Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Levitico 22


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Parlò di nuovo il Signore a Mosè, e disse:1 Il Signore disse a Mosè:
2 Di' ad Aronne, e a' suoi figliuoli, che si astengano dalle cose, le quali sono consacrate a me da' figliuoli d'Israele; e non profanino le cose santificate in onor mio, le quali eglino offeriscono. Io il Signore.2 "Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante dei figli d'Israele e non profanino il mio santo nome in quelle cose che essi mi consacrano. Io sono il Signore.
3 Fa' sapere ad essi, e a' loro posteri, che qualunque uomo della loro stirpe, il quale essendo immondo si accosterà alle cose consacrate, e offerte dai figliuoli d'Israele al Signore, perirà dinanzi al Signore. Io sono il Signore.3 Di' loro: Per tutte le vostre generazioni, chiunque fra la vostra discendenza si avvicini in stato d'impurità alle cose sacre che i figli d'Israele consacrano al Signore, sia eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.
4 Un uomo della stirpe d'Aronne, che sia lebbroso, o malato di gonorrea, non mangerà delle cose consacrate a me, fino a tanto ch'ei sia guarito. Chi toccherà un uomo, che è immondo per ragione d'un morto, o uno, che è soggetto a gonorrea,4 Nessuno della discendenza di Aronne, affetto da lebbra o da scolo, mangi delle cose sante fino a che non sia puro. Chi tocca qualsiasi cosa diventata impura a causa di un morto o di un uomo da cui sia uscito seme,
5 E chi toccherà un rettile, e qualunque cosa immonda, il toccamento della quale porta impurità,5 o abbia toccato un animale strisciante che lo rende impuro, o un uomo che gli comunichi un'impurità, di qualsiasi specie,
6 Sarà immondo fino alla sera, e non mangerà delle cose santificate; ma lavata che avrà la sua carne nell'acqua,6 chiunque abbia avuto tali contatti è impuro fino a sera e non mangerà le cose sacre se non dopo essersi lavato il corpo con acqua.
7 E tramontato il sole, allora essendo mondo mangerà delle cose santificate; perché elle sono suo cibo.7 Quando il sole sarà tramontato, sarà puro e potrà mangiare le cose sante, perché sono il suo cibo.
8 Non mangeranno d’una bestia morta da sé, ovvero uccisa da un’altra bestia, e non si contamineranno con tali cose. Io sono il Signore.8 Il sacerdote non mangerà bestie morte o sbranate, contraendone impurità. Io sono il Signore.
9 Osservino i miei comandamenti, affinché non cadano in peccato, e non muoiano nel santuario dopo d’averlo profanato. Io il Signore, che li santifico.9 I sacerdoti osservino tutte le mie disposizioni, così non porteranno il peso del peccato e non morranno per aver profanato le cose sante. Io sono il Signore che li santifica.
10 Nissun d'altra stirpe mangerà delle cose santificate; colui, che coabita col sacerdote, e il servo mercenario non ne mangeranno.10 Nessun profano mangi quanto è sacro; né l'ospite del sacerdote né il salariato mangino quanto è sacro.
11 Ma il servo comprato dal sacerdote, e il servo nato in sua casa, questi ne mangeranno.11 Ma se il sacerdote acquista una persona con il suo denaro, questi ne potrà mangiare e anche colui che è nato in casa; essi mangiano del suo stesso cibo.
12 Se la figlia del sacerdote sposa un uomo qualunque del popolo, non mangerà delle cose santificate, e delle primizie:12 Se la figlia del sacerdote sposa un estraneo, non mangi delle offerte delle cose sante;
13 Ma se divenuta vedova, ovvero ripudiata, e senza figliuoli, ella fa ritorno alla casa di suo padre, mangerà di quel che mangia suo padre, com'ella usava di far da fanciulla. Nissuno d'altra nazione ha potestà di mangiarne.13 ma se la figlia del sacerdote è vedova o ripudiata senza figli, e torna alla casa di suo padre, come nella sua fanciullezza, mangi il cibo di suo padre. Nessun profano ne mangi.
14 Chi per ignoranza avrà mangiato delle cose santificate, aggiungerà un quinto a quel che ha consumato, e darallo al sacerdote per uso del santuario.14 Chi per inavvertenza abbia mangiato di quanto è sacro, aggiunga un quinto e restituisca al sacerdote la cosa sacra.
15 Guardinsi dal profanare le cose santificate, offerte dai figliuoli d'Israele al Signore:15 Non profanino le cose sante dei figli d'Israele, ciò che essi hanno prelevato per il Signore;
16 Affinché non abbiano a portar la pena del loro delitto, quando abbian mangiato delle cose santificate. Io il Signore, che li santifico.16 si caricherebbero di un peccato che richiede riparazione. Io infatti sono il Signore che li santifica".
17 E il Signore parlò a Mosè, e disse:17 Il Signore disse a Mosè:
18 Parla ad Aronne, e ai suoi figliuoli, e a tutt’i figliuoli d'Israele, e di' loro: Qualunque uomo della casa d'Israele, o forestiero abitante tra voi, il quale faccia sua obblazione o per isciogliere un voto, o per libera elezione, qualunque sia la vittima, che egli presenta per farne olocausto al Signore per le mani vostre,18 "Parla ad Aronne e ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele e di' loro: Chiunque nella casa d'Israele o fra i residenti porti la sua offerta, sia voto o offerta spontanea da offrire al Signore in olocausto,
19 Ella sarà un maschio senza macchia, o bue, o agnello, o capro:19 lo faccia in modo che essa sia gradita: senza difetto, maschio, bovino, ovino o capro.
20 Se avrà difetto, non l'offerirete, né sarà accettevole.20 Non offrano nulla che abbia un difetto, perché non sarebbe gradito.
21 Chi offerisce al Signore un'ostia pacifica, o per isciogliere un voto, o di libera elezione, sia ella di buoi, o di pecore, la offerirà immacolata, affinché ella sia accettevole: nissun difetto sarà in essa.21 Un uomo che offra un sacrificio di comunione al Signore per adempiere un voto o come offerta spontanea sia bovino che ovino, per essere gradito sia perfetta: non abbia alcun difetto.
22 Se sarà cieca, se stroppiata, se con qualche cicatrice, se ha scrofole, o rogna, o scabbia, non l’offerirete al Signore, e non ne farete andare sull’altare del Signore.22 Non offrite al Signore animali ciechi, storpi, mutilati, ulcerati, scabbiosi o purulenti, e nulla di essi deporrete sull'altare per il Signore come dono.
23 Il bue, o la pecora, a cui sia stato tagliato un orecchio, o la coda, tu puoi offerirla volontariamente; ma non puoi con essa sciogliere un voto.23 Di un bue o di una pecora nana o deforme potrai fare un'offerta volontaria, ma come voto non sarà accettata.
24 Non offerirete al Signore nissuno animale, a cui sieno stati ammaccati, o pestati, o tagliati, o strappati i testicoli, e non farete assolutamente tal cosa nel vostro paese.24 Non offrite al Signore animali i cui testicoli siano rientrati, schiacciati, strappati o tagliati. Non fatelo nella vostra terra,
25 Non offerirete al vostro Dio de' pani presentati a voi da uomo straniero, né qualunque altra cosa, che questi voglia dare, perocché tutte le cose loro sono contaminate: non le accettate.25 né prendete dalla mano di uno straniero nessun animale di tal genere per offrirlo come cibo al vostro Dio; perché, se deformi o difettosi, non sarebbero accettati per il vostro bene".
26 E il Signore parlò a Mosè, e disse:26 Il Signore disse a Mosè:
27 Il vitello, la pecora, e la capra, nate che sieno, per sette giorni staranno alla mammella della madre: e l’ottavo giorno, e in appresso potranno offerirsi al Signore.27 "Quando viene partorito un vitello o un agnello o un capretto, per sette giorni resterà accanto alla madre e a partire dal giorno ottavo sarà accettato come offerta in dono al Signore.
28 Sia vacca, sia pecora, non sarà immolata lo stesso dì coi suoi parti.28 Non immolerete mucca o pecora con il suo piccolo nello stesso giorno.
29 Se immolate al Signore un'ostia in rendimento di grazie affinché egli vi sia propizio,29 Quando offrirete un'immolazione di ringraziamento, immolatela in modo che sia gradita:
30 Voi la mangerete lo stesso dì: non ne resterà nulla pella mattina del dì seguente. Io il Signore.30 sia mangiata lo stesso giorno, non ne lasciate nulla fino al mattino seguente. Io sono il Signore.
31 Osservate i miei comandamenti, e mettetegli in pratica. Io il Signore.31 Osservate tutti i miei precetti e metteteli in pratica. Io sono il Signore.
32 Non profanate il nome mio santo, affinché io sia glorificato dalla società de' figliuoli d'Israele. Io il Signore, che vi santifico,32 Non profanate il mio santo nome, affinché io sia proclamato santo in mezzo ai figli d'Israele. Io sono il Signore che vi santifica,
33 E vi ho tratti dalla terra d'Egitto per essere vostro Dio. Io il Signore.33 colui che vi ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, per essere per voi Dio. Io sono il Signore".