere. Era quivi molta l'erba. Si misero pertanto a sedere in numero di circa cinque mila.10 Disse Iesù fate assettare la gente. E in quello luogo era di molto fieno. E ponendosi la gente a sedere, erano gli uomini per numero quasi cinque milia.
11 Prese adunque Gesù i pani: e, rese le grazie, li distribuì a coloro, che sedevano: e il simile dei pesci, fin che ne vollero.11 Allora prese Iesù il pane; e (benedisselo) dando a Dio grazie (e) distribuillo a quelli ch' erano per mangiare; e simigliantemente così fece de' pesci, quanti ne volevano (mangiare).
12 E saziati che furono, disse a' suoi discepoli: Raccogliete gli avanzi, che non vadano a male.12 Ed essendo tutti sazii, disse alli suoi discepoli: ricogliete quello ch' è avanzato, che non si perda.
13 Ed essi li raccolsero, ed empirono dodici canestri di frammenti dei cinque pani di orzo, che erano avanzati a coloro, che avevano mangiato.13 Ricolsero (gli discepoli quello ch' era rimasto), ed empirono dodici cofini de' cinque pani d'orzo (e de' due pesci) ch' erano avanzati a quelli che aveano mangiato.
14 Coloro pertanto veduto il miracolo fatto da Gesù, dissero: Questo è veramente quel Profeta, che dovea venire al mondo.14 E vedendo quelli uomini il miracolo che Iesù avea fatto, dicevano; questo è (certo) il vero profeta il qual è venuto nel mondo.
15 Ma Gesù conoscendo, che erano per venire a prenderlo per forza per farlo loro re, si fuggì di bel nuovo da se solo sul monte.15 Conoscendo adunque Iesù, che loro dovevano venire a pigliarlo, e farlo re, un' altra volta fuggitte solo nel monte.
16 Fattasi poi sera, i suoi discepoli scesero alla marina.16 E fatta la sera, discesero gli suoi discepoli al mare.
17 Ed entrati in barca andavano tragittando il mare verso Cafarnaum: ed era già bujo: e Gesù non era andato da essi.17 Ed essendo saliti sulla navicella, passorono il mare per venire in Cafarnao; e già era oscurato il giorno, e Iesù non era venuto a loro.
18 E soffiando un gran vento, il mare si alzava.18 Ma il mare per il grande vento si gonfiava.
19 Spintisi adunque innanzi circa venticinque, o trenta stadi, vedono Gesù, che camminava sul mare, e avvicinavasi alla barca, e si impaurirono.19 Avendo adunque quelli navigato quasi per venticinque ovvero tenta stadii, videno Iesù andare sopra il mare, e accostossi alla navicella; li quali temettero.
20 Ma egli disse loro: Son io, non temete.20 Onde egli li disse: io sono, non vogliate spaventarvi.
21 Bramavano pertanto di riceverlo nella barca: e tosto la barca toccò la terra, dove erano incamminati.21 Volsero adunque quelli riceverlo nella navicella; e incontanente la navicella fu alla terra, alla quale loro andavano.
22 Il dì seguente la turba, che era restata di là dal mare, aveva veduto, come altra barca non v'era fuori di una sola, e che Gesù non era entrato in quella co' suoi discepoli; ma i soli discepoli erano partiti:22 Nell' altro giorno, la turba che stava oltre il mare vide come non v' era altra navicella quivi salvo una, e come Iesù non era entrato con gli suoi discepoli nella navicella, ma soli li suoi discepoli erano andati.
23 (Sopraggiunsero però altre barche da Tiberiade presso al luogo, dove, poi ché il Signore ebbe rese le grazie, avevano mangiato quel pane.)23 Etiam sopravennero l' altre navi da Tiberiade, appresso il luogo dove aveano manducato il pane referendo grazie a Dio.
24 Avendo adunque visto la turba, che non era quivi più né Gesù, nè i suoi discepoli, entrarono anch'essi nelle barche, e andarono a Cafarnaum cercando Gesù24 Vedendo adunque la turba, che Iesù non fusse quivi, nè etiam gli suoi discepoli, salirono nelle navicelle, e vennero in Cafarnao cercando Iesù.
25 E avendolo trovato di là dal mare, gli dissero: Maestro, quando se' tu venuto qua?25 Li quali poscia che l'ebbero trovato oltre il mare, gli dissero: maestro, quando venisti in questo luogo?
26 Rispose loro Gesù, e disse: In verità, in verità vi dico: voi cercate di me non pei miracoli, che avete veduti; ma perché avete mangiato di que' pani, e ve ne siete satollati.26 Alli quali rispose Iesù in verità, in verità vi dico che voi mi chiedete, non già perchè avete veduti gli miracoli, ma sì bene perchè voi avete manducato il pane, e siete satolli.
27 Procacciatevi non quel cibo, che passa, ma quello, che dura sino alla vita eterna, il quale sarà a voi dato dal Figliuolo dell'uomo. Imperocché in lui impresse il suo sigillo il Padre Dio.27 Operate, non il cibo che perisce, ma quel che persevera in vita eterna, il quale daravvi il Figliuolo dell' uomo; imperò che il Padre ha segnato questo.
28 Essi però gli dissero: Che faremo noi per praticare opere grate a Dio?28 Quelli adunque gli dissero: che faremo a fare l'opere di Dio?
29 Rispose Gesù, e disse loro: Opera di Dio è questa, che crediate in colui, che egli ha mandato.29 Resposegli Iesù: questa è l'opra di Dio, che voi crediate in quello ch' egli ha mandato.
30 Ma quelli disser a lui: Che miracolo fai tu adunque, onde vediamo, e a te crediamo? Che fai tu?30 Quelli adunque gli dissero: quale adunque segno farai, acciò vediamo e crediamo a quello? che cosa operi?
31 I padri nostri mangiaron nel deserto la manna, come sta scritto: Diede loro a mangiare il pane del cielo.31 Gli padri nostri nel deserto manucorono la manna, come egli è scritto: dètte a loro il pane dal cielo a manucare.
32 Disse adunque loro Gesù: In verità, in verità vi dico: Non diede Mosè a voi il pane del cielo, ma il Padre mio da a voi il vero pane del cielo.32 Ai quali disse Iesù in verità, in verità vi dico, che Moisè non vi dètte il pane dal cielo, ma il Padre mio dà a voi il vero pane dal cielo.
33 Imperocché pane di Dio è quello, che dal cielo è disceso, e da al mondo la vita.33 Imperò ch' egli è il pane di Dio quello che è disceso dal cielo, ed egli dà la vita al mondo.
34 Gli dissero adunque: Signore, da' sempre a noi un tal pane.34 Quelli etiam li dissero: Signore, sempre dacci questo pane.
35 Gesù disse loro: Io sono il pane di vita: chi viene a me, non patirà fame: e chi crede in me, non avrà sete mai più.35 E disseli Iesù: io sono il pane della vita; quello che a me viene, già mai non sarà famelico; e quello che crede in me, già mai non arà sete.
36 Ma io ve l'ho detto, che e mi avete veduto, e non credete.36 Ma vi ho detto, come avete me veduto, e non avete creduto.
37 Verrà a me tutto quello, che il Padre da a me: e io non caccierò fuora chi viene a me:37 Verrà a me tutto quello che a me dà il Padre; e io non gitterò fuori quello che viene a me.
38 Perché sono disceso dal cielo non a fare la mia volontà ma la volontà di lui, che mi ha mandato.38 Imperò che discesi dal cielo, non per fare la volontà mia, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
39 E la volontà del Padre, che mi ha mandato, si è, che di tutto quello, che egli ha dato a me, nulla io ne sperda, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.39 Questa è adunque la volontà di esso Padre che mi ha mandato, che tutto quello ch' egli mi ha dato, nulla perda di lui, ma che il resusciti nell' ultimo giorno.
40 E la volontà del Padre, che mi ha mandato, si è, che chiunque conosce il Figliuolo, e crede in me, abbia la vita eterna, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.40 Certo questa è la volontà del Padre mio, il quale mi ha mandato, che ogni uomo che vede il Figliuolo, e in lui crede, egli abbia vita eterna; e io resuscitarollo nell' ultimo giorno.
41 Mormoravano perciò di lui i Giudei, perché aveva detto: Io sono quel pane vivo, che è sceso dal cielo,41 Adunque in quel giorno murmuravano gli giudei, imperò ch' egli avea detto: io sono il pane vivo, il quale son disceso dal cielo.
42 E dicevano; Costui non è egli quel Gesù figliuolo di Giuseppe, del quale noti ci sono e il padre, e la madre? Come dunque dice costui: Sono sceso dal cielo?42 E dicevano: or non è questo [Iesù] figliuolo di Iosef, il cui padre e madre conosciamo noi? Come egli dice: ch' io sono desceso dal cielo?
43 Rispose adunque Gesù, e disse loro: Non mormorate tra voi:43 Respuosegli Iesù, dicendo: non vogliate mormorare insieme.
44 Non può alcuno venire da me, se nol tragga il Padre, che mi ha mandato: e questo io lo risusciterò nell'ultimo giorno.44 Nullo può venire a me, se il Padre, che mi ha mandato, non il traesse; e resuscitarollo io nel giorno ultimo.
45 Sta scritto ne' profeti: Saranno tutti ammaestrati da Dio. Chiunque pertanto ha udito, e imparato dal Padre, viene a me.45 Egli è scritto ne' profeti, che tutti saranno discepoli di Dio. E ciascuno il quale ha udito il Padre, e hallo impreso, viene a me.
46 Non perché alcuno abbia veduto il Padre, eccetto colui, che è da Dio, questi ha veduto il Padre.46 Non che niuno vedesse il Padre, altro che colui il quale è da Dio; e questo è quello che ha veduto il Padre.
47 In verità, in verità vi dico: chi crede in me, ha la vita eterna.47 Onde io vi dico in verità, che chi crede in me, averà vita eterna.
48 Io sono il pane di vita.48 (Imperò ch' ) io sono pane di vita.
49 I padri vostri mangiarono nel deserto la manna, e morirono.49 Gli padri vostri mangiorono la manna nel deserto, e morti sono.
50 Questo è quel pane disceso dal cielo: affinchè chi ne mangerà, non muoia.50 Quivi è il pane ch' è disceso dal cielo; e chiunque mangiarà di questo pane (viverà in eterno, e) non morirà.
51 Io sono il pane vivo, che son disceso dal cielo.51 Io sono pane vivo, il quale discese dal cielo.
52 Chi di un tal pane mangerà, viverà eternamente: e il pane, che io darò, ella è la carne mia per la salute del mondo.52 E chiunque mangerà di questo pane, viverà in eterno; e il pane ch' io vi darò, egli è la mia carne per la vita del mondo.
53 Altercavano perciò tra loro i Giudei, dicendo: Come mai può costui darci a mangiare la sua carne?53 Litigavano adunque gli giudei insieme, dicendo: come puote questo dare a noi a manucare la carne sua?
54 Disse adunque loro Gesù: In verità, in verità vi dico: Se non mangerete la carne del Figliuolo dell'uomo, e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita.54 Alli quali disse Iesù: in verità, in verità io vi dico, che se voi non mangiarete la carne del Figliuolo dell' uomo, e beverete il suo sangue, non averete vita eterna.
55 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, ha la vita eterna: ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno.55 Chi manuca la mia carne, e beve il mio sangue, egli ha vita eterna; e resuscitarollo nell' ultimo giorno.
56 Imperocché la mia carne è veramente cibo, e il sangue mio veramente bevanda.56 Imperò che la carne mia veramente egli è cibo, e il sangue mio egli è veramente bere.
57 Chi mangia la mia carne, e beve il mio sangue, sta in me, e io in lui.57 Quello che manuca la mia carne, e beve il mio sangue, sta in me, e io in quello.
58 Siccome mandò me quel Padre, che vive, ed io per il Padre vivo: così chi mangerà me, viverà anch' egli per me.58 Come mi ha mandato il vivente Padre, e io vivo per il Padre; e chi mi manuca, egli viverà per me.
59 Questo è quel pane, che è disceso dal cielo. Non (sarà) come de' padri vostri, i quali mangiarono la manna, e morirono. Chi di questo pane mangia, viverà eternamente.59 Questo è il pane ch' è disceso dal cielo; non a modo che li vostri padri manucorono la manna, e sono morti. Quello che manuca questo pane, voverà in eterno.
60 Tali cose egli disse, insegnando nella sinagoga di Cafarnaum.60 Disse egli queste cose, ammaestrando nella sinagoga in Cafarnao.
61 Molti perciò de' suoi discepoli, udite che le ebbero, dissero: Questo è un duro sermone, e chi può reggere ad ascoltarlo?61 Molti adunque delli suoi discepoli che udittero questo, dissero: egli è duro questo parlare, e chi il può udire?
62 Conoscendo adunque Gesù da se stesso, che mormoravano per questo i suoi discepoli, disse loro: Vi scandalizzate voi di questo?62 Onde sapendo Iesù appo di sè stesso (imperò) che gli suoi discepoli mormoravano di questo, dissegli: questo vi scandalizza?
63 Se adunque vedrete il Figliuolo dell'uomo salire, dove era prima?63 Imperò adunque vederete il Figliuolo dell' uomo ascendere dove prima era.
64 Lo spirito è quello, che dà la vita: la carne non giova niente: le parole, che io vi dico, sono spirito, e sono vita.64 Il spirito è quello che vivifica; la carne nulla giova; le parole ch' io vi ho parlato, sono spirito e vita.
65 Ma sono tra voi alcuni, i quali non credono. Imperocché sapeva Gesù fin da principio, chi fossero quelli, che non credevano, e chi fosse per tradirlo.65 Ma sono alcuni di voi, che non credono. Imperò che [Iesù] sapea insino dal principio, quali fossero gli non credenti, e quello che [lo] dovea tradire.
66 E diceva: Per questo vi ho detto, che nissuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio.66 E diceva: imperò ve l'ho detto, come nullo può venire a me, se se non gli sarà concesso dal Padre mio.
67 Da indi in poi molti de' suoi discepoli si ritirarono indietro: e non conversavano più con lui.67 Per questo molti de' suoi discepoli ritornorono in drieto, e più con quello non andavano.
68 Disse perciò Gesù ai dodici: Volete forse andarvene anche voi;68 Disse adunque Iesù alli dodeci: adunque volètevene andare ancora voi?
69 Ma Simone Pietro risposegli: Signore, a chi anderemo noi? Tu hai parole di vita eterna:69 Risposegli Simon Pietro: Signore, a qual andaremo? tu hai parlato di vita eterna.
70 E noi abbiam creduto, e conosciuto, che tu se' il Cristo Figliuolo di Dio.70 E noi abbiamo creduto, e conosciuto come tu sei Cristo Figliuolo di Dio.
71 Rispose loro Gesù: Non sono stato io, che ho eletti voi dodici: e uno di voi è un diavolo.71 Rispose Iesù, e disse a loro: or io non vi ho eletti dodeci? ed egli è uno di voi il diavolo.
72 Voleva dire di Giuda Iscariote figliuolo di Simone: Perché questi, che era uno dei dodici, era per tradirlo.72 Ma egli diceva di Iuda di Simone Scariote; imperò ch' egli, essendo uno de' dodeci, era per doverlo tradire.